4 novembre 2019
NOCANAL NON HA INSEGNATO NULLA?
La storia recente di chi dice "no". A futura memoria
4 novembre 2019
La storia recente di chi dice "no". A futura memoria
Le fake news dell’Urbanistica Mediatica continuano da 50 anni: oggi 2019 uno stadio non richiesto dai cittadini; ieri 2013 un Canale Non Navigabile finito nell’Olona con, leggo sui giornali, patteggiamenti della pena e richieste di risarcimenti per danni erariali ai protagonisti.
L’assemblea NoCanal dei cittadini a Trenno 9/11/2013, grazie a Comune&Expo ci risvegliò a partecipazione più intensa alla vita sociale e politica, per rivendicare con dignità e fermezza un normale diritto dei cittadini. I cantieri apparsi (le “cesate” di plastica arancione con inferriate di appoggio) in autunno 2013 nei parchi Pertini, Trenno, BoscoInCittà e Cave furono una utilissima ed arrogante provocazione di Comune&Expo. Iniziò la lotta NOCANAL che sarà vittoriosa in una tradizione vincente degli abitanti di Gallaratese-Trenno. Nel caso di NoCanal uniti con S.Siro, Q.to Cagnino, Q.to Romano, Baggio, Olmi, cioè tutto il Far West (nota 1) di Milano.
In Comune ignorano la storia della nostra periferia, che, grazie alle lotte, è la più bella di Milano. Non regali ma conquiste di Urbanistica Legale. Il progetto “Gallaratese Vivo: 50 anni di lotte 1969-2019” ricorda che noi di Gallaratese-Trenno abbiamo fermato il cemento nel 1970, ottenuto il – Piano Particolareggiato di Attuazione del PRG, messo il metrò in sotterranea (il Comune voleva tagliare il q.re in due come Via Palmanova), abbassato in trincea lo svincolo di p.le Kennedy direz. Sant’Elia fino alle recenti vittorie nate col filotto NoCanal (lista in nota 1).
Avevamo 20 anni negli anni formidabili (’70) del Comitato Popolare Q.re Gallaratese ed il Comune ci ascoltava. Oggi, 50 anni dopo con giunta di sinistra, noi cittadini competenti che proponiamo soluzioni siamo penalizzati direttamente. Io non ci credo, ma alcuni notano che – dopo un secolo – Trenno sta punita: siamo senza scuola elementare (forse pronta dopo circa 10 anni per elezioni 2021) e senza bus per De Angeli dal 27/4/2015. Baggio, Olmi, Muggiano, Figino, ecc. hanno riavuto tutti il bus diretto per De Angeli. Solo Trenno no.
La soluzione che ha fermato il Canale Non Navigabile è fu proposta in assemblea al q.re Olmi, ideata da un cittadino di Trenno (esperto con 40 anni di cantieri in Asia e Africa) e con i dettagli dei sifoni idraulici di collegamento, scaricando nell’Olona l’acqua del canale già costruito. Ancora oggi politici di maggioranza dicono in pubblico che “i cittadini non hanno dietro nessuno” e sono “incompetenti” (giugno 2019 a GallarateseVivo).
I tentativi 2013-2015 del Comune di forzare una partecipazione addomesticata si ripetano ancora nel 2019 per cementare a San Siro. Altro che rincorrere a parole i giovani (Greta spaventa!) reclamizzando Milano città verde-elettrica quando si sono via via tagliate quasi tutte le filovie.
NoCanal è l’esempio più recente di Urbanistica Mediatica simile al non richiesto nuovo stadio. Dal 2007 rendering di Canali Navigabili Leonardeschi fino al 4/2/2012 quando diventano un Canale Non Navigabile.
Oggi 2019 solo rendering per lo stadio non richiesto. In Consiglio Comunale solo Basilio Rizzo (Milano in Comune) e Patrizia Bedori (M5S) chiedono almeno di vedere il progetto vero prima di discuterlo. Lo stesso sta avvenendo per il Trasporto Pubblico di Milano, ma questa è un’altra storia.
Dopo l’assemblea del 9/11/2013, volantinaggi, sentinelle nei parchi, raccolta firme, affissioni ed assemblee nel Parco di Trenno. Dopo Trenno e Gallaratese (NoCanal) si mobilitano Q.to Romano (CambiaCanale) e Baggio (NoViedAcqua) con manifestazione il 9/12/2013 a Palazzo Marino (circa 500 persone).
Il Comune cerca di dividere i NoCanal ma i cittadini aumentano presidii, picchetti, blocchi lavori. Il 18/12/2013 il Comune ci convoca ed otteniamo il blocco lavori fino al 8/1/2014. Il lavoro di divisione del Comune continua ed il 21/1/2014 si fa una strana assemblea nel Gallaratese: portiamo il pc per editare in diretta una mozione concordata all’unanimità per il blocco del canale (ascoltando tutti: cittadini, maggioranza, opposizione, NoExpo). Non verrà neanche messa in votazione. Prevarrà un “cammellamento” dei partiti di maggioranza che porterà a chiedere modifiche senza fermare il canale.
L’arroganza riprese i lavori a nostra insaputa e (sic) con il vecchio progetto non modificato coi contentini previsti. La rabbia dei cittadini aumenta, si bloccano lavori qui, ma li riprendono là … fino al corteo civile e non violento (con non interruzione del trasporto pubblico Trenno-De Angeli durante il corteo. Come ringraziamento il Comune ora ci ha tagliato il Bus!) del 16/2/2014 sotto la pioggia di migliaia di cittadini (metà da nord, Trenno; metà da sud Baggio-Q.to Romano) che si riunirono poi al ponte di via Novara.
Il 25/2/2014 esce il comunicato con stop Vie d’Acqua, riveduto due mesi dopo precisando che le acque di expo andranno in Olona proprio come aveva indicato il cittadino competente di Trenno nell’assemblea al q.re Olmi (gratis, non retribuito come gli “esperti” consulenti esterni del comune senza concorso).
Neanche il tempo di festeggiare che in maggio 2014 arrivano gli arresti della magistratura per gli appalti expo. Leggemmo sui giornali di danni erariali: forse i cittadini non meritavano di essere sbeffeggiati per mesi allora ed ancora oggi 2019 (“incompetenti”, “non siete nessuno”). Uno della maggioranza dichiarò a viso scoperto, mi pare novembre 2013, al TG3 regionale “tranquilli, i NoCanal sono solo caciara …” .
Concludendo: quando una proposta (ieri canale per expo, oggi stadio, domani olimpiadi) è manifestamente strana ed i cittadini riescono ad organizzarsi, spesso con competenze maggiori di “esperti” (NoCanal scoprì che arrivavano a quasi 200.000 € lordi annui) le arroganze cascano.
Milano, 14/10/2019, 6 anni dall’inizio della lotta NoCanal e 50 anni dall’inizio dell’impegno sociale politico nel Comitato Popolare Q.re Gallaratese 1969.
Agostino Fornaroli Ingegnere dei Trasporti e Mobility Manager
Si ringrazia il libro “#NoCanal – Storia della lotta che ha messo a nudo Expo”, offtopiclab.org, 2014, che ha permesso una verifica precisa delle date 2013-2014.
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