29 maggio 2018

libri – UN POLLO DA SPENNARE di Aldo Lado


ALDO LADO
UN POLLO DA SPENNARE
Edizioni Angera Films, 2018
pp. 201, euro 12,50

libri_20Sceneggiatore e regista, Aldo Lado ha realizzato film che sono ormai cult in tutto il mondo. La carriera dietro la macchina da presa è iniziata con il thrillerLa corta notte delle bambole di vetro”, con Jean Sorel (1971). Una strada, la sua, piena di successi. E, da quando si è dedicato alla letteratura, la cerchia dei suoi fan si è arricchita di lettori.

Una scrittura vivace – che rispecchia la sua personalità – caratterizza anche quest’ultimo romanzo. Chiunque legga Aldo Lado e si diverta con il suo mondo di personaggi raccolti dalla strada, potrebbe dichiarare di essere stato al cinema a vedere un bel film. Le descrizioni di ogni scena e i profili dei protagonisti si incarnano e diventano realtà. Impossibile non visualizzare, non immaginare, e addirittura non incontrare le persone descritte. Perché la sua scrittura ha la magia di una sceneggiatura, in cui tutto è lì, visibile davanti a una telecamera.

Ora, chi sarebbe questo pollo da spennare? Peny ha trent’anni. É timido e scapolo. Non è capace di fare nessuno sport e non sa nemmeno andare in bicicletta. Gli unici amici che ha sono due marocchini, che sono praticamente la sua famiglia. Vive nella casa ereditata dalla nonna: un monolocale con un fornelletto, un letto a due piazze, una vecchia poltrona a dondolo e una libreria con un libro solo. Fuori di lì, il Tevere, o la Senna, o magari il Tamigi, o uno dei navigli milanesi… non ha importanza dare un nome, l’autore invita a immaginare “quello che conoscete meglio e divertitevi ad ambientare questa storia nella città che il vostro fiume attraversa da sempre”.

Le giornate di Penny scorrono ripetitive, proprio come la sua vita che scivola via senza avere un punto di arrivo, una meta verso cui dirigersi. Questo succede fino a quando l’autore non decide di mettere mano al suo destino, trasformando un’esistenza banale in una vicenda comica, in cui il lettore è mosso dalla curiosità di sapere cosa succederà nelle pagine seguenti.

É un romanzo particolare, in cui briose trovate e macchiette scandiscono tempi comici impeccabili. A cominciare dal piacere per la vita, sono presenti tutti i temi trattati da Aldo Lado: la fragilità dell’esistenza che fa da contrappeso alla sua bellezza, l’universo femminile analizzato in tutte le sue sfaccettature, l’amore per i viaggi e i luoghi misteriosi, l’analisi della società in cui viviamo, la passione per il crime e i gialli. Ma è come se il tempo trascorso avesse immerso questa storia apparentemente trascurabile di un uomo inetto in una sorta di luce “rodariana”: “Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo…Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: – “Buon viaggio!”

Un libro che scivola veloce come un fiume che scorre. Dove le cose, infine, possono prendere una piega diversa dalle aspettative. E gli scemi diventano eroi.

 

Rubrica a cura di Cristina Bellon
rubriche@arcipelagomilano.org



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