24 aprile 2018

libri – LSD di Agnese Codignola


LSD
UTET, 2018
pp. 270, euro 19,00

libri16FBGli allucinogeni possono avere scopi terapeutici e migliorare la salute mentale? Questo argomento è stato discusso al 5° Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica, organizzato dall’associazione Luca Coscioni, presso il Parlamento europeo a Bruxelles, dall’11 al 13 aprile. Uno degli obiettivi era quello di affrontare il problema della ricerca su sostanze dichiarate “proibite” in alcuni Paesi, sia da un punto di vista giuridico sia da un punto di vista di sperimentazione. Ma limitare o vietare la ricerca scientifica significa porre un ostacolo alla democrazia.

“La nostra identità poggia sulla democrazia liberale” ha detto Emmanuel Macron nell’emiciclo del Parlamento europeo, a Strasburgo, qualche giorno più tardi. Macron non si è tirato indietro, con un discorso altisonante ha lanciato una sfida all’Europa. “La risposta non è la democrazia autoritaria ma l’autorità nella democrazia”. E poiché il metodo democratico è strettamente collegato a quello scientifico, non possiamo esimerci dal sottolineare l’importanza al diritto alla salute, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, dalla Costituzione Italiana e da numerosi trattati internazionali.

Proprio per questo dobbiamo fare focus sulla “guerra della droga”, partendo dalle tracce archeologiche sull’utilizzo terapeutico, religioso e rituale di sostanze psichedeliche, come la foglia di coca o la psilocibina, contenuta nei funghi in Centro o Sudamerica. Studi pioneristici avevano sancito l’inizio di una ricerca che prevedeva l’utilizzo di sostante psicoattive in medicina e psicoterapia. Pensiamo a Richard Evans Schultes, dell’Università di Harvard, specialista delle piante e delle tradizioni amazzoniche, o Alberto Hofmann, che scoprì l’acido lisergico, l’Lsd.

Nel 2015, David Nutt si entusiasmò quando vide le immagini di un cervello che, sotto lo stimolo di Lsd, sembrava prendere fuoco, mostrando spegnimenti, attivazioni e connessioni del tutto inedite. Una prova biologica clamorosa, l’aprirsi di un nuovo capitolo nella storia delle neuroscienze e della neurofarmacologia. Nutt esclamò: “Questo è il bosone di Higgs delle neuroscienze!”. Lui non è un figlio dei fiori che amava viaggi acidi, ma un affermato psichiatra, neurologo dell’Imperial College di Londra, nonché uno degli scienziati più importanti al mondo esperti in Lsd e sostanze psicoattive. Le sue ricerche clandestine sono state dapprima tollerate e poi osteggiate, ma Nutt è un testardo. Ha fondato associazioni, animato siti, conferenze. Insomma, ha fatto tutto quello che è necessario per accelerare un cambiamento culturale.

Ma la vera svolta è datata 2017, quando Brian Roth, chimico e distinguished professor all’Università del North Carolina, ha descritto e mostrato, per la prima volta, il modo in cui Lsd si lega al recettore della serotonina, suo bersaglio naturale. Roth ci ha regalato un’altra fotografia inedita e tridimensionale, che nei prossimi anni consentirà di capire come ottenere sostanze simili all’Lsd, totalmente sicure e con effetti controllabili. Ciò per azzerare molti tipi di dipendenze, curare emicranie, depressioni resistenti ai farmaci o non trattabili.

Nutt, Roth e altri ricercatori ostinati stanno vivendo quello che è già stato ribattezzato come Psychedelic Renaissance (rinascimento psichedelico).

Questa rivoluzione negli studi porterà non solo a introdurre terapie per curare malattie gravi e invalidanti, ma a capire in modo del tutto innovativo il funzionamento del cervello e della coscienza.

Cristina Bellon

 

La rubrica è a cura di Cristina Bellon
rubriche@arcipelagomilano.org



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