10 aprile 2018
Milano, Museo del 900
06.04.2018-26.08.2018
Con la mostra dedicata a Giosetta Fioroni, Viaggio Sentimentale, il Museo del 900 porta a compimento due elementi fondamentali concepiti nel progetto Rota e rimasti in sospeso dall’apertura del museo nel 2010, elementi che riattivano la relazione con la città. In primo luogo un’apertura fisica: l’ingresso al museo da Piazzetta Reale, che si ricolloca così all’incrocio dell’offerta culturale di Palazzo Reale e riposiziona e ripropone metaforicamente, ma non solo, lo spazio e le collezioni permanenti non più lateralmente rispetto ai pubblici delle grandi mostre. Lo sviluppo più rilevante è però la congruità che d’ora in avanti avranno i percorsi espositivi temporanei grazie al collegamento fra la manica lunga e le sale prospicienti a piazzetta Reale, senza discontinuità o carambole nella visita. Certo si sarebbe potuto forse scegliere un momento più felice: avendo atteso fino ad ora, è stato un peccato che la novità abbia perduto la pienezza debita per via dell’occupazione corposa della piazzetta da parte del “cantiere” per la costruzione del progetto “Le quattro stagioni” dello studio Carlo Ratti per il Salone del Mobile incombente.
Davvero felice, riuscita ed evidente la collaborazione fra Leonardo Sonnoli, cui si deve l’identità visiva, e -con evidenza- tutto il team, dai curatori all’architetto Curzi. L’immagine guida che introduce in mostra attraverso il corridoio, e si imprime indelebilmente come pattern, è presa e rielaborata da un momento creativo della Fioroni, testimonianza della sua capacità multimaterica e di ibridazione: la collaborazione per la messa in scena della Carmen di Arbasino, con scenografie di Gardella. Come sottolinea giustamente Sonnoli in cartella stampa è un leit motiv, che rimanda proprio ad un momento storico che sembra di conoscere da sempre.
La costruzione del percorso è nitida, pulita, con un ottimo ritmo.
I pannelli bilanciati, ben disposti e ben scritti. Un unico rimpianto: perché non pubblicarli in quello splendido oggetto forato che è il catalogo della mostra (edito da Electa)?
Lo avrebbe reso perfetto. Peccato davvero perderli.
Maria Elena Colombo
Credits: Le immagini sono di Stefano Bonomelli per Electa.
Questa rubrica è a cura di Maria Elena Colombo
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