6 febbraio 2018

la posta dei lettori_07.02.2018


Scrive Donatella Schiannini a proposito di ciclisti in città – Sono 78enne che da 50 anni va per Milano in bicicletta. Un piccolo commento al testo, per il resto corretto, di Dario Balotta. La sicurezza del ciclista non è fatta solo di piste ciclabili. Separarci dal traffico a motore può avere addirittura in certi casi l’effetto contrario: l’automobilista non ci vede, non ci considera, non pensa di poter condividere la strada con noi. Non a caso molti incidenti si verificano quando un ciclista esce dalla ciclabile, perché è finita o perché deve andare in altra direzione. E visto che nessun ciclista può pensare di avere ciclabili che vadano in tutti i luoghi dove lui vuole o deve andare, molto importante sarebbe estendere a tutte le strade urbane che non siano assi di entrata/uscita o di attraversamento, il limite di 30 all’ora. E poi farlo rispettare.

Scrive Eugenio Repetto a proposito di Palazzo Italia – Caro Beltrami Gadola,
come hai giustamente sottolineato nel tuo articolo “Palazzo Italia: ricovero inadatto per ricercatori”, Palazzo Italia è un edificio tra i meno adatti per ospitare un Istituto di ricerca.
E’ una affermazione che condivido pienamente ricordando che Palazzo Italia è nato sopratutto come percorso di visita con zona espositiva, zona auditorium-eventi, zona sala conferenze, etc., con una grandiosa piazza interna da cui inizia questo percorso. Sulla base di queste caratteristiche, nel disegnare i contenuti del Parco tematico nel progetto che abbiamo redatto e inviato e Expo, con il suo percorso “Dal centro della Terra all’Universo” abbiamo ritenuto che Palazzo Italia fosse la sede ideale per ospitare la prima parte di questo percorso. E’ una parte dedicata alle “Scienze della Terra” costellata di strumenti multimediali: rappresentazione tridimensionale ed in sezione della Terra, planisfero, pannelli/schermi/ terminali interattivi, diorami, plastici, animazioni, simulazioni, mostre fotografiche, sala multimediale per proiezioni in 3D, 4D, etc.. Ora il progetto del Parco tematico a cui abbiamo abbinato un Parco
tecnologico (e i cui contenuti sono scaricabili dal sito andando al n° 6 e al n° 7 di “Documenti 2017”) è da tempo all’esame di AREXPO e della stessa Lend Lease. Nell’attesa abbiamo scoperto che possono nascere inediti gemellaggi con altre realtà come con lo straordinario edificio Hennebique, di 220 metri di larghezza, al centro del porto di Genova, in attesa di riqualificazione. Un gemellaggio analizzato nel documento allegato “Da area AREXPO a Hennebique”.



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