7 novembre 2017
PAOLO GRILLO
NASCITA DI UNA CATTEDRALE
Mondadori, Milano, 2017
pp. 336, euro 22,00
Si potrebbe cominciare dicendo che questa è una bella storia. O meglio è la storia del Duomo di Milano, simbolo della città e una delle cattedrali più maestose della Cristianità. Paolo Grillo, professore di Storia medievale all’Università degli Studi di Milano, ha scritto un manuale erudito, in cui presenta un’attenta e accattivante ricostruzione dei fatti, cercando di colmare le lacune di pubblicazioni scientifiche o no dedicate a questa grande opera d’arte.
I pochi documenti contemporanei attribuiscono la costruzione del Duomo esclusivamente ai cittadini e al vescovo, e non a Gian Galeazzo Visconti, che però ebbe il merito di appoggiare l’iniziativa, cercando di condizionare a suo favore l’attività del cantiere. Sulla prima origine della cattedrale si sa poco. Non ci fu nessuna cerimonia di fondazione, perché non si trattava di una costruzione nuova, ma di una ristrutturazione, anche se drastica, della vecchia cattedrale esistente di Santa Maria Maggiore.
La documentazione del cantiere non prova l’ipotesi dell’inizio della costruzione della chiesa risalente al 1385 e di una sua successiva rifondazione nel 1387. Il primo documento noto è una bolla dell’Arcivescovo Antonio da Saluzzo, emanata a Milano il 12 maggio 1386. Il documento affermava che la chiesa di Santa Maria Maggiore era malridotta. L’arcivescovo esortava i fedeli a collaborare con elemosine e opere alla ricostruzione dell’edificio e concedeva quaranta giorni di indulgenza a chi avesse collaborato. E per sollecitare l’orgoglio civico dei milanesi si specificava che “la cattedrale da ricostruire era a capo di tutte le chiese di Milano, della diocesi e dell’arcidiocesi”. Particolarmente interessante è anche il consuntivo generale, l’unico documento sopravvissuto del libro dei conti andato perduto, che inizia il 23 maggio 1386. Sembra perciò ragionevole ipotizzare che la data di inizio costruzione interessa un arco temporale ridotto, e precisamente tra il 12 e il 23 maggio.
Capillare la ricostruzione e l’analisi di tutti i documenti storici che Grillo sa sapientemente interpretare, per fornirci una ricca descrizione della storia del Duomo, dal 1386 al 1418, dagli scavi alle fondamenta, e per scoprire la generosità di persone sconosciute, grazie alle quali si è potuta realizzare un’opera che ha cambiato il volto della città. L’autore non tralascia i dettagli, quali: i rapporti di potere, la ricerca dei marmi che arrivavano su barconi (chiamati “plati”) dal Lago Maggiore, le decisioni degli architetti che portarono a sceglierne l’altezza, e la ricerca di fondi per coronare l’immenso progetto. Il tutto calato nella vita quotidiana, in una cornice storica di grandi speranze, dove i traffici commerciali davano vita a un’economia di scambio tra città e campagna, ma anche di tempi difficili, se pensiamo al dramma della peste nella primavera del 1400.
Grillo esalta una dei più famosi capolavori dell’architettura non solo di Milano, ma del mondo intero. Ci mostra con piacere e sagacia particolari e curiosità. Senza dubbio questa complessa storia della costruzione del Duomo ci consegna molte novità e spunti di riflessione.
Cristina Bellon
questa rubrica è a cura di Cristina Bellon
rubriche@arcipelagomilano.org