19 settembre 2017

libri – LA PERFEZIONE NON È DI QUESTO MONDO


Daniela Mattalia
LA PERFEZIONE NON È DI QUESTO MONDO
Feltrinelli Editore, Milano, 2017
pag. 169, euro 15,00

libri30FBPartiamo dall’aldilà. Il modo più fruttuoso per leggere questo romanzo tenerissimo è pensare che la vita non si interrompa necessariamente con la morte. E che ciò che separa l’aldiquà dall’aldilà non sia una frontiera poi così tanto perfetta.

Le pagine dell’opera di esordio di Daniela Mattalia, giornalista, nata a Torino e milanese di adozione, celebrano uno dei tabù che più ci inquieta: l’interazione tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Uno cioè di quegli argomenti, di quei misteri ancora irrisolti. Questo libro se ammettesse certezze, fallirebbe, perché l’unica soluzione è tollerare le mancanze. All’origine del romanzo c’è spesso la sensazione che l’incomprensione di certe verità sia legata non tanto alla complessità del mistero, quanto all’imperfezione di questo mondo. Perché vi sembra educato che la morte porti via un vostro caro all’improvviso, senza chiedere “scusi permette, è arrivato il momento … vi lascio un attimo, se volete salutarvi, cinque minuti. E poi si va?”.

Sulla scena di questa commedia, ambientata a Torino, si muove una ridda di simpatici personaggi, che interpretano il nostro realismo quotidiano. Adriano, professore di filosofia teoretica in pensione, ogni giorno vede la moglie morta nei reparti dell’ospedale Molinette di Torino: “L’abbiamo seppellita. Solo che lei, in qualche modo, è rimasta lì”. A raccogliere le confidenze di Adriano è un eccentrico taxista, che non rimane affatto sconcertato dalla rivelazione. Anche lui ha un amico, Ernesto, che dopo la morte è rimasto aldiquà, nelle corsie della Molinette.

Del resto dove immaginate possano vivere i fantasmi? Nei castelli sperduti oppure nei luoghi frequentati dai propri cari? Chiedetelo a Olga, l’anziana zitella con la gamba rotta, che il sabato chiama il Filo d’Argento, un call center per anziani. Forse lei vi potrà dire che i fantasmi esistono e ci si può anche innamorare. Ma a proposito di colpi di fulmini, il personaggio che meglio vi potrà parlare d’amore è la ventinovenne Gemma, volontaria al Filo d’Argento e libraia single, che nel parco del Valentino incontrerà l’anima gemella.

A rendere unico questo romanzo sono i personaggi, diversissimi tra loro, che si troveranno però a condividere gioie e stranezze, e di certo non mancano cani e gatti, animali fedeli e indispensabili all’intreccio. Come Archibald, il cane di Fausto, odiato da Susanna, la bella ragazza della Torino bene. E non stupitevi quando scoprirete che anche un “pelo di cane” può essere importante per innescare una scintilla con la persona giusta, anche se un po’ imperfetta.

Perché la vita non è perfetta, è fatta di animali che perdono il pelo, di case piccole, di lavori così e così, di anziani che finiscono in ospedale” e di fantasmi che non se ne vogliono andare. Forse perché la vita di qua non è poi così male.

Cristina Bellon

questa rubrica è a cura di Cristina Bellon
rubriche@arcipelagomilano.org



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