9 novembre 2016
WERNHER VON BRAUN
PROGETTO MARTE
Storia di Uomini e di Astronavi
edizione italiana e prefazione a cura di Giovanni Bignami
Edizioni Dedalo, 2016
pag. 264, euro 17,50
Voglia di volare, voglia di esplorare. Anche se il lander Schiaparelli si è schiantato su Marte o, come dice scherzosamente Giovanni Bignami è stato abbattuto dai marziani, il desiderio di scoprire Marte è diventato un obiettivo realizzabile. Tanto che Obama, agli inizi di ottobre, ha dichiarato: “Gli Stati Uniti invieranno uomini su Marte entro il decennio che inizia nel 2030”. Somiglia molto all’annuncio che John Kennedy fece nel 1962: portare l’uomo sulla Luna entro dieci anni. Lui ci riuscì.
L’idea di mettere piede sul quarto pianeta del Sistema Solare e di andarci per davvero non è una novità. Alla fine degli anni Quaranta, lo scienziato tedesco Wernher von Braun – pioniere dei programmi spaziali tedeschi e americani – aveva ideato un viaggio umano di andata e ritorno su Marte con navi spaziali d’avanguardia. Scrisse il progetto sotto forma di romanzo, che a oggi non era mai stato tradotto in italiano.
Se la preziosa opera è finalmente giunta in Italia è merito di Giovanni Bignami, scienziato di punta, che da tempo sostiene che “il bambino o la bambina che andrà su Marte è già nato/a”. Bignami si è fatto carico della traduzione del libro di Von Braun, aggiungendo una prefazione ricca e accattivante. La casa editrice Dedalo ha poi fatto il resto – che è molto – per stampare e diffondere il manoscritto inedito, corredato di belle illustrazioni d’epoca.
Giovanni Bignami la sa lunga, anche in termini di viaggi spaziali. Meno di dieci anni fa, insieme al Nobel Carlo Rubbia, aveva registrato un brevetto per la costruzione di un razzo spaziale a propulsione nucleare. Wernher von Braun ne sarebbe stato fiero, se fosse ancora in vita. Proprio lui, che mezzo secolo prima, aveva ideato un’avventura spaziale, basata su calcoli ed equazioni missilistiche scientificamente accurate. Tra i protagonisti della narrazione ci sono anche i marziani, che allora si pensava potessero esistere sul pianeta.
Una volta atterrati su Marte, i terrestri scoprono un sistema di metropolitane con vagoni pressurizzati. Una specie di Freccia Rossa sotterraneo che in poche ore permette loro di arrivare da un punto all’altro del pianeta. Assistono poi a gare ginniche, dove si incontrano atlete marziane poco vestite, che von Braun trova bellissime.
Progetto Marte, edito da Dedalo, è dunque un’affascinante storia di avventura, che ci trascina in un mondo sconosciuto, ma non impossibile. In questo elisir irresistibile, in cui la fantasia non è altro che una proiezione futuristica di un’idea all’epoca irrealizzabile, tutti ci potremmo ritrovare. L’energia vitale dell’autore tedesco è un tutt’uno con la forza trascinante di una storia che avremo la fortuna di vivere tra meno di vent’anni, anche senza marziani.
Cristina Bellon
questa rubrica è a cura di Cristina Bellon