20 settembre 2016

la posta dei lettori_21.09.2016


Scrive Annalisa Ferrari su Big data e ceti deboli – Condivido il richiamo di Beltrami Gadola ai rischi di perdita di sovranità nei confronti dei gestori dei big data. Ma non c’è solo questo tema: c’è anche l’uso dei “bias” conoscitivi (ovvero della manipolazioni comunicative) ben descritte ad esempio in “Pensieri lenti e veloci” di Daniel Kahneman. Lo “storytelling” (come usa dire oggi) aiuta quindi a creare consenso anche a fronte di dati mancanti, inesatti, o grossolanamente manipolati. Solo così si spiega ad esempio a Milano il consenso sull’orribile PGT, basato su dati totalmente insufficienti o falsati. E quindi non è solo dall’uso dei big data che i ceti deboli hanno da temere.

Scrive Cesare Mocchi sulla datocrazia – Dunque, corriamo il rischio di essere controllati da chi maneggia un gran numero di dati. È un rischio che non corriamo però con la nostra amministrazione comunale, visto che il Sindaco Sala in campagna elettorale candidamente affermava che “non è importante fare analisi, l’importante è agire” (o giù di lì). Come se uno andasse dal medico, che gli dicesse: “non perdiamo tempo a fare diagnosi, una bella operazione e via!”. Non si sa cosa sia peggio.

Scrive Luisa Dapri sui cantoni e confini della Città Metropolitana – Quale la proposta dello scrivente? Che ci sia confusione lo sappiamo già ma chi scrive potrebbe fare una bella mappa e segnare le sue proposte: così si potrebbe seguire meglio. I quesiti sono noti, le risposte puntuale si devono almeno ipotizzare …

Replica Marco Pompilio – La ringrazio per l’attenzione dedicata al mio intervento. Fa bene a pretendere sempre risposte chiare. Anche a me piacerebbe vedere una mappa pubblicata dalla Regione con una o più proposte, ovviamente serie e ben ponderate su un tema che è molto difficile da affrontare, oltre che di vitale importanza per il futuro del nostro territorio Lombardo. La mappa dei cantoni che la Regione ha diffuso a marzo scorso, è comparsa anche su alcuni quotidiani, è piuttosto superficiale nell’approccio. Con l’intervento provo a dare alcuni suggerimenti su come si potrebbe procedere per disegnare una proposta più meditata, evitando prima di tutto gli errori del passato, e senza lasciare fuori dal disegno i confini della Città metropolitana.

Se poi passa il tempo e una nuova più credibile mappa dalla regione non arriva, proporrò ad Arcipelago Milano di ritornare sull’argomento, magari disegnando una mappa che esemplifichi i vantaggi che si potrebbero ottenere applicando criteri più ponderati. Solo in via esemplificativa, perché una mia proposta di organizzazione dei cantoni varrebbe ben poco. La Regione ha le risorse economiche e professionali per affrontare con serietà un tema tanto complesso. E poi il disegno di una mappa dei cantoni/aree vaste è il frutto di scelte politiche, le sole considerazioni tecniche non sarebbero sufficienti. Colgo questa occasione per sottolineare, come fa Valentino Ballabio in una replica appena pubblicata, che Arcipelago Milano è uno dei pochi luoghi, forse l’unico, dove vengono ospitate riflessioni sulla città metropolitana, un tema di grande importanza per il futuro dei Milanesi che purtroppo viene lasciato molto a margine dai media della città.

Scrive Livia Nicoletta Rossi su Apple in piazzetta Liberty – Ho appreso dal quotidiano la Repubblica di domenica 11 settembre l’imminente inizio di trattative tra il Comune e privati riguardo la “innovazione” di piazzetta Liberty, con progetto dell’archistar Foster, voluta fortemente da Apple. In pratica qui si sta andando molto oltre, rispetto al pur deprecabile progetto di chiudere un cinema molto amato dai milanesi. Si tratta dello stravolgimento di una piazzetta del centro di Milano a uso della multinazionale americana. Non so che cosa ne pensi ArcipelagoMilano: i milanesi sono consultati a questo proposito? Il tempo stringe.

Scrive Luisa Dapri su Milano e la matassa metropolitana – Grazie all’autore! Mi conforta nel constatare che non sono la sola a non capirci più niente: Provincie che devono sparire ma nel frattempo che aumentano di numero … Città Metropolitana, Capoluogo, elezione degli Organi che non sappiamo cosa fanno, etc. etc. Ma avrei gradito che si approfittasse dell’occasione per chiarire i punti oscuri che vanno chiariti …

Replica Valentino Ballabio – Grazie dell’apprezzamento. In effetti anche in questa materia “una gran confusione regna sotto il sole” ma la situazione appare tutt’alto che eccellente! Non solo: possibili idee chiare e qualche suggerimento per dipanare la matassa vengono sistematicamente ignorate ed emarginate dal sistema politico-mediatico pressoché tutto (esclusa la lodevole ma isolata eccezione di ArcipelagoMilano).

 



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