24 giugno 2015

libri – VITA MIGLIORE


NIKOLA P. SAVIC

VITA MIGLIORE

Bompiani 2014

pp.286 ,euro 12,56

 

Giurato a Masterpiece,il noto talent scout televisivo per scrittori esordienti, lo scrittore Andrea De Carlo dice di Nicola P. Savic “Non imita nessuno. Ha tutto quello che gli serve: lo sguardo,il cuore, l’istinto, il senso del ritmo”. E ancora: “Un raro caso di romanzo originale”. “Un romanzo forte, autentico. Un mondo nel quale i sentimenti hanno ancora un senso” aggiunge Giancarlo De Cataldo. E Susanna Tamaro: “La vecchia Europa esiste ancora”.

libri24FBÈ il contesto che contribuisce a tutto ciò: la Jugoslavia di Tito, prima della sua scomparsa. Ne scaturisce un romanzo di formazione, perché la storia si sviluppa nel quartiere 62° nord di Belgrado, costruito da Tito, enormi casermoni grigi, dove scorre, inconsapevole degli eventi storici, la vita randagia dei ragazzi locali.

Deki è il 12enne che ci racconta le sue peripezie, sempre sul punto di piangere, tra amori – amicizie nascenti per Ivana, sua compagna di scuola, che lo giostra con affetto sincero ma un po’ distaccato e impermeabile alle sue profferte d’amore. Battaglie tra opposte gang di ragazzi più grandi, che sfociano in vere piccole guerre per il dominio del territorio, pistole sotto i giubbotti per intimorire chi ha superato il confine immaginario dei vari quartieri, che si raggiungono attraverso scorciatoie in cortili o sui tetti, con ardui passaggi, vere stimolanti sciarade.

E poi c’è l’ingegnere, suo padre, che sta per partire, per lavoro, per l’Italia, argomento che la madre Sve ama trattare, non senza vanteria, con le amiche, alle feste dei figli. E lui Deki, che fa? È contento della promessa di una “Vita migliore”, come recita il titolo del libro? Forse sì, perché questo evento lo fa sentire al centro dei discorsi dei grandi e perché tante novità lo attendono al di là del confine. È bravo a scuola, non teme l’ignoto, anzi si sente attratto da tutto ciò che non conosce ancora, una promessa di nuovo inizio.

Perciò Savic, il Deki della situazione, ha voluto scrivere questo romanzo direttamente in lingua italiana. Verrà selezionato e poi pubblicato da Bompiani nell’aprile del 2014, con il beneplacito di Elisabetta Sgarbi, ideatrice di Masterpiece. Il romanzo vincerà anche il primo premio per il romanzo straniero della Associazione “Amici di Leonardo”, conferito come di consueto al Museo Diocesiano.

Perché la sua lingua personalissima ti scivola via nella mente veloce, senza affettazioni. E non ti accorgi quasi del passaggio del protagonista dalla fanciullezza all’adolescenza, tra una bottiglia di birra che ti inebria e le “pischelle” che ti scocciano quando tu vorresti startene solo con gli amici tuoi coetanei a farti i fatti tuoi, per vivere quei riti di iniziazione in libertà, antefatto dell’età più adulta..

E mentre Deki, ormai cresciuto, saluta Zerica, prima di partire per l’Italia, in una maniera molto disinibita, “dentro di lei”, che lo ammonisce di non volere restare incinta, lui divaga con il pensiero e pensa già al giorno dopo, quando toccherà a lui caricare tutti i bagagli della sua famiglia in macchina e la madre Sve, chissà perché, all’ultimo minuto sarà in ritardo. Per un luogo dove “insieme a mio fratello faremo finta … di essere una famiglia normale, che fa cose normali”.

Lasciandosi alle spalle Tito, nell’ombra di una Jugoslavia che, morto lui, tornerà nel caos più totale, con il sogno della Grande Serbia, domato ma non vinto, la Bosnia con le sue rivendicazioni inascoltate, l’esercito di pace dell’Onu impotente per malafede o imperizia.

Marilena Poletti Pasero

 

questa rubrica è a cura di Marilena Poletti Pasero

rubriche@arcipelagomilano.org



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