9 aprile 2024

IL FENOMENO DEI “GETTONISTI” NEGLI OSPEDALI

La carenza di medici e la situazione del servizio sanitario


 ta (10)

Tra liste d’attesa e obbligo di visite a pagamento, il servizio sanitario lombardo sta dimostrando tutti i limiti di un’impostazione che da tempo pare aver messo al centro il profitto più delle persone.

Come spesso accade, però, quando il criterio del possibile vantaggio economico prevale su tutto il resto, si verificano storture che diventano paradossali. È il caso dei cosiddetti “gettonisti”, che stanno diventando indispensabili per garantire il funzionamento di molti reparti ospedalieri della Lombardia. Proviamo a spiegare chi sono e perché i “gettonisti” hanno attirato persino l’attenzione dell’assessorato al welfare, solitamente non così reattivo riguardo i problemi della sanità sul territorio.

La carenza di medici sta mettendo in grossa difficoltà molti ospedali. Il blocco delle assunzioni che è stato in vigore per molti anni ha messo a dura prova gli organici, tanto da mettere a rischio il servizio stesso di molti reparti ospedalieri, primi fra tutti i Pronto Soccorso. Non avendo a bilancio risorse per assumere nuovi medici (a patto, poi, di trovarli) le aziende ospedaliere per evitare di interrompere il loro servizio hanno fatto sempre più spesso ricorso a medici in libera professione che si rendono disponibili a coprire i turni lasciati sguarniti dal personale ospedaliero. Per gli ospedali spesso questo è l’unico modo per garantire il servizio, ma porta con sé diverse controindicazioni.

Prima di tutto la continuità del servizio: i “gettonisti”, che diamo per scontato siano competenti e professionali, non sono però parte di un’équipe di cura che possa garantire un autentico lavoro di squadra e un collegamento operativo con il resto della struttura dell’ospedale. Il rischio, per dirla in altri termini, è che i “gettonisti” siano corpi estranei, certamente utili a garantire il servizio, ma poco integrati con quella che idealmente è una comunità di cura stabile all’interno dell’ospedale.
Seconda controindicazione: i “gettonisti” costano di più rispetto al personale assunto, perché vengono pagati a prestazione con tariffe molto alte.

Vi chiederete come sia possibile che gli ospedali non possano assumere nuovi medici, ma abbiano soldi per pagare i liberi professionisti. È uno dei paradossi del sistema sanitario lombardo (e non solo): non ci sono risorse stabili per assumere, ma ogni ospedale ha un budget per garantire che il suo servizio non si interrompa. A pagare è sempre lo Stato, ma con modalità e voci di bilancio diverse.

Per i “gettonisti” questo schema risulta interessante per un motivo strettamente economico, perché guadagnano molto più dei loro colleghi assunti, e per un motivo organizzativo, visto che riescono a garantirsi un adeguato guadagno mensile concentrando il lavoro su pochi giorni. Dal loro punto di vista è certamente un’operazione interessante, ma quanto è utile al servizio sanitario?

Come dicevo, si è finalmente accorto del problema anche l’assessorato al welfare che ha varato un provvedimento per regolare l’uso dei “gettonisti”. L’idea è di istituire una sorta di elenco regionale di medici disponibili a cui gli ospedali possano attingere per reclutare i “gettonisti”, senza affidarsi a quello che potremmo definire libero mercato di cooperative e singoli professionisti che crea un forte aumento degli onorari dei medici.

Al momento, Regione Lombardia ha aperto due bandi. Il primo non ha riscosso un grande successo e per il secondo si è dovuto aumentare i compensi previsti, così da renderlo più appetibile per i medici. L’obiettivo è quello di calmierare i costi per gli ospedali. Vedremo se questo obiettivo sarà raggiunto.

Nel frattempo alcune cooperative di “gettonisti” hanno presentato ricorso al TAR contro il provvedimento. E i pazienti stanno a guardare e… attendono.

Fabio Pizzul



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Sullo stesso tema











20 dicembre 2022

ANTICIPARE MALATTIE E SOFFERENZE

Francesco Bizzotto



22 febbraio 2022

PREVENIRE, CURARE, PERSONALIZZARE

Francesco Bizzotto



25 gennaio 2022

SANITÀ E RIFORMA MORATTI

Fabio Pizzul


Ultimi commenti