30 maggio 2023
DOBBIAMO FARE SÌ CHE IL COVID 19 SIA L’ULTIMA EPIDEMIA
Il pensiero di Bill Gates. Una speranza che deve diventare realtà
30 maggio 2023
Il pensiero di Bill Gates. Una speranza che deve diventare realtà
Nell’anno 6 d.C, un incendio devastò Roma. In risposta, l’imperatore Augusto fece qualcosa che non era mai stato fatto prima nella storia dell’Impero. Creò una squadra permanente di pompieri che usavano secchi. Augusto aveva capito che gli individui non possono proteggersi dagli incendi. Hanno bisogno della comunità. Se la casa di una persona va a fuoco, mette a rischio anche le case dei vicini.
E ciò che abbiamo appena vissuto, è come un incendio globale. La pandemia COVID ha ucciso milioni di persone, sconvolto le economie e vogliamo impedire che accada di nuovo. E’ difficile spiegare quanto sia stato terribile COVID 19. Ha aumentato le disparità di salute tra ricchi e poveri. La sopravvivenza è dipesa in parte dal proprio guadagno, dalla propria razza, dal quartiere di residenza. Dovremmo cogliere questa esperienza per creare un mondo in cui tutti abbiano la possibilità di vivere una vita sana e produttiva. Una vita senza la paura di un nuovo COVID-19.
Quando ho fatto il mio intervento qui, a TED nel 2015, ero uno dei tanti che diceva che non eravamo pronti e che dovevamo prepararci. Non l’abbiamo fatto. Quel discorso è stato visto da tante persone. Ma il 90% delle visualizzazioni sono state fatte quando era troppo tardi. Quindi ora spero che la necessità sia chiara. E naturalmente abbiamo imparato molto. Durante questa pandemia, tante cose hanno funzionato bene, altre non hanno funzionato molto bene. Così abbiamo tutta questa conoscenza per costruire un sistema di prevenzione.
COVID-19 può essere l’ultima pandemia se facciamo i passi giusti. Quali sono questi passi? Torniamo indietro e guardiamo cosa facevano i romani. Pensiamo a come, nel tempo, siamo diventati bravi a prevenire i grandi incendi. La prevenzione degli incendi è una cosa pervasiva. È ben finanziata. È ben capita. Se un allarme scattasse ora, tutti qui saprebbero che dovremmo riunirci con calma, uscire e attendere istruzioni. Sapremmo che gli aiuti stanno arrivando perché abbiamo molti vigili del fuoco addestrati. Solo negli USA lavorano 370.000 vigili a tempo pieno, anche più di quanto immaginassi. Abbiamo anche accesso all’acqua. Gli USA, ad esempio, hanno quasi nove milioni d’idranti. Quel tipo d’investimento, di pratica, quel tipo di sistema è ciò che serve per fermare le pandemie.
Spesso nei film sono rappresentate pandemie. E sono sempre impressionato da ciò che avviene. Diamo un’occhiata a un esempio di rapida risposta (nel video si vede un elicottero che atterra nella River Valley – Zaire, dove c’è un focolaio di epidemia).
E’ abbastanza impressionante, ma si vede esattamente cosa dovrebbe succedere. È stato rilevato un focolaio. Rapidamente, in pochi giorni, vengono inviati i medici. Hanno un elicottero per arrivare esattamente al “ground zero”. Entrano nella casa dov’è il focolaio, con gli strumenti adatti. E questo è ciò che dovrebbe accadere quando viene individuato un focolaio.
Ma non abbiamo quella squadra, non abbiamo quelle risorse. E se si è verificato un focolaio in un paese a basso reddito, potrebbero volerci letteralmente mesi prima di iniziare a organizzare quelle risorse.
Nonostante quello che vedi nei film, non esiste un gruppo di esperti pronti a prevenire questo disastro. Quindi dobbiamo creare un nuovo team. Credo che dovremmo creare quello che chiamo il team GERM. GERM sta per Risposta e Mobilitazione all’Epidemia Globale, ed è un gruppo full-time. La sua unica priorità è la prevenzione della pandemia. È composto da un variegato insieme di specialisti con molti e vari ambiti di competenza: epidemiologi, data scientist, esperti di logistica. Non devono avere solo competenze scientifiche o conoscenze mediche, devono anche essere esperti in comunicazione ed avere capacità diplomatiche.
Il costo di questa squadra è importante: più di un miliardo all’anno per sostenere le 3.000 persone che vi lavorerebbero. La sua missione è fermare le epidemie prima che diventino pandemie. Il lavoro sarebbe coordinato dall’OMS. Saranno presenti in molte località in tutto il mondo, stazionati negli enti sanitari pubblici. Lavorerebbero a stretto contatto con i team nazionali, secondo il livello di reddito. Avrebbero di più da fare nei paesi a basso reddito.
E molto importante, una squadra GERM dovrebbe fare esercitazioni, come i vigili del fuoco.
La pratica è fondamentale per avere una risposta rapida, per essere sicuri di avere tutti gli strumenti e di muoversi molto velocemente. È così che ti assicuri che tutti sappiano cosa fare. Durante i periodi senza focolai di rischio possono mantenere allenate le loro abilità lavorando su altre malattie infettive, ma sarebbe una seconda priorità. Lavoreranno con i diversi paesi per rafforzare i loro sistemi sanitari.
La visione sistemica della sanità è la chiave del progetto.
I sistemi sanitari sono in prima linea. Infatti, se molte persone manifestano un nuovo tipo di tosse, è allora che GERM ha bisogno di esaminare e capire: è un focolaio? C’è un nuovo agente patogeno? Qual è la sequenza? E per tutto questo i primi 100 giorni sono fondamentali. I virus si diffondono in modo esponenziale; se si agisce quando il tasso di infezione è abbastanza basso si può effettivamente fermare la diffusione.
In quest’ultima epidemia, se fossimo stati in grado di fermarla entro 100 giorni, avremmo salvato oltre il 98% delle vite. Abbiamo avuto paesi che hanno lavorato bene. L’Australia è un esempio. Hanno pianificato la capacità diagnostica. Hanno escogitato politiche di distanziamento e di quarantena. E così il loro tasso complessivo di mortalità sarà un decimo di altri paesi. Ma noi, come mondo, non lo abbiamo contenuto. Ed è quello che dobbiamo fare la prossima volta.
Quando il COVID ha colpito, eravamo quasi come nell’Impero Romano prima che avessero il secchielli antincendio e i vigili del fuoco. Non avevamo le persone, i sistemi o gli strumenti di cui abbiamo bisogno. Ora, con i giusti investimenti, possiamo avere una generazione completamente nuova di strumenti, una migliore diagnostica, terapeutici e vaccini. Un buon esempio in ambito diagnostico è una piccola macchina, chiamata Lumira (vedi: https://www.lumiradx.com/it-it/chi-siamo). Possiamo averla in tutto il mondo, testa qualsiasi malattia. Costa un decimo della PCR, è ugualmente precisa, ed è semplice. Quindi può essere utilizzata ovunque.
Abbiamo bisogno di investimenti nella ricerca. Un’idea che mi stimola è un farmaco che si inspira e ti blocca dall’essere infettato. E’ indipendente dall’agente patogeno e attiva il tuo sistema immunitario, così sarai protetto. Molti strumenti, strumenti diagnostici e quelli che bloccano le infezioni sono molto importanti perché possono essere organizzati in anticipo.
Abbiamo bisogno anche di vaccini, perché vogliamo fermare in anticipo l’epidemia e dobbiamo fare una campagna di vaccinazione globale. Così i vaccini possono giocare un duplice ruolo, ma non hanno il ruolo principale. Dobbiamo investire qualcosa di più.
Guardando indietro ai vaccini, sono stati il miracolo di questa epidemia. Hanno salvato milioni di vite, ma possono essere anche migliorabili. Dobbiamo inventare vaccini più facili da somministrare, come un cerotto che ti metti sul braccio o qualcosa che inspiri.
Abbiamo bisogno di vaccini che blocchino le infezioni. In questo caso c’erano tante infezioni. Abbiamo bisogno di vaccini ad ampio spettro, che lavorino contro la maggior parte delle varianti emergenti, che questa volta non abbiamo avuto.
Abbiamo anche bisogno di fabbriche, così da avere abbastanza vaccini per il mondo intero entro sei mesi e raggiungere una migliore equità.
I vaccini possono fare anche qualcosa che sarebbe super utile: aiutarci a sradicare intere famiglie di virus. Nuovi vaccini innovativi potrebbero sbarazzarci dalla famiglia dell’influenza o del coronavirus. Ce n’è un numero enorme, anche negli anni non pandemici, e se ce ne liberiamo, non potranno mai causare una pandemia.
Quindi parlo di investimenti in tre grandi aree:
Quest’ultimo punto non sarà economico, ma salverà vite, risparmierà denaro a lungo termine. È come una polizza assicurativa.
Prevenire la prossima pandemia costa decine di miliardi di dollari. Ma confrontiamolo con quello che abbiamo appena passato. Il FMI stima che COVID è costato quasi 14 trilioni di dollari. E quindi dobbiamo spendere miliardi per risparmiare trilioni.
Ed ecco la parte migliore di questo. Anche quando non abbiamo un focolaio, gli investimenti come il Lumira, o in nuovi vaccini, renderanno le persone più sane. Ridurranno il gigantesco divario di equità nella sanità tra paesi ricchi e paesi poveri.
Ad esempio, possiamo rilevare più casi di HIV e fare trattamenti migliori. Possiamo ridurre i decessi per malaria. Possiamo ottenere più cure di un certo livello. E quindi non c’è solo un aspetto negativo su come fermare il peggioramento delle cose, ma anche un’opportunità per migliorare.
Se facciamo i passi giusti, possiamo fare del COVID-19 l’ultima pandemia, e possiamo costruire un ambiente più sano, un mondo più equo per tutti.
Grazie.
Bill Gates
TED2022
Un commento