6 febbraio 2024

RITO AMBROSIANO: CRISI DI CONTENUTI E DI EMPATIA

Seguire la strategia del sindaco di New York


ta (4)

È preoccupatissimo il Sindaco, riportano i quotidiani milanesi, ma sono più preoccupati  i cittadini, di fronte al profondo collasso dell’intelligenza collettiva della classe dirigente metropolitana. Cos’è infatti l’ennesima reinterpretazione del rito ambrosiano edificatorio se non l’insensibilità di tanta parte della classe politica, economica e della cultura a una moderna  gestione delle risorse, private e pubbliche, che avrebbe  dovuto essere sistemica e in sinergia con le politiche pubbliche internazionali (specie dell’UE), volgarmente ridotte a una massa di danaro da spendere (o dilapidare) rapidamente? Questione ripetuta con mirabile puntualità da questo giornale, ma bisogna essere consapevoli che ci troviamo di fronte a una policrisi, da cui non sarà semplice uscire.

Può aiutare la lettura del “Terzo rapporto sullo stato della città” del Sindaco di New York: primo perché si rivolge all’intelligenza collettiva del sistema amministrativo nel suo complesso, facendo proprio il principio sistemico che il risultato di una rete è superiore alla somma dei risultati dei singoli componenti, secondo perché comprende che la chiave della sua azione non sono i metri cubi o i miliardi spesi, ma il benessere collettivo. E a questo fine rispolvera parole ormai cadute in disuso nel lessico metropolitano lombardo, quali ad esempio lavoratori e case a prezzi accessibili, o mai entrate, come intelligenza artificiale.

Il rapporto del Sindaco di New York propone un modello di sviluppo metropolitano olistico, i cui fattori dirompenti sono il cambiamento climatico e il cambiamento tecnologico, con i tanti problemi della gestione dell’informazione e dell’intelligenza artificiale.

Cambiamento Climatico

Il cambiamento climatico è l’occasione per lo sviluppo di  un “piano strategico sul clima” basato sulla sinergia fra protezione dei cittadini dalle minacce climatiche e costruzione di una nuova economia verde della città. Il piano è supportato da  450 milioni di dollari in sovvenzioni federali che renderanno New York City più resiliente. 

 I principali programmi in corso di esecuzione sono  “Cloudburst” e “Bluebelt”, con queste caratteristiche principali: 

-garantiscono forme di drenaggio economiche ed ecologicamente diversificate,  per gestire il ciclo di deflusso delle precipitazioni, dalle strade e dai marciapiedi fino alla realizzazione di grandi stagni;

– sono sostenibili e utilizzano strategie per ridurre l’impronta di carbonio, come il riutilizzo dei materiali di demolizione nell’edilizia  e di materiali a basso contenuto di carbonio incorporato;

– comprendono consulenza finanziaria e assistenza assicurativa contro le alluvioni a favore dei piccoli proprietari di case e degli affittuari, ripristino di insediamenti di edilizia pubblica, sovvenzione a misure di resilienza in alloggi da una a quattro unità e multifamiliari, espansione della rete di infrastrutture verdi , protezione dalle inondazioni delle infrastrutture critiche  e rafforzamento delle comunità attraverso corsi di formazione su come affrontare le emergenze.

Un’economia per i newyorkesi della classe operaia 

Con questo titolo il sindaco propone, in sinergia con gli interventi per contrastare il cambiamento climatico, il “Piano d’azione per l’economia verde” gestito dalla New York City Economic Development Corporation (NYCEDC). Esso si propone di raggiungere i 5 milioni di posti di lavoro entro il 2025, con un contributo di 400.000 posti di lavoro (entro il 2040) grazie allo sfruttamento del potenziale economico derivante dalla riduzione delle emissioni e dalla costruzione di una città più sostenibile. Questo obiettivo potrà essere raggiunto attraverso un investimento del  NYCEDC di 100 milioni di dollari per creare il “Climate Innovation Hub”, per l’insediamento di startup  dedicate alla sperimentazione e  produzione di tecnologie pulite, ed alla  promozione dell’iniziativa “Porto del futuro” , un sistema di nuovi centri di innovazione articolati in sei ambiti urbani. Il Porto del Futuro creerà circa 53.000 posti di lavoro tra temporanei e permanenti ed un impatto economico di 95 miliardi di dollari.

Grande attenzione è dedicata alle donne con il piano “Women Forward NYC”, con un budget di circa 40 milioni di dollari. Ha gli obiettivi di migliorare l’alfabetizzazione, di abbattere le barriere all’istruzione e al lavoro, di finanziare salari più alti, di agevolare l’accesso alle risorse finanziarie, di garantire una migliore tutela della salute. 

Casa 

Nel 2023, il Piano “City of yes for housing opportunities” ha promosso il partenariato tra i Dipartimenti che si occupano della casa,  il Dipartimento dei servizi sociali  e il Dipartimento dell’urbanistica con il risultato di finanziare più di 27.000 case a prezzi accessibili, un numero record a favore di famiglie e di senzatetto. 

L’amministrazione di NYC ha approvato una normativa  per rendere sicuri e legali gli appartamenti seminterrati e un incentivo fiscale per convertire gli uffici sottoutilizzati in case a prezzi accessibili, e lanciato “24 in 24”, un piano per 24 progetti di alloggi a prezzi accessibili in siti pubblici, per creare o rigenerare oltre 12.000 unità abitative.

Per aiutare i newyorkesi a rimanere nelle loro case, l’amministrazione creerà un Gabinetto di protezione degli inquilini, che riunirà le agenzie pubbliche e gli uffici sindacali a  sostegno degli inquilini. Simile al Gabinetto per gli anziani, il Gabinetto per la protezione degli inquilini consentirà la maggior efficienza e il coordimento tra le  agenzie pubbliche, per sfruttare meglio le risorse e rimodellare i servizi, proteggendo  gli inquilini e mantenendoli nelle loro case. Per sostenere i newyorkesi che rischiano di essere sfollati, l’amministrazione amplierà anche un Help Desk  che raggiungerà circa 160.000 newyorkesi. Infine, per la prima volta in 15 anni, l’amministrazione si propone di riattivare i voucher per l’affitto, con l’obiettivo di emetterne 1.000 al mese.

Cultura: priorità all’alfabetizzazione e lotta ai social come “pericolo per la salute pubblica”

E’ stato lanciato “New York City Reads” – un’importante campagna che dichiara  focus principale e priorità assoluta delle scuole pubbliche della prima infanzia ed elementari l’alfabetizzazione e l’insegnamento della lettura. Contemporaneamente l’amministrazione ha rivisto i punteggi dei test, riducendo le disparità razziali; e per la prima volta in otto anni ha aumentato la disponibilità  di posti per le iscrizioni nella scuola pubblica. 

Inoltre è in corso un programma di percorsi di orientamento al lavoro per un massimo di 250.000 giovani  (e dotato di 600 milioni di dollari) perché possano scoprire la propria passione, fare un’esperienza pratica e, infine, entrare nel mondo del lavoro.

New York City è diventata ufficialmente la prima città negli Stati Uniti a designare i social media come un “pericolo per la salute pubblica”. Il commissario alla sanità ha definito app come Tik Tok e Instagram “tossine ambientali”, che provocano danni agli adolescenti. I social media, ha spiegato il sindaco, stanno alimentando la crescente crisi della salute mentale in città; quindi ha aggiunto “Non permetteremo che le Big Tech  mettano in pericolo i nostri figli”. Ma la  realizzazione dell’obiettivo   di ridurre l’utilizzo dei social media è complessa perché dipende dalla sinergia tra leggi federali e statali. 

La dura posizione del sindaco sui social media  potrebbe anche essere percepita come contraddittoria, considerando che la sua amministrazione è stata favorevole all’introduzione dell’intelligenza artificiale nell’infrastruttura digitale della città. 

Un programma GPT basato sull’intelligenza artificiale chiamato MyCity Chatbot (eseguito dai servizi AI di Microsoft Azure) è pubblicamente disponibile per aiutare i residenti newyorkesi a trovare risposte su come gestire le imprese in città. Anche l’ufficio del Sindaco sta programmando l’utilizzo di IA per effettuare chiamate automatiche ai residenti in diverse lingue.

Il rapporto del Sindaco di New York sullo stato della città ci ricorda come lo sviluppo di una comunità metropolitana sia dominato dalla complessità del percorso, dalla capacità (e difficoltà) di adottare nuovi frasari complessi (come nel caso di social media e intelligenza artificiale), e di promuovere rapporti olistici tra le risorse umane e l’ambiente. In sintesi emerge una visione olistica della gestione dei  processi amministrativi indispensabile per la realizzazione degli ambiziosi programmi, accompagnata da una rilevante capacità divulgativa del sindaco. 

Capacità veramente carenti nell’attuale gestione amministrativa ambrosiana. 

Giuseppe Longhi



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Sullo stesso tema


19 dicembre 2023

IL PRESIDENTE MELONI: UNA TESLA PER TUTTI

Giuseppe Longhi



18 aprile 2023

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E chatGPT

Giovanni Vannini



18 aprile 2023

CHE FINE FAREMO?

Emilio Battisti


Ultimi commenti