19 dicembre 2023

IL PRESIDENTE MELONI: UNA TESLA PER TUTTI

Le nuove frontiere della destra italiana


Copia di Copia di Copia di rification (7)

La partecipazione di Elon Musk alla kermesse del  partito dei Fratelli d’Italia è indubbiamente un land mark dell’estrema destra italiana, che indica all’ondata dell’estremismo europeo una traccia ideologica forte nel segno della “singolarità tecnologica”, una ideologia cui aderisce, oltre a Musk, una schiera di miliardari quali Peter Thiel, Jaan Tallinn, Dustin Moskovits, Sam Altman, Vitalik Buterin, Sam Bankman-Fried,…,

Questa ideologia, secondo Timnit Gebru, si ricollega e rinnova oltre a quelle naziste, quelle degli eugenetici anglo americani  del XXo secolo, e si propone di sviluppare l’intelligenza artificiale generale al fine di modificare radicalmente il rapporto uomo macchina nella direzione della Singolarità, un ipotetico punto futuro in cui la crescita tecnologica diventerà incontrollabile e irreversibile, determinando cambiamenti imprevedibili nella civiltà umana a causa dell’avvento della superintelligenza artificiale.

La famiglia Meloni propone quindi un’ipoteca forte nell’abbandono della prassi democratica a favore di un suprematismo, il cui sapore di renewal nazista viene avvertito dal solo Fausto Bertinotti, in una ambiente sociale stordito dal profumo di Tesla e viaggi planetari con razzi costruiti con materiale da supermercato (come ricorda l’acuto Benanti, fortunatamente cooptato nella commissione per l’AI).

Lo stordimento generale della società di fronte a scenari tanto preoccupanti (indotto forse dalle polveri sottili e dall’alto tasso di inquinamento?), da una parte  ricorda “Il saggio della stupidirà” di Cipolla, e dall’altra è inspiegabile in una regione metropolitana un tempo all’avanguardia  (almeno a scala nazionale) del pensiero critico.

Gli elementi di stupore sono molteplici: la regione è governata da un Presidente la cui lista personale ha totalizzato il 2% dei voti in termini reali (ossia al netto degli astenuti), il partito maggioritario (Fratelli d’Italia) il 13%, pur non presentando alcun programma. Si è realizzato dunque il petroliniano “quando il popolo te vol bene te vota lo stesso”, ma è difficile comprendere la molla cognitiva della ormai minoranza lombarda che partecipa al voto.

Così come è difficile spiegare l’indifferenza sociale al quotidiano stillicidio di morti sul lavoro, un primato in cui eccelle l’edilizia. Il lombardo medio è interessato al banchetto del 90 o 110%, ma è indifferente al non rispetto delle regole di sicurezza nel cantiere che ha quotidianamente sott’occhi nel proprio condominio. Così come è angosciato per la puntualità del pacchetto di Amazon, ma è indifferente alle condizioni di lavoro di chi quel pacchetto consegna la domenica mattina. Una questione questa che sembra interessare orma il solo Ken Loach.

Il rapporto del lombardo con la banca sembra ispirato da “Il rinoceronte” di Jonesco: obbligato a consegnare i propri risparmi ed i propri investimenti a società di diritto privato (le banche) che su questo lucrano, nessun diritto ha sui profitti ma ha  immensi obblighi nel caso di perdite, come ben illustra Antonio Albanese nel suo “Cento domeniche”. Il tutto passa attraverso una narrazione che comprende la retorica del proteggere l’economia dall’abilità dei mafiosi nel manipolare il contante (come la mettiamo con “La Piovra” che ha spiegato, molti anni orsono, alle masse la pervasività mafiosa negli istituti di credito?), del proteggere il risparmiatore dall’ignoranza  con test di competenza, ma la richiesta di sottoporre tali test ai membri dei consigli di amministrazione viene ritenuta offensiva, come l’ardire da parte del cliente di conoscere gli investimenti fatti dalle banche.

In compenso gli Istituti maggiori sono caritatevoli, comprano generosamente per un euro le banche popolari fallite in Veneto, nessun fondo di sicurezza per i risparmiatori ed ampia generosità delle Fondazioni, ricovero di ex accademici.

D’altra parte gli ordini professionali partecipano attivamente a questa chiusura della società nel proprio box: gli architetti compilano schede bim (Il Building Information Modeling – BIM – è alla base della trasformazione digitale nel settore dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni)

Questa ideologia, secondo Timnit Gebru, si ricollega e rinnova oltre a quelle naziste, quelle degli eugenetici anglo americani  del XXo secolo, e si propone di sviluppare l’intelligenza artificiale generale al fine di modificare radicalmente il rapporto uomo macchina nella direzione della Singolarità, un ipotetico punto futuro in cui la crescita tecnologica diventerà incontrollabile e irreversibile, determinando cambiamenti imprevedibili nella civiltà umana a causa dell’avvento della superintelligenza artificiale.

Lo stordimento generale della società di fronte a scenari tanto preoccupanti (indotto forse dalle polveri sottili e dall’alto tasso di inquinamento?), da una parte  ricorda “Il saggio della stupidità” di Cipolla, e dall’altra è inspiegabile in una regione metropolitana un tempo all’avanguardia  (almeno a scala nazionale) del pensiero critico.

Gli elementi di stupore sono molteplici: la regione è governata da un Presidente la cui lista personale ha totalizzato il 2% dei voti in gemini reali (ossia al netto degli astenuti), il partito maggioritario ( Fratelli d’Italia) il 13%, pur non presentando alcun programma. Si è realizzato dunque il petroniano “quando il popolo te col bene te vota lo stesso”, ma è difficile comprendere la molla cognitiva della ormai minoranza lombarda che partecipa al voto.

Il rapporto del lombardo con la banca sembra ispirato da “Il rinoceronte” di Jonesco: obbligato a consegnare i propri risparmi ed i propri investimenti a società di diritto privato (le banche) che su questo lucrano, nessun diritto ha sui profitti ma ha  immensi obblighi nel caso di perdite, come ben illustra Antonio Albanese nel suo “Cento domeniche”.

Il tutto passa attraverso una narrazione che comprende la retorica del proteggere l’economia dall’abilità dei mafiosi nel manipolare il contante (come la mettiamo con “La Piovra” che ha spiegato, molti anni orsono, alle masse la pervasività mafiosa negli istituti di credito?), del proteggere il risparmiatore dall’ignoranza  con test di competenza, ma la richiesta di sottoporre tali test ai membri dei consigli di amministrazione viene ritenuta offensiva, come l’ardire da parte del cliente di conoscere gli investimenti fatti dalle banche.

In compenso gli Istituti maggiori sono caritatevoli, comprano generosamente per un euro le banche popolari fallite in Veneto, nessun fondo di sicurezza per i risparmiatori ed ampia generosità delle Fondazioni, ricovero di ex accademici.

D’altra parte gli ordini professionali partecipano attivamente a questa chiusura della società nel proprio box: gli architetti compilano schede bim, ma gli ordini non si chiedono se non sia il caso di far confluire tale miniera  individuale di dati in una struttura collettiva in grado di produrre ben altro valore individuale e sociale, l’ordine cui aderiscono gli amministratori di condominio si guarda bene dal favorire l’integrazione degli elementi sociali ed ambientali nei bilanci, come voluto dai tempi del buon Maroni.

Troppo complesso, la gente non può capire, “dura no dura minga”. L’ordine degli psicologi si trincerano in disquisizioni di lana caprina tra lavoro nell’appartamento ereditato dalla nonna e lavoro organizzato in impresa. Figuriamoci, fare dello psicologo un industrioso! Chi ha a cuore un tale scandalo?. Ed i giovani architetti, amministratori, psicologi emigrano in massa.

In questo corpo malato da un liberismo inteso come chiusura nel proprio box, si inserisce lo scoop della famiglia Meloni, avrete tutti una Tesla, andrete tutti nello spazio con un razzo a prezzi popolari. Il prezzo sarà un po’ alto, molti pagheranno con la perdita della democrazia, molti saranno esclusi dalle nuove forme del lavoro. Ma vuoi mettere, avere una Tesla!

Ma gli ordini non si chiedono se non sia il caso di far confluire tale miniera  individuale di dati in una struttura collettiva in grado di produrre ben altro valore individuale e sociale.

L’ordine cui aderiscono gli amministratori di condominio si guarda bene dal favorire l’integrazione degli elementi sociali ed ambientali nei bilanci, come voluto dai tempi del buon Maroni.

Troppo complesso, la gente non può capire, “dura no dura minga”. L’ordine degli psicologi si trincerano in disquisizioni di lana caprina tra lavoro nell’appartamento ereditato dalla nonna e lavoro organizzato in impresa. Figuriamoci, fare dello psicologo un industrioso! Chi ha a cuore un tale scandalo?. Ed i giovani architetti, amministratori, psicologi emigrano in massa.

In questo corpo malato da un liberismo inteso come chiusura nel proprio box, si inserisce lo scoop della famiglia Meloni, avrete tutti una Tesla, andrete tutti nello spazio con un razzo a prezzi popolari. Il prezzo sarà un po’ alto, molti pagheranno con la perdita della democrazia, molti saranno esclusi dalle nuove forme del lavoro. Ma vuoi mettere, avere una Tesla!

Giuseppe Longhi

 



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