21 novembre 2023

ATM E SEA: IL COMUNE MODIFICHI LA ROTTA DELLE SUE CONTROLLATE

La grave crisi del trasporto pubblico a Milano

Il Comune di Milano annuncia, come previsto, di voler rinnovare il contratto di servizio all’ ATM senza gara. Il pretesto è quello di tener sotto controllo il bilancio dell’amministrazione che sarebbe “gravato” da un pesante onere di servizio pubblico, che ne impedirebbe l’equilibrio di bilancio.

Ciò accade proprio mentre la società di trasporto vive una delle sue peggiori crisi gestionale e di ruolo. Impegnato in mirabolanti gare all’estero, che sarebbero positive se ci fosse reciprocità, se le cose andassero bene e se i conti fossero trasparenti.

Il management di ATM fa finta di non conoscere le pessime condizioni dei servizi offerti ai cittadini soprattutto in superficie. Per questo stupisce il silenzio del Sindaco e dell’Assessore competente (proprietario e compratore dei servizi) che, anziché cambiare la rotta ( tagli ed aumenti tariffe) ad ATM se la fanno indicare dal management. 

Dopo anni di tagli alle corse ed alle frequenze delle linee di superficie, mancano 3/400 autisti da molto tempo e i conseguenti risparmi che non si sa dove siano finiti visto che le corse venivano messe comunque in conto al Comune. Ora si scopre l’emergenza assunzioni. Assunzioni che non si possono realizzare non solo perché i salari d’ingresso sono bassi, tanto più a Milano, ma anche perché è in corso un giro di vite nel trattamento normativo degli autisti, che li allontana anziché avvicinarli all’azienda. 

Oltre a fare molte ore di straordinario, i tranvieri guidano in sempre più precarie condizioni di sicurezza sia a bordo che in strada, con scorte inesistenti e turnazioni aumentate dai tempi per il raggiungimento delle località di cambio personale. 

Alle fermate si affollano i passeggeri non perché la domanda sia aumentata, ma per i tempi d’attesa dei mezzi che sono spesso più che raddoppiati. In queste precarie condizioni di lavoro sono arrivate anche le minacce dell’AD di ATM che in una recente intervista al Corriere della sera ha auspicato che la commissione di Garanzia sugli scioperi possa pretendere una adesione preventiva agli scioperi e ed avere il potere di vagliare le motivazioni dello sciopero.

La giunta di sinistra/ambientalista di Milano è tenera con le inefficienze aziendali, dura con i lavoratori e sempre pronta a mettere in discussione i loro diritti. Il calo dei passeggeri trasportati (-20%) perdura anche nel dopo Covid e la prospettiva di mantenere ed ampliare i tagli alle corse cresce anziché diminuire. La crisi del trasporto pubblico milanese mostra tutti i limiti della narrazione di Milano città green. 

Il Comune di Milano dovrebbe cambiare rotta alle sue controllate, indicando la transizione green della sostenibilità ambientale ed economica come obiettivo principale. Invece ha anche autorizzato Sea alla costituzione della società per l’Urban Air Mobility, che gestirà vertiporti dedicati ai “taxi volanti” con decollo e atterraggio verticali da un luogo all’altro della città.

Il Comune inoltre permette a Sea di approvare un business plan, che prevede a Malpensa un ampliamento dell’area Cargo di ben 44 ettari fuori dal sedime aeroportuale violando l’ecosistema della Brughiera del Parco del Ticino. Anche se lo scalo dispone di una capacità residua di oltre il 30% dell’operativi

Ora si appresta a dare il via ai lavori grazie ad un decreto legge (ispirato da Salvini) che sostituisce e corregge le decisioni del Ministero dell’Ambiente che l’aveva bocciata, indicando l’utilizzo del sedime aeroportuale esistente.

Dario Balotta