9 gennaio 2021
SARONNO BENE COMUNE. UN’INIZIATIVA CONTROCORRENTE
Un esempio di urbanistica attenta al territorio
9 gennaio 2021
Un esempio di urbanistica attenta al territorio
Un bene può dirsi comune non in quanto proprietà pubblica ma in quanto il suo uso porta dei benefici alla collettività. Le vicende recenti riguardanti l’area ex Isotta Fraschini a Saronno (12 ettari) rappresenta potenzialmente un’anomalia e un punto di svolta nel recupero delle aree dismesse nel contesto lombardo e italiano (che, a conti fatti, corrispondono a tante occasioni mancate). Tutto nasce dall’iniziativa di un privato che ha acquistato all’asta l’area con l’intento di farne un’opportunità per migliorare il quadro della vita degli abitanti di Saronno e della metropoli milanese.
L’intento del promotore (e dell’équipe che lo affianca) è rimettere al centro delle trasformazioni territoriali il fare città, inteso come il conseguimento di una qualità degli ambienti di vita e di lavoro rispondente ai criteri di urbanità, inclusione e bellezza civile.
2. L’area ex Isotta Fraschini presenta due peculiarità che sono allo stesso tempo delle potenzialità:
La città di Saronno ha ottimi collegamenti ferroviari che consentono ai suoi abitanti di raggiungere in 20 minuti sia il cuore di Milano che l’aeroporto internazionale di Malpensa. Se si seguisse la prassi invalsa, la strada sarebbe segnata: trasformare questa notevole accessibilità in rendita immobiliare. Vantaggi per la collettività? Zero (salvo gli oneri di urbanizzazione incassati dal Comune, peraltro del tutto insufficienti a coprire le spese effettive). O meno di zero: se si guarda alle operazioni di recupero delle aree industriali dismesse compiute in Lombardia e in Italia le ricadute in termini sociali (coesione sociale e sicurezza) e in termini economici (indirizzo strategico) presentano un bilancio decisamente in rosso.
Saronno bene comune (d’ora in poi Sbc) – questo il nome scelto per l’iniziativa – si propone di seguire una strada del tutto diversa: la messa a frutto delle valenze urbane e di quelle metropolitane dell’area ex Isotta Fraschini in un’ottica attenta alla complessiva ricaduta sociale. In particolare Sbc punta su questi obiettivi:
Saronno bene comune basa la sua azione su alcuni punti fermi:
Andare nella direzione del bene comune significa spostare i termini del processo dal patrimonio (l’area) all’intelligenza strategica e al lavoro di tessitura necessario per passare dal dire al fare.
Ovviamente, nella messa a punto della strategia e del progetto, Sbc intende avere un ruolo di primo piano, ma sa bene che non può sostituirsi al Comune e agli altri livelli di governo del territorio e che occorre mettere in campo un grande lavoro di concertazione, peraltro già avviata. Per non dire delle iniziative già intraprese per
Si tratta di una strada mai praticata fin qui. Nella prassi invalsa da tempo immemore in Italia, è la proprietà a definire la strategia e gli assetti delle trasformazioni (con il Comune attento solo a incassare gli oneri). La strada scelta richiede una regia molto accorta.
Operare una svolta in questo campo è prospettare un cambiamento radicale; ma perché non provarci?
Nel frattempo, a dimostrazione che si sta facendo sul serio, Sbc si è fatta carico dei carotaggi per mappare l’inquinamento.
Giancarlo Consonni
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