9 settembre 2019

UN’AGENDA PER I PROSSIMI MESI

Un nuovo orizzonte


Abbiamo lasciato Milano e l’Italia prima della pausa estiva con un certo assetto politico. A Milano governava il PD e a Roma regnava ancora il duopolio Lega-M5S. Riapriamo con uno stravolgimento al vertice. Non più la Lega, causa tafazzismo o furbizia (chi lo sa?) del suo “Comandante”, ma il PD, sempre in compagnia dei pentastellati, a traghettarci in un mare agitato da aumenti IVA da neutralizzare e velleità riformiste.

Si registra quindi per la prima volta da 14 mesi un possibile asse tra Milano e il governo centrale, visto che in entrambi i luoghi è depositario (almeno in parte) del potere esecutivo il Partito Democratico. Detto in altri termini. Vi saranno delle ricadute positive per la nostra città ora che nella capitale ci sono facce amiche nelle stanze dei bottoni?

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Un primo punto di interesse potrebbe riguardare l’atteggiamento che il MIBAC avrà nei confronti delle vicende milanesi, visto che gli estremismi vincolistici di Bonisoli saranno sostituiti dalla – speriamo – attitudine più votata alla ragionevolezza di Franceschini. Penso a Piazza D’Armi e Palazzina Ex Chimici. E, chissà, magari anche sul QT8 vi saranno margini di ripensamento rispetto al vincolo. Vedremo come si evolvono le cose.

Cambi significativi anche in altri Ministeri. Credo che l’Italia intera e non solo Milano saluti con sollievo l’avvicendamento al ministero dei Trasporti, ma anche la riconferma a quello dell’Ambiente, per citarne due che avranno interazioni significative con la nostra amministrazione. Anche qui ci mettiamo nella posizione di osservatori interessati ed attendiamo sviluppi.

Un’altra novità, non legata agli sconquassi politici, ma strettamente connessa al nostro territorio, è il nuovo sistema tariffario ATM. Il biglietto a 2 euro, dopo le prevedibili proteste iniziali, sembra aver mostrato anche i suoi vantaggi. Tempi più lunghi di utilizzo, corse plurime in metropolitana e possibilità di raggiungere la prima fascia dei comuni dell’hinterland, compensano in buona parte i 50 cent in più. E comunque è chiaro che l’intenzione di Comune e ATM è di spingere sempre di più verso gli abbonamenti, che infatti non hanno variato le tariffe. Si privilegiano i pendolari con una integrazione maggiore con Trenord e si penalizzano i viaggiatori occasionali. Ci può stare. Ma non sarebbe anche ora di pensare all’equivalente di una Oyster Card per i turisti sul modello londinese? A maggior ragione visto che è di questi giorni la notizia di Milano città più visitata d’Italia.

Il PGT è in dirittura di arrivo. Esaurita la fase delle osservazioni, con le controdeduzioni che saranno portate in Consiglio Comunale, si spera che per metà ottobre potremo vederlo definitivamente approvato. Per poterlo analizzare in maniera critica, ma anche per metterlo alla prova.

Tra le prime dichiarazioni del neo ministro De Micheli c’è quella sul tema della casa. Dimostrando una certa sinergia con quanto detto poco prima dall’Assessore Maran, sullo stesso tema. Coincidenza o primi cenni d’intesa, come ci domandavamo in apertura di articolo? Prossimamente su queste pagine cercheremo di affrontare anche noi lo stesso tema soprattutto visto attraverso il filtro del nuovo PGT. E lo faremo con un taglio particolare di cui però non vi anticipo nulla.

Sul precedente numero di Arcipelago abbiamo affrontato in modo monografico la questione dello stadio di San Siro. Oggi possiamo aggiungere un altro tassello con l’invito del Sindaco Sala alle due squadre di Milano a “svelare” il loro progetto per il nuovo impianto sportivo. Un invito a “fare chiarezza”. Immagino che anche noi dal nostro gruppo di isolette meneghine seguiremo attentamente l’evolversi della vicenda.

Torniamo ad allargare un po’ lo sguardo verso un orizzonte più ampio. Abbiamo tutti seguito con apprensione quello che sta succedendo nella foresta amazzonica e quindi guardiamo con interesse al progetto ForestaMi. 3 milioni di nuovi alberi entro il 2030. Si è iniziato tra qualche polemica con la risistemazione di via Benedetto Marcello. 19 nuovi alberi oltre ai 43 esistenti. Arrivare a 3 milioni con questo ritmo entro il 2030 mi pare un po’ difficile. Ma da qualche parte bisogna pur iniziare. Con un certo sollievo noto che da un po’ non si parla più molto della fantomatica riapertura (che riapertura non sarebbe) dei Navigli. Meglio così. Suggerisco alla Giunta che se vuole fare qualcosa sul tema delle acque, si potrebbe iniziare da un serio piano di riqualificazione e recupero di tutti i canali e rogge nei loro numerosi tratti a cielo aperto. Che sono e rimangono una importante risorsa paesaggistica per la città.

Insomma il tema ambientale deve essere (o tornare ad essere) centrale. Non solo per Milano o per l’Italia. E non tanto per salvare il pianeta, come dicono certi slogan un po’ superficiali. Ma per salvare le nostre ottuse pellacce.

Pietro Cafiero



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