11 marzo 2019

LETTERA DAL MONDO DELLA GIUSTIZIA

Una difesa attiva della Costituzione


Carissimo Direttore, permetti che sia raccontata ai lettori di Arcipelago Milano una storia che, per questa volta, non riguarda la vita urbanistica e amministrativa della nostra città, ma racconta di un nuovo impegno civile di alcuni milanesi (e non solo)? A dicembre è nata a Milano ITALIASTATODIDIRITTO, un’associazione formata da avvocati, notai, commercialisti, docenti universitari, ma anche commercialisti, medici e altri professionisti, che hanno avvertito l’eccesso di segnali inquietanti provenienti dalla politica e l’urgenza di agire: agire per diffondere l’amore e la conoscenza del diritto e per difendere i principi costituzionali posti a fondamento e presidio della democrazia liberale e rappresentativa.

Piero Calamandrei scriveva che “la libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare e occorre sulla libertà vigilare, vigilare ogni giorno dando il proprio contributo alla vita politica”. Da avvocati con una formazione tecnica e una sensibilità speciale sui temi della democrazia, delle libertà e dei diritti, abbiamo avvertito una conseguente speciale responsabilità nei confronti della società e del nostro Paese. E’ questo senso di responsabilità che ci ha spinti ad assumere iniziative per diffondere e difendere la cultura della legalità.

Gli associati a ITALIASTATODIDIRITTO provengono da culture politiche anche molto diverse fra loro, ma sono uniti dal sentimento di dovere, con la massima urgenza e tempestività, riaffermare il rispetto delle regole costituzionali, comunitarie e internazionali che sempre più spesso sono considerate un impiccio, un ostacolo di cui il potere preferirebbe talvolta liberarsi.

 

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Ma senza rispetto delle regole e degli impegni non c’è più civiltà e si regredisce presto ai rapporti di sola forza, anche fra Stati. Noi avvertiamo il rischio di una tragica retrocessione e la conseguente responsabilità di opporci, con la forza della ragione, a questa deriva, affermando il diritto quale indispensabile e insuperabile strumento di civiltà e di convivenza fra persone e fra popoli.

E’ con questo spirito che ci siamo schierati a fianco del Comune di Riace nel ricorso contro la revoca dei contributi sui progetti di integrazione, provvedimento ingiusto e sproporzionato assunto dal Viminale. Ci siamo rivolti all’Autorità Garante della Comunicazione per chiedere che nelle trasmissioni televisive sia rispettata la necessità del contraddittorio fra le diverse voci politiche, ottenendo che RAI e Sky siano state invitate a porre fine ai monologhi cui invece ci stavano abituando. Ci siamo rivolti ai Senatori della Repubblica esponendo loro le ragioni per le quali ci apparirebbe un precedente costituzionale grave e pericoloso negare l’autorizzazione a procedere richiesta nei confronti del Ministro Salvini dal Tribunale dei ministri di Catania.

Agli studenti delle scuole superiori raccontiamo il nostro amore per il diritto, per la democrazia liberale, per la Costituzione, per l’Europa. Il prossimo mese si terrà a Milano il primo dei nostri convegni sul vincolo di mandato che grava sui parlamentari del M5S e sugli effetti che un tale vincolo, che mai prima d’ora aveva fatto il suo ingresso nel nostro sistema politico, dispiega sulla democrazia. Pensiamo che prima o poi occorrerebbe affrontare il tema degli effetti, sul sistema dei partiti, dell’uso dei social da parte di membri del Governo, unito alla mancanza di ogni regolamentazione.

Siamo concreti, com’è del resto costume nella nostra città, e cerchiamo (anche con una pagina FB) di diffondere con parole semplici questioni spesso complesse e per questo poco approfondite. In poche settimane di attività siamo diventati più di 70 iscritti (ci potete trovare tutti sul nostro sito: https://italiastatodidiritto.it/).

Ai lettori di Arcipelago Milano – che speriamo di avere incuriosito e di aver invogliato a venirci a visitare sul nostro sito e ad associarsi – ricordiamo la bella parabola dell’ex segretario di stato Usa Madeline Albright, che racconta che la democrazia è come un pollo: ogni volta che qualcuno gli si strappa una piuma, il pollo emette un lamento, la gente si gira allora a dargli un rapido sguardo ma poi torna ai suoi affari e non ci pensa più. Ma è così, piuma dopo piuma, che un giorno ci svegliamo e troviamo il pollo completamente nudo.

Insomma la democrazia va coltivata, nutrita, protetta, custodita, raccontata, tramandata, diffusa, rispettata, conosciuta e capita. E serve l’impegno e la vigilanza di tutti per impedire che venga spennata. Grazie dell’ospitalità.

Simona Viola
Presidente di ITALIASTATODIDIRITTO



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