10 luglio 2018

ORA PER ALLORA: LE OSSERVAZIONI AL FUTURO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Un elenco di puntuali critiche


Ho letto attentamente i documenti del nuovo PGT che sono stati pubblicati sul sito. Chiunque può presentare osservazioni entro il 31 luglio come indicato sul sito. Volevo capire se il nuovo PGT peggiora in qualche modo l’attuale PGT al quale avevo presentato nel 2010 numerose osservazioni, alcune delle quali accolte dall’amministrazione Pisapia. Potete leggere nel seguito quelli che sono a mio parere dei peggioramenti sui quali presenterò delle osservazioni in modo che siano corretti prima che il PGT sia adottato dalla Giunta e dal Consiglio Comunale a ottobre.

06_Sacerdoti_26_1Riduzione delle pertinenze indirette. Alcune pertinenze indirette sono state convertite in aree agricole senza volumetria, con sicuro beneficio per l’ambiente della città. Altre però sono state eliminate dando ai proprietari il diritto di costruire nel loro terreno invece di essere obbligati a trasferire le loro volumetrie altrove e cedere gratuitamente il terreno al Comune per creare servizi pubblici. Nel documento di piano in fondo a pag. 31 è scritto che sono state eliminate pertinenze indirette per 488.274 mq pari a 170.900 mq di slp (indice 0,35) in base a una verifica del loro potenziale.

Ora non sembra che questo potenziale sia stato valutato correttamente in un terreno nel municipio 3. Si tratta del giardino della ex scuola delle monache benedettine in via Bellotti 10, chiusa intorno al 2000 e venduto a Dolce & Gabbana nel 2008 per 26 milioni di euro insieme all’edificio della scuola all’angolo di via Bellotti con via Kramer. D&G intende costruire sul giardino degli uffici e un parcheggio sotterraneo vicino a suoi uffici di via Goldoni 10. Gli alberi sono stati spostati nel 2005 nella parte conservata dalle monache su via Goldoni e solo pochi hanno attecchito.

Il quartiere si è mobilitato a suo tempo per salvaguardare il giardino, in sostegno ai cittadini ho ottenuto l’apposizione di un vincolo monumentale sulla chiesa, il monastero e il giardino. In accoglimento di una mia osservazione l’attuale PGT prevede che il giardino debba essere mantenuto e aperto al pubblico, spostando la volumetria prevista in un’altra area essendo una “pertinenza indiretta”. D&G ha presentato nel 2013 un ricorso al Tar di cui ha richiesto solo ora la discussione.

Il nuovo PGT ha eliminato la pertinenza indiretta consentendo a D&G di attuare il progetto. Altre pertinenze indirette sono state invece conservate come i giardini condivisi di via San Faustino e il “bosco dello svizzero” in via Crescenzago accanto al parco Lambro. Non si capisce perché questa sia stata eliminata.

Densificazione di alcune piazze lungo la cerchia della 90/91. Sono state previste alcune piazze lungo la cerchia della 90/91 in cui si potrà aumentare senza limiti l’altezza degli edifici a condizione che il proprietario prenda in carico la sistemazione della piazza o di una sua parte: Loreto, Maciachini, Lotto, Romolo, Trento, Corvetto. In piazza Loreto è stata proposta una rotatoria senza semafori e una piazza ribassata al centro per consentire ai pedoni di attraversare il piazzale agevolmente. L’area in cui si potranno alzare gli edifici è molto ampia, arriva a piazza Argentina, via Carretta, via Canzio, via Ricordi, via Bambaia, via Battaglia, via Deledda, via Sabaudia, via Montepulciano, via Palestrina. Gli edifici sono attualmente di circa 8 piani con cartelli pubblicitari sulla piazza alti 2/3 piani e hanno le gronde allineate tra di loro. Sono presenti numerosi edificio di pregio che verrebbero rovinati con orrendi sopralzi o addirittura abbattuti e trasformati in grattacieli.

Sono presenti edifici degli architetti Portaluppi in corso Buenos Aires 79, Chiolini in corso Buenos Aires 92, Minoletti in viale Monza 2, Franco e Fumagalli in corso Buenos Aires 75 angolo piazza Argentina, Dini in via le Abruzzi 94 angolo Porpora, edifici d’epoca in via Caretta 3, all’angolo tra via Costa e via Porpora, all’angolo di viale Monza con via Battaglia, all’angolo di viale Brianza con via Andrea Doria.

Una assurda densificazione in un’area già estremamente densa, in cui rispetto ad una media cittadina di 7000 abitanti a kmq, si arriva ad una punta di 25.000 abitanti a kmq, come evidenziato nelle schede dei NIL. Nell’unica area vuota in via Andrea Doria di proprietà del Comune di 610 mq è previsto nel bando internazionale “Reinventing cities” un edificio alto come quelli vicini, forse è la necessità di arrivare a quella altezza a fare inserire la piazza tra quelle da densificare, con il rischio di danni all’ambiente urbano. In Piazzale Maciachini è incluso un importante edificio dell’Acqua Potabile all’angolo con via Menabrea, in piazza Trento sono stati compresi edifici ferroviari di 2/3 piani di pregio, in piazzale Corvetto un edificio di pregio in via Polesine 23 e in via Marochetti 12, in piazzale Lotto l’edificio dell’arch. Piano sede del Sole 24 Ore in via Tempesta e il pregevole edificio d’epoca del PIME in via Monte Rosa 81.

Densificazione intorno ai nodi di interscambio. Intorno alle stazioni ferroviarie di Garibaldi, Centrale, Rogoredo e alle stazioni del metro Comasina, Cascina Gobba, San Donato, Famagosta, Bisceglie, San Cristoforo, Lampugnano, Molino Dorino si potranno densificare le costruzioni senza limiti di altezza e di indice territoriale a condizione che si coprano i binari e si effettuino connessioni viarie, pedonalizzazioni e rinaturalizzazioni. Questo tipo di operazione era stato già previsto nella proposta di PGT di Masseroli per la stazione Cadorna con l’obiettivo di coprire i binari ma era stato abbandonato dalla giunta Pisapia a causa dell’elevato impatto dei grattacieli previsti vicino al Parco Sempione.

L’idea oggi sembra ispirarsi al master plan della stazione Pasila a Helsinki redatto dall’architetto Cino Zucchi che prevede nove grattacieli davanti alla stazione. A Bisceglie era stato approvato durante l’amministrazione Moratti un Programma Integrato di Intervento con alcuni grattacieli che è stato osteggiato dai residenti e che è poi stato annullato per l’elevato inquinamento del terreno e la necessaria bonifica. Alla stazione Garibaldi non si vede l’utilità di una copertura dei binari, visto che non si è ancora riusciti neanche ad avviare il progetto partecipato previsto sul cavalcavia Bussa.

A Cascina Gobba l’area prevista è dove attualmente c’è il parcheggio, forse si intende costruire un parcheggio multipiano come a Famagosta contornato da torri ma lo spazio è limitato. A San Cristoforo non è indicata alcuna area. In stazione Centrale non sembra che queste previsioni possano aiutare il recupero dei Magazzini Raccordati e delle zone intorno, visto che non si deve costruire nulla nei fornici, al massimo dei soppalchi. In attesa di progetti concreti la previsione di superare l’indice territoriale massimo appare assai pericolosa.

Sopraelevazione degli edifici per costruire edifici in affitto a canone ridotto. Qualunque edificio collocato vicino a meno di 500 metri da metro e passante e di 250 metri dalle fermate dei mezzi pubblici di superficie, quindi praticamente in tutta la città, potrà essere sopraelevato senza limiti di altezza se destinato ad alloggi in locazione a canone moderato, a canone concordato. a canone convenzionato, edilizia convenzionata in locazione con patto di futura vendita, residenze convenzionate per studenti universitari, coabitazioni con servizi condivisi (co-housing) in locazione. Questo provvedimento avrà un impatto ben superiore al recupero dei sottotetti, che ha già provocato enormi danni all’immagine degli edifici in tutta la città.

Si può immaginare l’aspetto di questi edifici che romperanno le linee di gronda e creeranno frontespizi ciechi, oltre a oscurare le vie. Si possono sicuramente trovare altri strumenti per favorire l’edilizia convenzionata in affitto che non sia la sopraelevazione degli edifici esistenti, ad esempio riducendo gli oneri di urbanizzazione e aumentandone le quote negli scali ferroviari dismessi e nelle altre aree industriali che si devono trasformare in residenza. Ad esempio, il progetto di partecipazione di Milano alle Olimpiadi invernali del 2026 prevede di costruire degli alloggi per gli atleti nell’area della stazione di Porta Romana da convertire successivamente in alloggi per studenti.

Riduzione degli standard urbanistici per gli edifici costruiti nelle periferie e sotto i 250 mq. Per favorire il recupero delle aree industriali dismesse in periferia vengono ridotti del 40% gli oneri collegati agli standard urbanistici che servono al Comune per realizzare aree verdi, scuole e parcheggi per i nuovi abitanti. Ciò vuol dire che i nuovi abitanti delle periferie avranno meno servizi di quelli in centro perché il comune incasserà il 40% in meno di quanto avrebbe dovuto. Già in Regione Lombardi gli standard urbanistici di 18 mq/abitante sono minori di quelli di altre regioni, ma il comune li riduce ancora. Un ulteriore regalo viene fatto a chi possiede un alloggio inferiore ai 250 mq, ad esempio chi ha acquistato un loft ad uso artigianale e lo vuole trasformare in residenziale. Non dovrà pagare nulla per gli standard urbanistici ma il comune non avrà i fondi per garantirgli scuole, verde e parcheggi.

Eliminazione dei corridoi degli alberghi dal calcolo della superficie lorda. Il nuovo PGT fa un grosso regalo agli albergatori: potranno ampliare i loro alberghi in quanto i corridoi degli alberghi non costituiranno più volumetria e quindi questa potrà essere utilizzata per costruire piani aggiuntivi. Non si capisce perché i corridoi non costituiscano volumetria, non sono paragonabili agli androni degli edifici residenziali. L’effetto estetico di questi sopralzi nel municipio 3 non è da sottovalutare. Una volta venivano usate le sale fitness, che non costituivano volumetria e che poi venivano trasformate in nuove stanze. Ora gli albergatori vogliono aumentare il numero delle loro stanze, favoriti dall’aumento del numero dei turisti.

Michele Sacerdoti

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