10 luglio 2018

CAMBIARE IL PGT SULLA PIAZZA D’ARMI E’ POSSIBILE, TROPPO FUTURIBILE?

Quale logica nelle trasformazioni urbane?


La piazza d’Armi è un vasto spazio verde, un’oasi naturalistica di ca. 35 ettari, con un’area edificata costituita da ex magazzini militari (c.a 6 ettari), dismessi dal Ministero della Difesa e passati al Ministero delle Finanze per la cessione a privati. Il PGT in revisione prevede l’edificazione di c.a 290.000 mq di s.l.p (superficie lorda pavimento) un progetto pari a City Life in una città con milioni di mq di terziario sfitto o invenduto e decine di migliaia di alloggi vuoti.

04_Martelli_26L’area della Piazza d’Armi di Milano non è zona di degrado né un ‘vuoto urbano’, come riportato nel bando di vendita; bensì si presenta come un’ampia area verde con alternanza di radure, piccoli boschi di latifoglie e aree umide. In essa vivono 32 specie di avifauna protette dalla Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”, in particolare si segnala la presenza costante del Picchio verde, del Picchio rosso maggiore ed anche, come possibile nidificante, dello Sparviere.

Nelle zone umide è stata accertata la presenza di specie di anfibi, rigorosamente protette da normative regionali ed europee (Legge Regionale 10/2008, Direttiva 92/43/CEE Habitat, Progetto LIFE Gestire 2020 della regione Lombardia);

Oltre ad api e apoidi (è presente da più di 30 anni un alveare con oltre 120 arnie), che comprovano le funzioni ecosistemiche di supporto all’impollinazione, sono stati anche avvistati il pipistrello nano e il pipistrello di Cestoni, oltre a esemplari di piccola fauna: sono segnali questi dell’importanza che l’area svolge in chiave ecologica con capacità significative di penetrazione urbana.

L’area di Piazza d’Armi costituisce un’imperdibile opportunità strategica per strutturare con continuità un grande sistema verde in dotazione della città di Milano, permettendo la connessione con ambiti esistenti deputati alla salvaguardia ambientale come il Parco delle Cave e il Bosco in Città. Inoltre il compendio Caserma Santa Barbara, Ospedale militare e Magazzini militari costituisce un riferimento storico sedimentato nella memoria collettiva della cittadinanza che integra la componente naturalistica di Piazza d’Armi e ne arricchisce la valenza di paesaggio urbano.

La Piazza d’Armi di Milano rappresenta un’area che consente alla naturalità e alla biodiversità di penetrare in profondità all’interno del tessuto urbano consolidato, svolgendo rilevanti servizi eco sistemici che hanno un valore economico riconosciuto. Un’economia che permetterebbe di formulare ipotesi di ‘valorizzazione’ di questa area molto differenti dalla classica rendita immobiliare per indice edificatorio, con ricadute positive per la città e non solo per gli operatori economici.

Il Comune di Milano, in occasione di Expo, ha sottoscritto documenti importanti per valorizzare l’agricoltura urbana (Milan Urban Food Policy Act-ottobre 2015) e Milano è anche promotrice di un accordo quadro di sviluppo territoriale (AQST/2015-Milano Metropoli Rurale) che ne fa una ‘metropoli rurale’ vocata a promuovere uno sviluppo urbano sostenibile.

Le linee guida di revisione del PGT, contengono principi di resilienza, sostenibilità ambientale, rigenerazione urbana, potenziamento del verde e della rete parchi e valorizzazione delle aree agricole.

In occasione della revisione del PGT la nostra Associazione, nata per preservare l’oasi naturalistica di Piazza d’Armi ed elaborare un progetto di suo riuso ecologico, chiede che la piazza d’armi non venga alienata ma venga restituita alla città, come fu all’inizio del secolo scorso per la ex piazza d’armi di allora che divenne il Parco Sempione. In una città che si è sempre dimostrata la capitale culturale italiana, ma che è anche la ‘capitale’ di una delle aree più inquinate d’Europa, un’area cittadina con queste caratteristiche dovrebbe essere mantenuta anche solo per la sua alta capacità di mitigazione della bolla di calore e la cattura delle polveri sottili e per diventare un laboratorio urbano in cui sviluppare progetti di qualità in grado di integrare innovazione, sostenibilità, competitività e politiche del territorio mantenendo e incrementando un’oasi naturalistica spontaneamente formatasi , contrastando la perdita di varietà vegetali e razze animali e promuovendo l’educazione alla biodiversità, il rafforzamento del capitale naturale e la valorizzazione dei servizi eco sistemici, creando un’oasi- laboratorio che faciliterebbe la nascita di nuove competenze relative ai temi dell’agricoltura urbana e della sua gestione sostenibile.

Proponiamo un progetto che ha molti partner prestigiosi del mondo accademico, culturale e ambientalista denominato RIMANI (rigenerazione-manutenzione-innovazione) che prevede la salvaguardia dell’oasi naturalistica, con la creazione di un parco agricolo urbano; una bella sfida anche dal punto di vista paesaggistico poiché la Piazza d’Armi diventerebbe una vasta area: la porta cittadina di un più vasto sistema di penetrazione del verde già costituito, un’area di dialogo tra il paesaggio urbano e il limitrofo paesaggio agricolo che si estende nel Parco Sud.

Un parco dove poter avvicinare e osservare la natura in città con coltivazioni biologiche (campi collezione, frutteti e orti) e varie attività didattico scientifiche che si affianchino a quelle produttive e con il mantenimento dell’apiario con circa 2.000.000 di api attive che producono un ottimo miele.

Gli edifici esistenti degli ex magazzini militari, ancora in ottimo stato, sono un’occasione di recupero architettonico di archeologie militari dove potrebbero trovare spazio l’agrinido, il magazzino del riciclo edile, l’housing sociale e vari spazi collettivi. L’insieme della Caserma Santa Barbara, l’ex ospedale militare, gli ex magazzini militari con la vasta area centrale, costituisce un unicum, un landmark storico architettonico in un contesto già povero di identità e senza ulteriore consumo di suolo.

Con questa proposta sono state raccolte più di 3000 firme in soli 2 mesi e la Piazza d’Armi è stata eletta tra i LUOGHI DEL CUORE dei milanesi pertanto in data 21 marzo 2018 il FAI ha presentato una richiesta di apposizione di dichiarazione di interesse paesaggistico sull’area, ai sensi della legge 42 del 2004 – “Codice dei beni ambientali e culturali”.

La domanda è stata inviata alla Soprintendenza belle arti e paesaggio di Milano, al Segretariato Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e per conoscenza alla Commissione Regionale per i beni paesaggistici e al Comune di Milano.

Nella richiesta si sottolinea:

– il “notevole interesse pubblico per gli aspetti di memoria storica, di valore estetico, tradizionale e visivo/paesaggistico e per peculiarità panoramiche in ambito urbano” (in riferimento all’art. 136 del Codice).

– l’espressione di “identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e della loro interrelazioni”.

Sono elementi che evidentemente meritano tutela, anche in riferimento alla Convenzione Europea sul Paesaggio. Si chiede inoltre che “gli Enti preposti all’esercizio delle pubbliche funzioni, intervengano sul territorio con principi di utilizzo e di salvaguardia al fine di realizzare nuovi valori paesaggistici rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità” (come previsto al punto 6 dell’art. 131).

Oltre a questa istanza- che rinnova quella già depositata dalla nostra associazione nel 2015 e le osservazioni e suggerimenti al PGT- sono stati presentati:

– il documento: “Osservazioni per l’inserimento dell’area della piazza d’armi nella RER (Rete-ecologica-regionale)- dicembre 2017;

-“Dichiarazione di notevole interesse pubblico e paesaggistico” (Procedura prevista dalla normativa vigente – Art.136 e succ., D. Legis. n. 42 del 22 gennaio 2004 – CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO) Maggio 2018, a cura dell’Osservatorio per il Paesaggio Monte Stella Milano.

-La Società Erpetologica Italiana(SHI) invia ‘diffida a procedere’ ad Aprile 2018 segnalando le aree umide presenti

-sono stati rinnovati i rilievi (la Società Erpetologica monitora queste aree già dagli anni ’80) e avviata richiesta ARE (area di rilevanza erpetologia) giugno 2008;

L’insieme delle procedure sta a testimoniare che le istanze presentate sono tutte coerenti con gli strumenti legislativi in vigore, essendoci perfetta corrispondenza con i vari parametri di tutela, conservazione e incremento del valore d’habitat promossi dalle leggi menzionate.

È all’interno di questo sistema di regole che ci stiamo muovendo: basterebbe semplicemente applicarle per innescare i cambiamenti necessari.

Licia Martelli

Architetto – Associazione Parco Piazza d’Armi Le Giardiniere
www.legiardinieremilano.it; legiardinieremilano@gmail.com


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