31 maggio 2017
Scrive Alessandra Tami sulla riapertura dei Navigli – Ho votato Sala sperando che ci si ricredesse sulla riapertura dei Navigli. Non so se qualcuno ha visto o ha capito perché i Navigli sono stati chiusi nel 1930: scorrevano vicino all’ospedale, puzzavano oltre a portare malattie! Ora c’e’ la Darsena e si tratta di mantenerla vivibile e pulita!
Quelle risorse possono essere investite meglio in mezzi pubblici efficienti, per rendere l’aria di Milano più respirabile, in asili nidi, per dare concreto aiuto al recupero della natalità, per risanare le nostre periferie. Mi sembrano interventi più urgenti e utili. Se il Sindaco mantiene questo progetto, io che l’ho votato turandomi il naso su questa ipotesi, non lo voterò più, anche se non votarlo mi dispiacerebbe. Per favore non riaprite i Navigli!
Scrive Maria Vittoria Cernigliaro sulla riapertura dei Navigli – Solo qualche osservazione in merito all’articolo di Antonello Boatti e Marco Prusicki. Devo dire che tra i sogni del Sindaco Sala, che ho votato, mi lasciava perplesso proprio quello relativo alla riapertura della Cerchia dei Navigli, e per svariati motivi: (1) lo spettacolo spesso indegno dei Navigli e della Darsena pieni di rifiuti mi fa fondatamente temere qualcosa di simile per la Cerchia, finché non si sono rieducati gli abitanti è difficile sperare in qualcosa di meglio; (2) acqua in Lombardia vuol dire insetti di ogni genere, a meno di riempire tutto di rane gracidanti e di pipistrelli; (3) francamente penso che ci sia molta carne al fuoco (scali ferroviari, ex area Expo) per investire su un progetto del genere, meglio occuparsi del miglioramento dello stato generale della città (marciapiedi, buche, giardini per i bambini trascurati, piste ciclabili, etc.); (4) a mio avviso, quindi, è meglio che il sogno resti tale per evitare un brusco risveglio.