20 febbraio 2024

CULTURA – STADIO MEAZZA – URBANISTICA E PM

lettera del 28.02.2024


lettera arcip

Care lettrici e cari lettori, a molti di voi non sarà sfuggito che uomini politici od opinionisti mentre vengono interpellati su problemi che – spesso apparentemente – conoscono, quando l’intervistatore pone la fatale domanda: ” …allora che facciamo?”, la risposta in genere è questa “si tratta di un problema culturale”.

Come dire:”non ne ho la più pallida idea ma cerco di uscire dall’angolo”.

Ma che idea si sono fatti della cultura? Cosa intendono per cultura? Una sorta di panacea di tutti i mali che ci assolve dall’andare oltre in un territorio che non conosciamo?

Cultura:”L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire lo spirito, a sviluppare o migliorare le facoltà individuali, specialmente la capacità di giudizio.”. Questo è quello che ci dice il dizionario Treccani.

Non per caso ho sottolineato capacità di giudizio: la capacità di giudizio è una caratteristica delle persone di formarsi un’opinione personale. I cittadini ma soprattutto soprattutto i politici devono, o dovrebbero, avere questa dote: i primi, ad esempio, per votare, i secondi per governare in un periodo di forti cambiamenti politici e sociali.

Dunque a che punto stiamo come livello culturale in Italia?

Scorrendo le statistiche sul livello culturale degli italiani, in particolare quelle concernenti la classe politica, si viene presi dallo sconforto: le classifiche ci vedono quasi sempre sotto la media o addirittura agli ultimi posti.

Chi dobbiamo mettere sul banco degli imputati? La risposta che per prima verrebbe riguarda l’investimento che lo Stato fa per istruire i propri cittadini, ma il dato OCSE parla di qualcosa che merita attenzione perché ci dice (dati del 2021) che in Italia, la spesa pubblica per istruzione rappresenta il 4,1% del Pil, a fronte di una media Ue del 4,9%.

Eppure secondo una classifica sempre dell’OCSE, attualmente l’Italia è al 36° posto su 57 Paesi come livello qualitativo delle sue istituzioni scolastiche e la preparazione dei nostri giovani sembra essere peggiore di quella ricevuta in molte nazioni del cosiddetto “secondo mondo” (che difatti, ci stanno superando in molti campi).

Cosa è successo, perché spendiamo tanto e abbiamo risultati così scarsi?

Le ragioni sono moltissime ma soprattutto è cambiato il rapporto triangolare insegnanti – genitori – studenti, rapporto che è andato progressivamente in crisi fino a sfociare in episodi di violenza da parte di genitori e allievi contro gli insegnanti: in ogni ambito – vedi la sanità – i cittadini tendono a farsi giustizia da sé quando ritengono di non aver avuto dallo Stato quello che volevano, sfogandosi contro chi materialmente eroga le prestazioni.

Qui anche a me verrebbe da dire “si tratta di un problema di cultura”, perché non ho soluzioni da proporre, forse solo qualche consiglio: cominciamo davvero dalla scuola.

Ci potrebbe essere un tentativo approfittando del PNRR ma ho qualche perplessità sull’obbiettivo indicato dallo stesso: investire 1,1 miliardi di euro per l’insegnamento delle materie STEM e delle lingue. STEM è l’abbreviazione di Science (scienza), Technology (tecnologia), Engineering (ingegneria) e Mathematics (matematica).

Secondo il PNRR queste quattro discipline rappresentano settori fondamentali che si intersecano tra loro, promuovendo una comprensione approfondita del mondo che ci circonda e stimolando l’innovazione tecnologica.

Non vedo come soltanto attraverso queste quattro discipline si arrivi ad una comprensione approfondita del mondo che ci circonda. Per arrivare dove si vorrebbe ci vuole ben altro e questa scelta sembra dettata solo ad aumentare le conoscenze che rendano l’uomo una “macchina produttiva” più efficiente.

Queste visioni non mi appartengono.

STADIO MEAZZA

Sembra di esser tornati indietro almeno di un paio d’anni. Il Sindaco incontra i rappresentanti delle squadre di calcio, compare un nuovo personaggio, Webuild, una impresa di costruzioni di proprietà per il 44,99% di Salini Costruttori S.p.A. e per il 18,86% di Cassa depositi e prestiti.

Ci risiamo con gli opachi intrecci di interessi tra pubblico e privato. Che ci fa Cassa Depositi e Prestiti, una società detenuta per l’83% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e che gestisce il risparmio postale? Si mette a sostenere le squadre di calcio o gli interessi dei proprietari delle stesse?

I predatori dei beni pubblici milanesi non si danno pace e trovano nel Sindaco il migliore alleato e gli intrecci di interessi si fanno sempre più complessi.

Webuild si è fatta avanti sua sponte annusando un’operazione interessante o qualcuno l’ha invitata per avere un partner che desse credibilità all’operazione Stadio Meazza?

Abbiamo di nuovo a che fare con boiardi di Stato, ex boiardi, faccendieri. Il fantasma di Licio Gelli qualcuno l’ha già visto in giro?

URBANISTICA E PM

Dalle notizie di stampa si viene a sapere che ” l’attività amministrativa verrà temporaneamente orientata tenendo conto delle indicazioni desumibili dallo stesso decreto del gip”. Dall’ urbanistica contrattata dei tempi di Ligresti e delle “aree d’oro” siamo arrivati “all’urbanistica controllata”: dai PM.

Abbiamo già visto di tutto o ci manca qualcosa?

Alla prossima

Luca Beltrami Gadola

NB: I commenti vanno indirizzati a redazione@arcipelagomilano.org



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


  1. Andrea Vitali"l'attività amministrativa verrà temporaneamente orientata tenendo conto delle indicazioni desumibili dallo stesso decreto del gip": sì, peccato che il decreto del GIP sia coperto da segreto istruttorio e quindi non si può leggere. Quindi bisogna seguire delle indicazioni che non si possono conoscere, e questa davvero non si era mai sentita (o forse sì: c'erano le circolari interne, riservate ai soli funzionari, o i pareri segreti dell'avvocatura... robe da terzo mondo)
    28 febbraio 2024 • 08:44Rispondi
  2. Chiara VogliattoMi sembra che in realtà la magistratura si sia limitata a richiamare alcuni principi dell' urbanistica, come sede dove operare la sintesi dei molteplici interessi afferenti a un ambito territoriale; ricordando poi che ogni insediamento umano è costituito da un elemento primario (abitazioni, uffici, negozi, ecc) e uno secondario di servizio (opere pubbliche, parchi, strade, ecc) che deve essere proporzionato all'insediamento primario e al numero di persone insediate su un determinato territorio. Cosa che invece il nostro sciagurato PGT si è dimenticato di fare.
    28 febbraio 2024 • 09:45Rispondi
  3. Gregorio PraderioNon sono tanto d'accordo con l'idea che la matematica serva "solo ad aumentare le conoscenze che rendano l’uomo una “macchina produttiva” più efficiente". Ci sono formule, come la famosissima l'identità di Eulero (ovvero [e elevato alla iπ] + 1 = 0, che pone in relazione tre numeri irrazionali, fra cui il limite della successione e il numero immaginario, con il numero più semplice della matematica) che mi sembra abbiano una loro intrinseca eleganza e direi un'astratta bellezza, a prescindere dalle loro applicazioni pratiche.
    29 febbraio 2024 • 11:28Rispondi
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Sullo stesso tema


5 dicembre 2023

FERROVIE NORD MILANO: “APPROPRIAZIONE URBANA”

Luca Beltrami Gadola



16 maggio 2023

NE SAREBBE BASTATA UNA SOLA, INVECE SONO DUE

Luca Beltrami Gadola


Ultimi commenti