21 luglio 2020

L’ESTATE CALDA DEI POTERI FORTI

I tempi dell’oggi


Gentili lettrici e gentili lettori, l’anno scorso nel periodo estivo, da fine luglio a metà settembre, avevamo smesso di aggiornare ArcipelagoMilano per goderci un po’ di vacanza. Quest’anno l’estate è molto diversa, è l’estate del dopo Covid. Continueremo dunque gli aggiornamenti ma in forma molto ridotta: l’editoriale ed eventuali articoli che ci arrivassero. Gli amici che intendano scrivere, magari d’impulso, dunque lo facciano e saranno benvenuti e pubblicati.

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editoriale

Veniamo all’estate calda dei poteri forti. Che sia calda non c’è dubbio come dimostra la vicenda UBI Banca e, tanto per dirne una, le nuove strategie di Amazon. Tutti stanno prendendo le misure dei propri concorrenti, tutti sono alla ricerca di nuove nicchie per fare profitti. Alla faccia di chi diceva “non cambierà nulla”. Mafie e camorra in prima fila.

Chiudendo il mio editoriale della settimana scorsa tra gli attori che condizionano la “visione” che la classe politica ha della città, ho detto che ci sono i poteri forti.

Ma cosa e chi sono i poteri forti. Una volta, quando ero giovane, se a Milano si parlava di poteri forti, il pensiero correva subito a Mediobanca quella di Enrico Cuccia, il cosiddetto “salotto buono” della finanza italiana. Cuccia fu il grande mediatore dei conflitti tra imprenditori e soprattutto li protesse da scalate ostili. Nelle sale ovattate di Mediobanca, nel palazzo che oggi si affaccia su Piazzetta Cuccia, così chiamata in onore suo dal 2000, si svolsero scontri feroci. Da molto tempo il ruolo di Mediobanca si è ridisegnato e ridimensionato: oggi è solo ”uno” dei poteri forti.

Il grande salto dei poteri forti è avvenuto con la globalizzazione dell’economia, con la moltiplicazione delle grandi multinazionali e con la nascita di strutture sempre più importanti come le agenzie di rating che con le loro valutazioni possono determinare terremoti politici e finanziari e, soprattutto in Italia, valutare la solvibilità di un Paese e dunque condizionare i tassi di interesse sul debito pubblico.

A Milano come la mettiamo? L’effetto dei poteri forti si vede soprattutto in campo urbanistico, sia con l’influenza diretta d’investitori italiani e stranieri sul mercato immobiliare, sia indiretta insediando in città sedi di grandi gruppi e di grandi aziende multinazionali a cominciare dalle banche per finire con le assicurazioni.

L’atteggiamento dell’attuale Giunta e Sindaco è di subalternità a questi interessi e le ragioni di questa subalternità sono molte a cominciare dalla cosiddetta “visione” che non c’è ufficialmente in un documento politico chiaro ma sotto traccia sì, e forse inconfessabile. Se ci fosse un documento ufficiale ci potrebbe esser un confronto ma è proprio quello che forse non si vuole.

Il rapporto tra la “sinistra” e il denaro è sempre stato molto ambiguo e sostanzialmente succube del “fascino” della ricchezza, dei suoi simboli e del suo mondo: i salotti più o meno intellettuali, le vacanze di lusso sulle barche e nelle case di ricchi, i resort, i grandi alberghi.

Mi direte: che male c’è? Nessun male salvo, immagino, un certo imbarazzo quando si parli di giustizia sociale, di aumento delle disparità tra ricchi e poveri, di eccesso di ricchezza concentrata in poche mani, una vecchia storia: “gauche caviar” e i suoi dilemmi.

Detto questo, la domanda vera è: la Giunta di Milano rispetto ai poteri forti è di sinistra? Potrebbe la prossima essere più di sinistra. Può nascere a Milano qualcosa che somigli a un raggruppamento “verde” nella versione europea in grado di sparigliare i giochi? Il prossimo giugno si va alle urne.

Luca Beltrami Gadola



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  1. Luciana B.Mala tempora currunt..... e i verdi milanesi non mi sembrano all'altezza, purtroppo.
    22 luglio 2020 • 08:30Rispondi
  2. STEFANO COZZAGLIOLa giunta di Milano dice di essere di sinistra , ma in realtà si allea con chi offre di più . Non ci sono veri politici , solo personaggi disposti a servire i più ricchi a discapito dei cittadini . Il resto sono solo parole .
    22 luglio 2020 • 10:08Rispondi
  3. Giancarlo LizzeriLuca, te l'ho detto in privato e stavolta te lo dico in pubblico. Non ho memoria (colpa mia?) di un tuo editoriale che si sia complimentato con qualcosa di ben fatto a Milano, o che citi comunque qualcosa di ben fatto. Servirebbe per far capire in concreto quello che speri e desideri per la città. Se vuoi essere convincente, qualcosa di questo tipo devi qualche volta dirlo. Sempre in privato, mi hai detto più volte "per fortuna c'è Sala e la sua giunta". Non so se temi anche tu che l'alternativa concreta non sia una giunta più a sinistra colorita di un verde "europeo" ma una giunta di destra con capofila un fantoccio di Salvini. Questa volta te la prendi con i poteri forti. Mi vien da dire che se Milano ha una giunta che sa anche trattare con i poteri forti forse non è un male. Lo dico avendo in mente come Ligresti fu il grande flirt della politica urbanistica nel decennio delle giunte rosse di Milano (asse PCI-PSI) presiedute da Tognoli. Le Giunte di Sinistra gli concessero ben oltre la maggioranza delle nuove cubature approvate in quei due mandati. Eppure Ligresti non era un potere forte. Cuccia, che lo era, gli aveva concesso solo il 5% di Mediobanca.
    22 luglio 2020 • 11:35Rispondi
    • Luca Beltrami GadolaCaro Giancarlo, te l'ho detto anche io in privato e te lo ripeto in pubblico: il ruolo di ArcipelagoMilano è un ruolo tipico del giornalismo che morde al polpaccio il "Potere" ovunque esso sia. Ti accodi anche tu alla schiera delle persone che mi dicono: "possibile che non ti vada mai bene nulla?" e alle quali do la stessa risposta che do ora a te. Per criticare una persona o un ente non è necessario accreditarsi prima parlandone bene. Scherziamo? Quanto a poteri forti: Milano ha una giunta che non tratta coi poteri forti ma si adegua senza se e senza ma. Il paragone con Ligresti non calza: Ligresti comprava e pagava in contanti. Oggi il meccanismo dello scambio è ben più complesso. Te lo devo raccontare io?
      24 luglio 2020 • 18:17
  4. Clara ManticaEmerge in questo periodo ciò che è. Milano povera città che amo vittima della foga di quelli, sindaco in testa, che ad ogni occasione parlavano di internazionalita' come se fosse di per sé un modello salvifico. E così nessun appoggio a quel patrimonio di persone e piccole imprese che ne facevano il sapore e la bellezza e suoni di tromba per chi costruiva grattacieli svuotando strade e quartieri e riempiva di marchi usa e getta il centro storico. Per me essere di sinistra è proprio un' altra cosa. Che Milano così conciata non fosse un modello per l Italia l avevo capito da tempo....ma adesso è struggente per non dire disperante. Denudata dalla "forza" da brand multinazionale che le hanno vestito addosso a partire dal l expo. Consiglio passeggiate a piedi in centro, meglio in due per farsi coraggio. Speriamo in un nuovo corso in cui noi tutte e tutti ricominceremo a dialogare e creare molte comunità virtuose che diano ossigeno alla città. Auguri Milano!
    22 luglio 2020 • 16:03Rispondi
  5. Danilo PasquiniCaro LBG siamo sempre assistendo a rappresentazioni da Commedia dell'Arte. Nella tua breve nota di "richiamo all'ordine" ritrovo antiche amaritudini politiche storie note, un vissuto che alla gente come chi ti scrive risuonano come echi di una infinita "Patetica" mai terminata che si riproduce se se stessa che vuole ammaliare quasi fata o strega un uditorio sempre - mi sembra e vorrei ancora questa sera sbagliarmi - più distratto insensibile opaco, mare cullante solo illusorie fughe in facili non sogni ma solo istanti vuoti di SENSO. Vengo dal secolo scorso durante il quale siamo passati da un popolo sottomesso ma come cenere tiepida sotto la quale cova il fuoco che poi arrivò forte del cui mostrarsi godemmo lavoro studio arte politica in un clima nel quale l 'UOMO non solo parlava ma sapeva unirsi chiedere volere proporre costruire ad una politica aperta e attenta, pur con momenti non fausti dei quali pagò ad un certo momento un conto venuto da lontano - non un tempo lontano - -ma da interessi presenti non più nelle nostre città, nel nostro piccolo paese nemmeno dalla nuova speranza EUROPA - interessi che sappiamo essere esterni o esteri e pertanto pericolosi ed inquinanti. Inquinanti come l'alcool e le armi dati ai pellerossa dai coloni invasori. Non eravamo - malgrado i presupposti della pace "mondiale" del 1945 noti - ancora completamente COLONIZZATI. Per tornare alle tue note dolenti ricordo che questo fu per qualche tempo un orgoglio milanese. Ed oggi ma da almeno 30 anni assistiamo ad una progressiva e nemmeno troppo lenta invasione e colonizzazione che sta riducendo il nostro essere ad un PRATO più o meno libero - ma da liberare comunque - nel quale esercitare POTERE ECONOMICO POLITICO ed in un certo qual modo anche CULTURALE sempre in nome della nuova misura della colonizzazione: Il caso di Milano è limpidp ed in questa "luce" viviamo la questione dello stadio di San Siro. Questione che si tenta di far passare come una sporta di "amarcord" minore perchè cittadino e in tal modo coprire quanto la prepotenza dei poteri forti non solo distrugge una comunità e i suoi beni ma sta inquinando la politica, non solo locale ma anche milanese. Ricordo solo che il Signor Sindaco ha scritto alla UE di aiutare le 40 città di cui è un portavoce per farle diventare ESEMPI DI COITTA' VERDI con grandi forestazioni urbane. Ma l'area del piazzale dello sport E' COMUNALE, quindi atta per una nuova forestazione urbana a completare quel quadrante NO della città e dell'Area Metropolitana? Invece pare, a tutt'oggi che non sia così anche se arriveranno i soldini della UE. Ti prego LBG non chiudiamo anche se è estate Arcipelago Milano perchè come ben sai e come abbiamo imparato fin dal secolo scorso i GOLPE URABISTICI si fanno in estate ed in agosto more solito. Grazie, ma non vorrei che queste mie parole su carta virtuale restassero virtuali nel loro significato. A presto. DP
    22 luglio 2020 • 19:40Rispondi
  6. renato garoffoloOggi pomeriggio sono passato in bici da Via Marsala e da Via Borsieri ci sono i tavolini dei vari locali che occupano due terzi delle sedi stradali. Sala il sindaco, qualche giorno fa intervistato a RP, tra le altre cose, ha detto : "quando sono stato eletto sindaco ho visto una "finestra", e ho pensato che gli studenti stranieri e il turismo avrebbero potuto fare bene alla città". Adesso ci sono i TAVOLINI (quasi vuoti), in mezzo alle strade, io spero non abbia visto un altra "finestra". Per quanto riguarda la giunta la definirei "liquida" e amante del calcestruzzo.(potete notare le varie dichiarazioni dei redditi, sono pubbliche) I verdi di Milano non commento.
    22 luglio 2020 • 21:42Rispondi
  7. Danilo Pasquini... e a proposito dell'orgoglio milanese che dire di come si lascia andare un grande lavoro come la M4 dal momento che vediamo apparire un cedimento sotterraneo con voragine più o meno grave perchè prossima a edifici preesistenti e di una certa volumetria, quindi pesanti? E perchè non si sapeva che lungo il percorso (ma la parte lungo la cerchia dei navigli, lungo la quale si vuol far sopra passare un'acqua navigabile, era stato controllato e aveva goduto di quanto le leggi ma soprattutto il buonsenso chiedono ed insegnano) e che non si poteva sotto terra trovare dell'ACQUA - rogge torrenti piccoli corsi d'acqua un ramo della Vepra p.e. tombinati o una falda acquifera superficiale - o reperti della città romana (area tra S, Ambrogio e S. Lorenzo in particolare) di cui nessuno parla.? Nemmeno la Sopraintendenza ai BB.CC.AA. tanto solerta nel dichiarare lo Stadio storico San Siro (OPE LEGIS ha più di 50 anni quindi soggetto a vincolo architettonico) che si può rompere affettare magari distruggere con una mastrubazione di parole rendering " danèe sold e palanche, dollari e altre carte monete abbastanza vuote"che confondono e inquinano quel "buon governo" che il "milanesato" ha diritto di avere? Milano non può diventare copia sia pure aggiornata dell'EXPO 15 : i due casi sono ben diversi , hanno funzioni contrapposta: Milano città metropolitana viene da lontano con storia più che millenaria, non è una esposizione di piramidi spurie e vuote , mentre l'EXPO 15 è stata un evento fine a se stesso(?!) oppure un aratro che a tracciato e reso profondo il solco? - citazione monca perchè sembra che manchi la spada! - chi potrà rispondere a queste domande? Speriamo in un risveglio del SENSO di governo di una città-metropoli : non c'è solo il cemento ma anche persone.
    24 luglio 2020 • 19:36Rispondi
  8. DanieleNemmeno la grandissima confusione generata dalle incertezze del Cvid, questo sconosciuto, ha fermato le mani voraci di chi vede l'affare ad ogni angolo, ora ancora un pezzo di giorni e giorni di notizie garantite, da quando Paperoni sono entrati nella Farmacia, hanno trasformato la malattia in opportunità, i giornali si riempiono di notizie, per qualche copia in più, e le notizie che esprimano verità e futuro, passano in secondo piano, nella felicità di chi stà al potere, che da incapace fà quel che gli pare, e nessuno dice e allerta che Ottobre potrebbe anche trasformarsi in una tragedia.
    26 luglio 2020 • 00:15Rispondi
  9. Fiorello CortianaHai ragione Luca, non dobbiamo smettere di provarci comunque. Solo una soggettività politica effettivamente partecipata può esprimere una visione esplicita della Milano Città Metropolitana. Solo la partecipazione informata al processo deliberativo può alimentare una opinione pubblica avvertita, quindi esigente, che indirizzi la politica pubblica riferendosi agli interessi generali di queste e delle future generazioni.
    26 luglio 2020 • 17:22Rispondi
  10. Danilo Pasquinie il bisogno di tante piante di aria pulita di coerenza di sensibilità di capacità di ascolto e di dialogo non solo con uno ma con molti - la maggioranza - quindi tutti e di non deludere di essere l'amministratore - Sindaco di tutta la città di proporre un futuro anche utopistico al di là di presenti pressioni per certo solo momentanee e pertanto effimere ...
    28 luglio 2020 • 18:13Rispondi
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