29 gennaio 2020

“IL POPOLO CONTRO IL POPOLO”: DOPO LA BREXIT

Antonello Guerrera racconta le possibili conseguenze


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Un divorzio annunciato che si è concluso con un ammaina bandiera che si leggerà sui libri di storia. Alla mezzanotte del 31 gennaio 2020, ora di Bruxelles, la Gran Bretagna è uscita dall’Unione Europea dopo 47 anni di partecipazione. La rappresentanza comunitaria di Smith Square, a pochi isolati da Westminster, ha ammainato la Union Jack, che sventola sull’edificio insieme alla bandiera europea. L’Unione Europea e il Regno Unito hanno negoziato un accordo di recesso che prevede un periodo di transizione, a partire del 1 febbraio fino al 31 dicembre 2020. Fatto salvo un prolungamento di un massimo di due anni che l’intesa di divorzio stabilisce debba essere deciso dalle parti entro il 1° di luglio. 

Da un punto di vista politico, il cambiamento è netto. Dal 1° febbraio i ministri della Gran Bretagna non parteciperanno più alle riunioni ministeriali, i deputati dovranno lasciare il Parlamento Europeo, gli esperti e i diplomatici non potranno più prendere parte agli innumerevoli comitati della macchina comunitaria.

Antonello Guerrera, corrispondente di Repubblica da Londra e giornalista parlamentare a Westminster, ha scritto un libro, “Il popolo contro il popolo: perché dopo la Brexit l’Europa e la democrazia non saranno più le stesse” (Rizzoli, pp 240, euro 18,00), che rappresenta un viaggio unico nella Brexit. Un libro che analizza cause e possibili conseguenze di quello che è stato definito un vero e proprio azzardo e che mette in crisi le scelte delle più alte istituzioni europee.

È storia nota: il 21 febbraio 2016 Boris Johnson annunciava che avrebbe fatto campagna per il Leave al referendum sulla Brexit. Non tutti sanno, però, che fino a poche ore prima il futuro premier britannico, tra i più accesi sostenitori della linea dura, non aveva ancora deciso con chi schierarsi: per il suo commento settimanale sul Daily Telegraph aveva preparato due articoli con posizioni opposte, decidendo all’ultimo di scartare il pezzo di appoggio al Remain.

È solo una delle tante ambiguità che si celano dietro un evento epocale: il travagliato percorso verso l’uscita del Regno Unito dall’Unione. Quanti e quali danni causerà? Quanto sarà contagioso? Domande cui risponde Antonello Guerrera, proponendoci una storia della Brexit – dai sintomi iniziali, ignorati dalla classe politica, al caos totale delle fasi finali – narrata attraverso i suoi protagonisti e con l’ausilio di contenuti, interviste e retroscena esclusivi.

Il risultato è un volume che analizza le cause e le possibili conseguenze di questo smottamento nel cuore dell’Occidente. Con un occhio di riguardo alla lezione che noi italiani possiamo trarre da un simile, gigantesco azzardo storico. Perché, stando agli ultimi rilevamenti, italiani e britannici condividono le posizioni più scettiche sulle istituzioni di Bruxelles. E, in fondo, quanto successo in Gran Bretagna è solo una delle tante manifestazioni del vento sovranista e autoritarista che scuote il mondo intero, facendo leva sulla promessa di abbattere le élite al potere e porre fine alle sofferenze del popolo. Ecco allora che la Brexit si rivela anche un’ottima occasione per riflettere sulla nostra situazione, su quanto siamo vicini a compiere gli stessi errori, e su cosa ci sia da imparare da ciò che accade oltre la Manica.

Cristina Bellon



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