9 aprile 2024

QUEL CHE RIMANE DEL GLICINE DI BAIAMONTI

La distruzione dell’area verde che smentisce la narrazione del Comune


2023-03-28 GLICINE RIDL’assessora al verde del Comune di Milano, Elena Grandi, continua a sostenere che il glicine di Baiamonti è salvo ma soprattutto salvato da lei. Quanto accaduto in Baiamonti non rispecchia quanto sostenuto dall’assessorato al verde.

Il Comitato Baiamonti Verde Comune (BVC) da anni difende quell’area verde e da sempre ha chiesto di preservarla dal cemento. Una richiesta di preservare il giardino di Baiamonti di 2.281 mq restituendola alla collettività come area verde e spazio di aggregazione sociale e di benessere con accesso libero a tutti. Il Comitato BVC da sempre si è impegnato nelle parole e nei fatti a custodire l’area nella sua bellezza e curandola per evitare che si trasformasse in un’area abbandonata. Un impegno dedicato alla partecipazione, alla cura di spazi pubblici e alla realizzazione di eventi  gratuiti a beneficio dell’intera comunità.

AREA girardino 0

Da giugno 2023 il comitato BVC ha chiesto un incontro con l’assessorato al verde mai concesso. Il comitato ha richiesto da giugno 2023 il rispetto del periodo di tutela del verde e dell’avifauna previsto dai due regolamenti del Comune di Milano (tutela del verde e tutela degli animali) dal 1 marzo al 30 settembre. Regolamenti sempre disattesi, come successo in Baiamonti e non solo, chi da anni lotta per tutelare quel poco suolo rimasto a Milano lo sa molto bene.

AREA giardino

Il destino del glicine è segnato fin dall’inizio: scomparire per sempre insieme a tutti gli altri alberi. Le fondamenta della piramide, attualmente in corso di costruzione, distruggeranno le radici del glicine e distruggere le radici significa far morire il glicine.

Questa è la tutela? Questo è far partecipare i cittadini? Questo corrisponde ad accogliere le istanze dei cittadini? Il suolo pubblico è un bene comune da tutelare e preservare e Baiamonti doveva rimanere il piccolo e prezioso Bird Garden che era. Luogo di pace e tranquillità di cui poter godere come collettività.

L’assessora Elena Grandi non è mai venuta in Baiamonti nonostante gli innumerevoli inviti. Ha sempre risposto con i suoi comunicati stampa e alle nostre sollecitazioni ha sempre risposto “i nidi sono vuoti” senza mai fornire i criteri di ricerca dei nidi. Baiamonti era piena di nidi. Oggi ancora risponde dicendo che il progetto per la realizzazione del Museo Nazionale della Resistenza è del ministero della cultura e quindi non si può più fare niente. Come mai il Comune di Milano ha individuato proprio e solo Baiamonti per realizzare il Museo Nazionale della Resistenza?

AREA giardino 2

Migliaia di cittadini e cittadine hanno chiesto di salvare il glicine ma anche tutta l’area. Piccolo prezioso scrigno di biodiversità e spazio di proprietà della collettività. La partecipazione è dovuta e prevista dal diritto amministrativo: governance orizzontale. Forse siamo noi ad avere una strana idea di tutela (e di utilizzo) degli spazi pubblici e del poco verde rimasto a Milano. Nella realtà la piramide in Baiamonti è stata aumentata e non diminuita.

Questa è la modifica fatta al progetto in corso di realizzazione. Gli alberi sono stati considerati nel progetto un problema per la costruzione della piramide e non un valore importante da salvaguardare. Alberi di 70 anni non possono sparire in questo modo. E nemmeno tutta l’area verde e nemmeno tutta la flora e fauna. “Vendere” la depavimentazione come un grande successo senza prendere seriamente in considerazione la preziosità del suolo è un inganno. Il suolo è una risorsa estremamente fragile e non rinnovabile, mediamente viene considerato un tempo di 500 anni per produrre 2,5 centimetri di suolo. Una volta distrutto, è perduto. La depavimentazione non restituisce suolo ma soltanto terreno permeabile (forse) e sicuramente non un terreno per poterci piantare qualcosa.

Biodiversita e Glicine

Allora perché non tutelare l’area verde di Baiamonti? Alla fine del progetto di mq 2.28 di habitat rimarranno soltanto 461 mq a verde e 1820 mq saranno coperti dal cemento. Le promesse devono diventare azioni concrete. Quello che è successo in Baiamonti non deve accadere mai più. Sono troppi anni che le belle parole e promesse sono diventate una narrazione bellissima. Ma la realtà è un’altra ed è ben visibile andando vedere quello che rimane del maestoso glicine: a breve scomparirà definitivamente perché le fondamenta della piramide hanno bisogno dello spazio delle radici del glicine.

stato glicine 05/04/2024

stato glicine 05/04/2024

Considerare una vittoria un povero glicine che riesce a fare qualche fiore perché resistente per sua natura è desolante.

 

Monica Negri

COMITATO Baiamonti Verde Comune

 

 



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  1. AdaI comitati vengono mal sopportati da questa amministrazione.Il verde e gli alberi sono un argomento di distrazione ma quelli che si piantano davvero sono i grattacieli .Alti invadenti che rubano suolo e cielo in nome del valore immobiliare di questa citta'.Per piantare alberi si chiedono soldi ai cittadini ...il "verde comunale" e' penoso e mal tenuto.La sede del museo della resistenza e'stato un alibi per costruire l'ennesimo edificio firmato .I cittadini non contano nulla ,contano i soldi e le mazzette.
    10 aprile 2024 • 10:10Rispondi
  2. Andrea GiorcelliParla di suolo di città alterato e rimaneggiato nei secoli in tutti i modi come se fosse naturale e intatto; quando si realizza un'area verde, come quella, che è artificiale perché piantata dall'uomo, semplicemente si porta terreno di coltivo, non si aspettano 500 anni perché si formi naturalmente...
    10 aprile 2024 • 12:33Rispondi
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