17 ottobre 2019

BRAVE RAGAZZE

Una pellicola al femminile


BragaRegia di Michela Andreozzi
Con Ambra Angiolini, Serena Rossi, Ilenia Pastorelli, Silvia D’amico, Luca Argentero…
Genere: commedia
Produzione: Italia, Spagna 2019
Durata: 104 minuti

Lasciamo lo spazio all’immaginazione. Cosa potrebbero fare quattro donne in una banca, trasvestite da uomo, armate di pistole e di bigodini? Brave ragazze è il nuovo film della regista e attrice Michela Andreozzi. Il cast stellare – e quasi tutto al femminile – è composto dalla meravigliosa Ambra Angiolini, da Serena Rossi che ricordiamo per l’indimenticabile interpretazione di Mia Martini, Ilenia Pastorelli e Silvia D’amico che non sono da meno.

Italia, Gaeta degli anni 80. Il film, ispirato ad una storia vera, ha come protagoniste quattro donne incredibili: Anna, disoccupata e con due figli, Chicca la più tosta, sua sorella Caterina che sogna un futuro migliore e Maria, devota, buona ma vittima di abusi. Apparentemente distanti le protagoniste hanno qualcosa in comune. Sono tutte vittime della società, abusate, sfruttate, malpagate, vessate e prevaricate da un mondo maschile. E se si dovessero arrabbiare, cosa succederebbe? Saranno in grado di tenere in mano un’arma e rapinare una banca?

Un importante contributo alla pellicola è sicuramente dato dall’interpretazione di Argentero nei panni del poliziotto Gianni Morandi. Non si può negare che, grazie alla complicità che l’attore ricrea con l’Angiolini, il film acquisisce un forte erotismo. La regista, attraverso le sue inquadrature imperfette, riesce a trasmetterlo. La forte passione tra i due personaggi rende questa pellicola sensoriale e vitale. Michela Andreozzi lascia uno sguardo al femminile all’interno della commedia, ricordandoci il movimento MeToo e facendoci riflettere su temi di attualità.

Non si può negare la grande trasformazione che il ruolo della donna ha subito dagli anni 80 ad oggi. Il paragone è lecito in questa pellicola. Basti pensare al maggior numero di opportunità, al maggior rilievo lavorativo e alla libertà di espressione che il sesso femminile ha conquistato. La nostra società è sicuramente in grado di accettare molte più decisioni individuali rispetto a quarant’anni fa, ma ci son ancora molti problemi che vengono esposti divinamente dalle nostre protagoniste. Il femminicidio, vissuto da Maria, oppure la difficoltà che affronta Anna nel cambiare ceto, l’indecisione sull’orientamento sessuale, interpretata da Ilenia, e Chicca, che vuole fuggire per studiare all’estero.

Alla domanda “vi è mai capitato di dovervi comportare da uomini per ottenere qualcosa?” la regista risponde: “Ci sono degli ambiti lavorativi molto maschili, la regia è un lavoro prettamente maschile. Quando ti occupi di ciò, la gentilezza del mio approccio, che è una cifra di comunicazione femminile e non una caratteristica, deve essere messa un po’ da parte. Sento la necessità di non mostrare la mia fragilità”.

Forse avremmo bisogno di più artisti come Michela Andreozzi che, facendoci divertire con una commedia, non smettono di indurci alla riflessione. Dal 10 ottobre Brave ragazze è al cinema!

Voto (da 1 a 10)? 8,8

Samuela Braga



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