26 settembre 2019
CHIARA FERRAGNI – UNPOSTED
La Ferragni si rivela
Regia di Elisa Amoruso
Con Chiara Ferragni e Fedez
Genere: documentario
Produzione: Italia, 2019
Durata: 85 minuti
Veniva proiettato nelle sale dei cinema il 17, il 18 e il 19 settembre scorso. Ha incassato più di un milione e mezzo di euro con 160.000 spettatori. Stiamo parlando del documentario di Chiara Ferragni. Dopo essere stato presentato al Festival del Cinema di Venezia, il film ha conquistato i cuori dei fans della giovane influencer, ma non quello dei critici.
Chiara Ferragni – Unposted “racconta tante sfumature, tanti lati di ciò che sono io. Racconta la mia vita personale, professionale e familiare” ci svela la protagonista. The blonde salad è il blog di moda, fondato nel 2009, da cui parte la scalata verso il successo. Dieci lunghi, ma brevi, anni di fama. La Chiara che traspare all’inizio del documentario era una ragazzina con tanti sogni nel cassetto, ma senza uno scopo preciso nella vita. Scalare una vetta non è facile e la Ferragni non smette di ricordarcelo. Spesso ripresa di nascosto dalla videocamera dalla mamma, ci fa sorridere e commuovere. “Ciò che mi faceva andare avanti era la consapevolezza che avrei fatto qualcosa di grande, anche se non sapevo cosa”. Ed ecco quindi la più grande differenza che traspare in questo documentario: la persona Chiara e il personaggio di Chiara Ferragni.
Forse molti fans sono usciti dalla sala versando qualche lacrima, ma la critica non ha esitato nel dare la sua opinione. Claudia Catalli scrive per GQ: “Il film è un’agiografia monocorde e monodimensionale in cui la sua figura viene esaltata in ogni modo e da più voci, senza contraddittorio, senza distacco critico, senza l’accenno di una qualsiasi ombra che sarebbe stata necessaria per vedere una Chiara più vicina, più vera, più umana”. Paolo Mereghetti scrive sul Corriere della Sera che “è propaganda”, Movieplayer afferma che si tratta di “una versione estesa (e montata con cura) della sua pagina Instagram” e, infine, Ilaria Ravarino di Leggo lo definisce “un lungo spot pubblicitario travestito da film”.
La regista, Elisa Amoruso, è una giovane esordiente che ha saputo imporsi agli occhi della Ferragni. C’è tanta stima tra le due, infatti, la protagonista ha mostrato molto interesse nell’aver lavorato insieme. Soprattutto “nell’aver visto la mia storia raccontata da un altro punto di vista”. “Quando abbiamo finito le riprese – afferma la Amoruso – la mia sensazione è stata un po’ come se mi mancasse la sua vitalità, la sua energia. Chiara non si è risparmiata, mi ha raccontato tantissime cose e mi ha dato ancora di più la sensazione di dover parteggiare per lei.”
Bisogna imparare a rialzarsi. Questo è il messaggio che the blonde salad ci suggerisce. Nonostante le numerose critiche, la piccola imprenditrice non si è fatta abbattere e ha continuato per la retta via.
Coloro che non hanno visto il documentario non si disperino! Chiara sembra aver annunciato un possibile ritorno del documentario nelle sale, nel frattempo lo si attende in tv e su Amazon.
Samuela Braga
Voto (da 1 a 10)? 9,5