23 maggio 2019

DOLOR Y GLORIA

Il viaggio di una vita


BragaRegia di Pedro Almodóvar
Con Penélope Cruz e Antonio Banderas
Genere: drammatico
Produzione: Spagna, 2019
Durata: 113 minuti

Presentato in concorso al recente Festival di Cannes, Almodóvar torna alla ribalta con Dolor y gloria. In competizione per la Palma d’oro e la Queer Palm, il film, vince il premio per miglior attore. Il regista, conosciuto per il film di successo Donne sull’orlo di una crisi di nervi, questa volta esplora la propria autobiografia offrendo al pubblico uno sguardo diverso, quasi più sereno.

Il celebre attore Antonio Banderas interpreta Salvador Mallo, alter ego del regista, il quale si immerge in tutte le sue esperienze di vita. Almodóvar, infatti, svela che “in tutti i posti dove il personaggio di Antonio è stato, ci sono stato anche io. La casa di Salvador è una copia della mia, ci sono i miei mobili, i miei quadri, tutto quello che nel film non ho vissuto potrei però averlo vissuto”. La storia è quella di un uomo alienato, in crisi, incapace di tornare a lavorare sul set perché stanco, provato e tormentato dal proprio decadimento fisico. Così, il regista Mallo, ormai in declino, ripercorre tutto il suo passato con grande nostalgia.

È chiaro il valore della pellicola. Catartico. Il produttore spiega che provare un “senso di smarrimento, creato da una crisi di ispirazione o anche dalla sensazione di non poter tornare sul set a causa di dolori fisici e della depressione, è la mia paura più grande. Convivo con questo fantasma. Sia io sia il personaggio viviamo il problema di credere di non poter vivere senza il cinema. Quando Salvador Mallo dice ‘il cinema mi ha salvato’ è esattamente quello che è successo a me”.

Dolor y gloria è un film di incontri e di fantasmi del passato: dall’infanzia in una provincia agricola, a uno dei suoi capolavori come regista, al primo grande amore e alla scoperta della sua omosessualità. Questa è una storia di maturità e di vita anche se non manca l’autoironia. È personale e sincero, ma soprattutto intimo. Nonostante ci sia la consapevolezza di aver avuto un passato celebre che non può essere rincorso, l’amore per il cinema sopravvive.

Il personaggio di Salvador afferma che il dolore è stata la sua migliore scuola. Ma per gli artisti vale ancora di più. “Tu, come regista o come attore, racconti storie della vita e il dolore è uno dei personaggi principali purtroppo – afferma Penélope Cruz- e penso che Pedro lo racconti con una verità che commuove molto”. L’attrice continua:” È stato un grande piacere interpretare la madre di Almodóvar perché lei era una donna speciale. Il momento che ho vissuto con lei mi ha dato la chiave per capire come interpretarla.”

Banderas invece riesce ad equilibrare controllo ed emotività, a conciliare opposti inconciliabili. “Quando ho avuto l’opportunità di lavorare con Pedro, l’ho fatto in maniera diversa, per capire esattamente cosa volesse e perché avesse chiamato me. Cominciando da zero e cercando di uccidere ‘Antonio’ abbiamo lavorato in una maniera mai realizzata prima d’ora. È stato un incontro tra i veri noi, non quelli che la vita ci ha creato intorno”.

Qualcuno potrebbe rimanere deluso perché abituato a immedesimarsi e sentirsi travolto dalle opere di Almodóvar. Ma questa pellicola va oltre. È una riflessione che porta a termine un processo di introspezione e che dobbiamo semplicemente apprezzare per la sua capacità di commuoverci e toccare le nostre corde profonde.

Samuela Braga

Voto (da 1 a 10)? 9,5



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Sullo stesso tema


15 maggio 2021

IL PRIMO CONCERTO DAL VIVO

Paolo Viola



15 aprile 2021

CHE NE SARÀ DELLA NOSTRA MUSICA?

Paolo Viola



19 marzo 2021

LE DONNE NELLA MUSICA CLASSICA

Paolo Viola



3 marzo 2021

UNA STORIA DI MUSICA

Paolo Viola



21 febbraio 2021

I NON-LUOGHI DEL CORONAVIRUS

Cristina Bellon



19 febbraio 2021

BACH E VACCHI A CONFRONTO

Paolo Viola


Ultimi commenti