15 luglio 2015

UN PARCO PER IL DOPO EXPO 2015


Un gruppo di affermati professionisti e qualificati esperti ha proposto da tempo un progetto per riutilizzare una parte dei padiglioni e delle infrastrutture approntati per l’Expo 2015 dando vita a un Parco tematico di tipo educativo. I parchi di divertimento hanno una lunga storia alle spalle e hanno assunto molte delle loro caratteristiche a partire dall’Ottocento. È in tale periodo infatti che si è definito il fondamentale modello del luna park. Walt Disney, a metà del Novecento, ha determinato però la nascita di un nuovo modello di parco, in quanto con la creazione in California del suo primo parco Disneyland ha introdotto l’idea innovativa della messa in scena di un tema. E negli ultimi anni il modello del parco tematico è andato sempre più diffondendosi nel mondo assumendo molteplici forme e ottenendo un notevole successo.

03codeluppi27FBAnche il parco che è stato proposto per sfruttare ciò che rimarrà dopo lo svolgimento dell’Expo 2015 appartiene alla categoria dei parchi tematici, ma possiede delle caratteristiche originali, soprattutto se messo a confronto con l’offerta di parchi esistente sul territorio italiano e nelle zone geografiche vicine.

Il tema proposto per questo progetto di parco è particolarmente in sintonia con i consumatori odierni, i quali sono sempre più preoccupati per il destino dell’ambiente e il futuro del Pianeta in cui vivono. Infatti, il tema principale che si intende sviluppare è l’ambiente naturale in tutte le sue diverse manifestazioni. Il che comporterà di dover affrontare dei problemi che sono di particolare attualità nelle società attuali, come le risorse alimentari, l’energia, lo sviluppo sostenibile, la salute umana, ecc. Non è un caso d’altronde che questi problemi siano considerati centrali anche all’interno dell’Expo 2015, che ha come tema primario il concetto “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Pertanto, anche dal punto di vista tematico, il parco tematico proposto potrebbe porsi in diretta continuità con l’esposizione universale che lo precede sullo stesso spazio.

Per rendere interessante e coinvolgente il tema ambiente naturale, si è pensato di strutturare il parco in modo da portare il visitatore a seguire un ideale percorso che muove dalle profondità della Terra e arriva sino ai confini più lontani dell’universo conosciuto. Dunque, le principali attrazioni del parco consentiranno in primo luogo ai visitatori di esplorare da vicino le caratteristiche della crosta terrestre e delle diverse specie animali e vegetali che la popolano per approdare successivamente a un’efficace presentazione dell’Universo e dei corpi celesti in esso presenti.

L’approccio che si prevede di adottare per presentare nel parco queste tematiche è di tipo informativo e pedagogico, ma naturalmente nella consapevolezza che nell’epoca attuale non è possibile fare educazione senza ricorrere all’impiego di linguaggi spettacolari. Le persone infatti si sono familiarizzate nella loro esperienza mediatica con elevati tassi di spettacolarità e di ciò è necessario senz’altro tenere conto nelle modalità di presentazione dei vari aspetti.

La particolare impostazione data al tema prescelto e il ricorso a un elevato tasso di spettacolarità consentirebbero di dare vita a una proposta in grado di competere alla pari con le più importanti realizzazioni esistenti al mondo nell’ambito dei parchi tematici incentrati sulla natura. Come ad esempio l’innovativa Accademia delle Scienze, creata in California su progetto di Renzo Piano, o l’Eden Park, spettacolare parco naturale realizzato in Inghilterra.

Come avviene in tutti i principali parchi a tema odierni, anche in questo caso le maggiori attrazioni dovranno necessariamente essere affiancate da punti vendita in grado di offrire merchandising a tema, ristoranti, luoghi di ristoro di vario tipo e servizi utili per i visitatori. Così come sarà indispensabile pensare alla costruzione negli anni successivi di un Centro acquatico e di un Resort legato alle principali tematiche sviluppate dal parco.

Ma un parco come quello proposto non potrà prescindere soprattutto dal tentativo di costruire un rapporto fecondo con il territorio in cui si trova. Un rapporto dunque teso a creare sinergie molto intense con i musei scientifico-naturalistici già esistenti a Milano, ma anche a sviluppare un’attività di ricerca sui temi oggetto dell’attività del Parco mediante un apposito Centro di sperimentazione, ricerca e applicazione o a promuovere e valorizzare le eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche della zona.

In sostanza, un parco tematico come quello proposto potrebbe costituire anche un efficace motore di tipo economico, turistico, culturale e scientifico per lo sviluppo di Milano e dell’area limitrofa. Potrebbe cioè rappresentare un importante strumento per il raggiungimento di un adeguato livello di benessere da parte di tutta la popolazione residente nel territorio coinvolto.

 

Vanni Codeluppi



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