21 giugno 2017

TRA IL DIRE E IL FARE DI SINISTRA X MILANO

Per un dialogo costruttivo, privo di retorica


Sollecitata dall’articolo di Eleonora Poli “SinistraXMilano si apre alla città” vorrei qui fare qualche osservazione sul concetto di partecipazione e di dibattito pubblico come proposti e poi attuati in nel caso specifico di Città studi da questo movimento politico.

09romanò23FBPremetto che sottoscrivo i valori “ambientalisti, laici, progressisti, antifascisti e solidali che promuovono l’equità e il pieno raggiungimento dei diritti di cittadinanza, compreso quello alla partecipazione”, che animano SinistraXMilano, che condivido i loro documenti in merito all’accoglienza e la solidarietà nei confronti dei migranti, all’interesse per la riqualificazione delle periferie, alla mobilità sostenibile (a Milano uso solo la bicicletta o i mezzi pubblici), alla legalizzazione della cannabis, alla tutela dell’ambiente e altro ancora … .

La mia considerazione riguarda invece il loro documento Da Città Studi allo studio della città su cui mi trovo a non essere d’accordo: non torno sulle numerose ragioni del dissenso che abbiamo già espresso in tanti su ArcipelagoMilano. Qui intendo fare solo qualche osservazione sul concetto di partecipazione e di dibattito pubblico. “Un movimento come Sinistra x Milano non può che basarsi sul coinvolgimento delle persone, sulla loro partecipazione in vista di un bene comune …”. In un altro documento, che si occupa di beni comuni come gli scali ferroviari, si mette in risalto “Un processo partecipativo organizzato e gestito direttamente dall’amministrazione comunale sull’esperienza del cosiddetto “dibattito pubblico”.

Sul portale del dibattito pubblico di Castelfalfi (dove si è svolta la prima esperienza di dibattito pubblico in Toscana) si possono vedere i vari passaggi previsti da un serio dibattito pubblico, che contraddistingue una vera partecipazione:
A) la predisposizione di un documento esplicativo sull´intervento progettato che sia esaustivo nei contenuti ma semplice nella forma;
B) l´organizzazione di una serie di assemblee pubbliche in cui si spiega l´intervento, si discutono le eventuali alternative e si apre il confronto tra sostenitori e oppositori;
C) la raccolta e la pubblicazione online delle opinioni dei cittadini singoli o organizzati;
D) la stesura di un rapporto sul dibattito pubblico – a cura del soggetto indipendente che ha gestito il dibattito – di cui l´amministrazione committente terrà conto nel prendere le proprie decisioni definitive.

Dispiace constatare che finora nessuna di queste fasi sia stata rispettata né per la questione Scali ferroviari, né per il trasferimento dell’Università Statale, né per il trasferimento degli Istituti ospedalieri. Per quanto riguarda il trasferimento della Statale: nessun documento esplicativo ed esaustivo; nessuna alternativa al trasferimento; nessun confronto tra sostenitori e oppositori; nessuna raccolta online di opinioni; nessun soggetto indipendente che gestisca il dibattito.

Come membro attivo di un gruppo di cittadinanza costituito da cittadini, professori universitari, studenti, lavoratori e negozianti, mi dispiaccio anche per la scarsa attenzione nei confronti dello spirito dei Comitati, il cui ascolto dovrebbe essere uno dei punti di forza di un movimento come SinistraXMilano. Una cosa è scrivere bei documenti, altra mettere in pratica i principi contenuti, e, se è il caso, avere l’onestà intellettuale di riconoscere che ci si è sbagliati nell’affermare, per esempio, nel documento su Città Studi, che il finanziamento complessivo di 130 milioni di euro proviene dall’Unione Europea, che è vincolato alla realizzazione di un nuovo campus nell’area ex-Expo, e che scelte diverse faranno perdere i 130 milioni all’Università Statale di Milano.

Ho dimostrato, e finora nessuno ha confutato quanto sostenuto, che quei fondi sono nazionali e non europei e mi aspetto, da cittadina, che il documento di SinistraXMilano venga rettificato, al fine di veicolare un’informazione corretta alla cittadinanza. Oppure, che si contesti la mia affermazione. Dopo di che SinistraXMilano è libera di continuare a pensare che il trasferimento dell’Università Statale a Rho sia un’occasione imperdibile, quello che vorrei è che la comunicazione fosse chiara, corretta e fondata. Se si vuole essere credibili.

Marina Romanò

 



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