27 luglio 2016

SINISTRA X MILANO: CARTELLO ELETTORALE O PROGETTO POLITICO?

Una esperienza, un futuro e un modo di fare politica


A un mese dall’elezione del Sindaco, Sinistra x Milano, la lista che ha dato voce ad una parte della sinistra progressista, ambientalista, laica e riformista milanese, ha riunito i suoi sostenitori in un’assemblea cittadina per fare il punto della situazione presente e delle prospettive future; per parlare di risultati elettorali e di programmi; per pianificare prossimi incontri e proposte. Cittadini, candidati, eletti, simpatizzanti, eroicamente indifferenti al caldo e alle zanzare di una torrida serata estiva, hanno riempito, ben più numerosi di ogni aspettativa, la sala del CAM Garibaldi – Falcone e Borsellino.

imageE’ stato allora che si è capito che Sinistra x Milano non sarà confinata al ruolo di semplice cartello elettorale, di contenitore di idee messe insieme alla bell’e meglio, di progetto nato di fretta per raccogliere i consensi di chi faticava a schierarsi sia con un PD ritenuto poco convincente che con una sinistra radicale destinata alla sconfitta; e neppure un’improbabile accozzaglia di persone e di candidati le cui storie politiche sembravano a tratti incompatibili.

Durante quell’assemblea si sono levate chiare e forti le voci di chi ha lavorato per settimane nelle strade, nei mercati, nei quartieri, tra le persone; le voci di chi era convinto che tra la macchina un po’ zoppicante del PD Milanese, un centrosinistra moderato, e la sinistra più radicale di Milano in Comune, ci fosse ancora uno spazio da riempire con nuovi contenuti e proposte; le voci di chi ha sostenuto la candidatura di Sala senza rinunciare a critiche costruttive e puntuali al suo programma.Durante quell’assemblea si sono messe a fuoco alcune priorità del programma della lista (e perciò anche del Sindaco Sala) che saranno oggetto di approfondimenti e di elaborazioni nel corso di un laboratorio di due giorni che si terrà tra settembre e ottobre.

Nata sostanzialmente dal folto gruppo dei sostenitori di Francesca Balzani, all’indomani delle primarie, Sinistra x Milano ha raccolto in maniera solo apparentemente casuale tante altre anime che, insieme, hanno voluto rappresentare la continuità con Pisapia: con la consapevolezza che la bella esperienza degli ultimi cinque anni dovesse continuare ma in una forma nuova e possibilmente più incisiva.Non è stato un percorso semplice: più di sette mesi di ingaggi, battaglie, polemiche hanno rischiato di spaccare anche a Milano un centrosinistra in questo periodo più che mai fragile e attaccabile. Quando si è deciso di dare vita al progetto di Sinistra x Milano si è dovuto mediare tra forze e posizioni non sempre allineate e, soprattutto, si è dovuto fare un grande sforzo per coagulare entità e posizioni politiche che la campagna per le primarie aveva allontanato tra sterili polemiche.

Una parte di SEL, una dei Verdi e dell’ambientalismo milanese, una del PD più critica verso l’operato della dirigenza cittadina e regionale, la società civile, il popolo arancione, i comitati per Pisapia, hanno provato a unire i loro sforzi e a dare vita a un programma che vedesse al centro i quartieri, intesi come centri essi stessi, la salvaguardia del territorio, la valorizzazione degli spazi urbani e del verde, la tutela dei diritti di tutti, la rigenerazione urbana, lo stop al consumo di suolo, la partecipazione. Tra incontri pubblici, proposte sempre condivise con la città, intenso lavoro ai tavoli per il programma di Giuseppe Sala, composizione delle liste per il Comune e per i Municipi, si è infine arrivati alle elezioni. Il risultato non è stato quello che i più ottimisti avevano pronosticato, ma è comunque evidente che il ruolo di Sinistra x Milano è stato fondamentale per la vittoria di Sala e del centrosinistra milanese.

Oggi Sinistra x Milano è ben rappresentata sia a livello comunale, con un assessore e due consiglieri, che nei municipi, con un presidente, quattro assessori, e uno o due consiglieri (con la sola eccezione del Municipio 7). A questi si aggiungono alcuni incarichi e deleghe di rilievo. La collaborazione con il PD è spesso avviata e garantita in molti casi da accordi e intese maturate anche nella precedente legislatura. Vi sono quindi tutti i presupposti per potere dare un apporto utile all’Amministrazione della città, ben sapendo che sarà fondamentale il ruolo degli eletti: saranno loro a dovere garantire, in quanto portavoce della cittadinanza attiva e dei Milanesi che li hanno votati, che quanto promesso in campagna elettorale si trasformi in atti di buon governo.

Nel nuovo percorso che tutta l’Amministrazione cittadina sta intraprendendo (Città Metropolitana, Municipi, nuove deleghe) sarà indispensabile non solo vigilare ma essere sempre propositivi, in maniera efficace e costruttiva. Per queste ragioni anche la componente civica e dei comitati non dovrà mai abbassare la guardia: specie in quei cinque municipi che purtroppo abbiamo riconsegnato al centrodestra. Molti sono i temi sui quali lavorare e di questi temi si discuterà nel corso del convegno di settembre/ottobre.

Tra essi vi saranno certamente quelli delle periferie, dei quartieri, della città multicentrica e del recupero delle case popolari; quello della tutela del territorio con il suo sistema di acque e di canali e della valorizzazione delle grandi aree dismesse (gli ex scali ferroviari, le caserme, l’area Expo); quello dei trasporti di persone e di merci; quello della rigenerazione urbana e di una nuova visione del paesaggio urbano; quello della salvaguardia e dell’incremento del verde e delle alberature (fondamentale che il primo passo sia di approvare il nuovo regolamento del verde); quello del nuovo PGT che potrà diventare lo strumento in grado di trasformare la visione futura di Milano Città Metropolitana; quello dei diritti di tutti, delle categorie più deboli, dei lavoratori. Pisapia ha dato la svolta alla nostra città: ha saputo, insieme ai Milanesi, trasformarla in una città nuova, più vitale, più europea, più inclusiva e sostenibile. Ora si tratta di dare completezza al lavoro iniziato.

Nei prossimi cinque anni costruiremo una nuova linea della metropolitana sul cui percorso potremo immaginare nuovi paesaggi; riscriveremo le regole del PGT; ripenseremo in maniera più soddisfacente al piano per il recupero degli scali ferroviari che dovranno essere non solo parchi e sede di nuovi edifici ad uso residenziale, ma luoghi in grado di sfruttare le enormi potenzialità date dalle rotaie che li raggiungono e li connettono tra loro; troveremo soluzioni per la ristrutturazione delle case popolari; creeremo nuovi percorsi virtuosi di collaborazione con le università e di impresa; ci impegneremo a mettere a frutto (e non solo e non sempre in senso strettamente economico) il grande patrimonio dei beni demaniali.

Questo (e molto altro) è il progetto di Sinistra x Milano: un vero progetto politico che potrebbe diventare un modello anche al di fuori della nostra città.

Elena Grandi



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