25 luglio 2016

I MUSICISTI NON INVECCHIANO MAI

A Casa Verdi un incontro tra generazioni


Casa Verdi, una realtà unica al mondo, voluta dal Maestro per aiutare i colleghi meno fortunati. “Non ricovero per musicisti, ma casa di riposo: non si dovrà parlare di ricoverati, ma di ospiti, i miei ospiti“. Il genio innovatore di Giuseppe Verdi si dimostrò infatti anche nel campo dell’assistenza, concependo qualcosa di assolutamente nuovo e di grande impatto sociale: un edificio in cui gli anziani Ospiti potessero disporre di un alloggio e continuare a suonare e a cantare.
imageDall’ottobre del 1902 – quando i primi nove ospiti presero possesso delle loro stanze – l’ospitalità di Casa Verdi non si è mai interrotta e fino a oggi si sono avvicendati in quelle stanze un migliaio di ospiti, realizzando il sogno del fondatore di offrire in dono un luogo di musica e arte e mantenendo inalterati i suoi intenti. Da quindici anni la Casa accoglie anche sedici  giovani allievi del Conservatorio e dell’Accademia della Scala, provenienti da tutto il mondo. Si crea così uno scambio professionale e umano importante, uno spazio singolare in cui memoria e tensione verso il futuro si compenetrano armoniosamente, una convivenza di reciproco interesse. Della fertilità di questi incontri intergenerazionali ebbero modo di compiacersi nelle loro visite sia Carlo Azeglio Ciampi che il cardinale Martini.
Qualche anno fa – quando ho avuto la direzione di una scuola media a indirizzo musicale – ho pensato di stabilire un ponte con Casa Verdi in occasione dei duecento anni dalla nascita del Maestro e di proporre al Consiglio di Amministrazione un progetto sperimentale che potesse favorire l’incontro tra giovanissimi e gli anziani ospiti che hanno dedicato la loro vita alla Musica. IN Casa Verdi: INcontri Intergenerazionali IN Musica, occasioni di confronto, dialogo, scambio, condivisione  e crescita. Gli Ospiti amano raccontarsi, rievocare momenti significativi della propria carriera artistica, tappe dei loro viaggi nei teatri del mondo, piccoli aneddoti e grandi successi di pubblico e di critica. E il loro racconto può appassionare i ragazzi e avvicinarli alle storie di vita degli artisti.
Quest’anno, per tutto l’anno scolastico, gli alunni di una classe seconda, guidati dai loro insegnanti di materie letterarie e musica – che hanno curato ideazione, coordinamento e direzione musicale del progetto “Bianco, rosso & Verdi” – sono entrati in punta di piedi a Casa Verdi, hanno incontrato e intervistato gli ospiti, hanno suonato e cantato insieme a loro e con loro hanno dato vita a  una emozionante  performance musicale multimediale. L’evento, coordinato da Ferdinando Dani, ha visto esibirsi in momenti di improvvisazione musicale con i ragazzi il soprano Lina Vasta, il baritono Armando Ariostini, il batterista Leonello Bionda e il pianista Raimondo Campisi. Si è percepita nell’aria una grande emozione e  un’energia speciale, a seguito di quanto stava andando in scena nel Salone d’onore gremito di giovanissimi studenti e anziani ospiti di Casa Verdi.
La serata si è chiusa con il saluto del professor Luigi Berlinguer, Presidente del Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti e ogni giorno in prima linea per la sua battaglia a favore della Musica nella scuola, che ha voluto onorare con la sua presenza un evento live e un momento di scuola molto speciale. Sul tavolo del salotto con gli arredi appartenuti al Maestro, il grande e prezioso libro degli ospiti, un cimelio che reca le firme e i pensieri di illustri visitatori, dalla Regina Margherita a Gabriele D’Annunzio, da Luigi Einaudi a Dario Fo. La Segretaria generale Danila Ferretti lo ha sfogliato delicatamente e sulla pagina bianca il professor Berlinguer ha scritto: “Casa Verdi aiuta a conservare e a valorizzare un patrimonio straordinario della nostra Italia: la Musica. Perchè i musicisti non invecchiano mai!”

Rita Bramante



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