1 aprile 2015

L’EX MUNICIPIO DI CRESCENZAGO: “NON SIAMO ALL’ASTA NON SIAMO IN VENDITA …”


In un video di poco più di 5 minuti viene rappresentato con efficacia comunicativa il “NO” forte e chiaro alla vendita a privati del Palazzo ex Municipio di Crescenzago, dove hanno la loro sede – con regolare contratto d’affitto – le associazioni ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), Banda Musicale e Legambiente Crescenzago, che non vogliono essere messe all’asta e in vendita. E chiedono che l’immobile torni bene comune e pubblico a disposizione del quartiere che ha tanto bisogno di spazi e servizi di aggregazione sociale culturale e civile. Si sta parlando della cosiddetta “valorizzazione”, cioè la messa in vendita a privati, tramite due Fondi Immobiliari affidati (2007 e 2009, Amministrazione Moratti) alla Banca BNP Paribas, di 175 (76+99) beni immobili del patrimonio comunale di Milano, tuttora in corso. E’ possibile chiedere un bilancio pubblico e trasparente di queste due operazioni ?

11natale13FBTornando a Crescenzago, scaduto il primo periodo senza esito del Fondo Milano 1, nel 2013 il Comune ha autorizzato la proroga fino al 2016 della messa in vendita del palazzo di Via Adriano / Piazza Costantino, senza sentire le associazioni che sin dall’inizio si erano dichiarate contrarie all’asta e avevano raccolto nel 2008 3.000 firme. Non sono valse neanche due delibere del Consiglio di Zona 2, con le quali si chiedeva: “il blocco della dismissione dell’immobile” e “il mantenimento dell’attuale uso alle Associazioni” (2008); “l’ex municipio di piazza Costantino/Adriano 2 resti fruibile per la cittadinanza “, ” venga tolto dal Fondo Immobiliare Milano 1 e riacquistato dal Comune di Milano”, e “venga mantenuto il godimento alle associazioni locate” (2012). Le associazioni e i cittadini dei quartieri interessati ribadiscono la loro richiesta che il palazzo ex municipio di Crescenzago, luogo non solo “della memoria e del cuore” ma anche spazio di vita collettiva , ritorni bene pubblico e comune, continui ad essere “Casa Crescenzago”, palazzo delle associazioni e delle culture, dell’impegno civico e dell’ambiente, della musica e delle arti. Lo si richiede con una petizione al sindaco Pisapia.

Basti pensare che si vuole tutelare un edificio pubblico dichiarato di “interesse storico artistico” e sottoposto a vincolo e tutela dalla Sovrintendenza ai Beni architettonici e ambientali. Un edificio che si colloca in una posizione nevralgica tra il borgo antico di Crescenzago (con la romanica Chiesa di Santa Maria Rossa) e le ville della riviera del piccolo naviglio Martesana, in una piazza che potrebbe tornare a essere veramente tale se si intervenisse a salvaguardare altri spazi e a ridurre il traffico con opportuni interventi di razionalizzazione viaria, ciclopedonale e di trasporto pubblico.

Basti pensare che la Banda Musicale di Crescenzago è un patrimonio culturale che ha un’età ultracentenaria (nacque nel 1894!) e sarebbe un vero delitto privarla di sede. Basti pensare alla storica sezione di ANPI Crescenzago, che è nata con la liberazione dal nazifascismo in un quartiere protagonista della lotta partigiana e dell’occupazione delle fabbriche nel 1943-44 ! Basti pensare a Legambiente che, insediata 15 anni fa, svolge un’importante funzione sociale e di educazione alla tutela e cura dell’ambiente. Basti pensare che altre esperienze associative e culturali si sono realizzate e si realizzano nel palazzo di Piazza Costantino, tra le quali molto significativa l’ospitalità data all’Orchestra di Via Padova e all’associazione di cultura e musica d’Africa Sinitah.

Da qui nasce l’idea progettuale di valorizzare veramente l’immobile, già sede del comune di Crescenzago che nel 1923 venne sciolto e integrato nella ‘grande’ Milano. Si propone di: – realizzare la “Casa Crescenzago”, sede permanente delle associazioni e centro civico e culturale, musicale e artistico; luogo di elaborazione di proposte finalizzate al miglioramento della qualità della vita quotidiana nei quartieri di Crescenzago, Via Padova, Via Adriano, Gobba. L’ipotesi progettuale risponde ai bisogni e alle esigenze della Zona 2 di Milano (12,58 kmq su cui si addensano ca. 140.000 abitanti, con una presenza di immigrati che raggiunge il 13% della popolazione residente) che, mentre è ricca di associazioni e comitati e gruppi di volontariato, è invece molto povera di spazi sociali e servizi.

Per esempio nel quartiere Adriano – Crescenzago – Gobba non c’è una biblioteca e si aspetta da oltre dieci anni la scuola media di quartiere; per rispondere al crescente bisogno di asili nido e di scuole materne il quartiere ha perso il centro polifunzionale… . Se l’asta andasse in porto e il palazzo diventasse proprietà privata, si verificherebbero un ulteriore grave impoverimento del tessuto civile e la perdita di un notevole patrimonio storico e architettonico, sociale e culturale, oltre al rischio di sfratto delle associazioni. Alla faccia della politica che declama di volere migliorare le periferie o, come dice l’archistar Piano, “rammendarle” !?… Le tre associazioni stanno traducendo l’idea progettuale in vero e proprio progetto di fattibilità finalizzato a raggiungere almeno tre obiettivi fondamentali:

– salvaguardare un bene pubblico e comune di grande interesse storico sociale e artistico;

– tutelare rafforzare e promuovere le associazioni dei quartieri interessati, a cominciare da quelle che risiedono nel Palazzo ex municipio di Crescenzago;

– contribuire a migliorare il contesto urbano tra Piazza Costantino, Via Meucci e la riviera del Martesana.

Amministrazione Pisapia se ci sei, batti un colpo. Grazie!

Giuseppe Natale



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