22 ottobre 2014

A SCUOLA L’ACUSTICA NON È UN OPTIONAL


Dal lontano 1967 la normativa in materia di acustica in edilizia ha riservato un’attenzione specifica anche agli edifici scolastici e le raccomandazioni sono andate via via arricchendosi e adeguandosi ai parametri europei. Purtroppo, però, nella maggior parte delle nostre scuole le aule e gli spazi comuni non hanno ancora oggi requisiti acustici neppure sufficienti e gli interventi di bonifica acustica sono ancora tutti da realizzare, fatta eccezione per qualche oasi felice come il Trentino Alto Adige e per un numero limitato di scuole interessate da recenti interventi di ristrutturazione o da progetti pilota e ricerche di respiro nazionale e internazionale.

12bramante36FBL’acustica non curata è una barriera architettonica, non soltanto per gli alunni con disabilità uditive, ma per tutti coloro che operano nella scuola, luogo che più di ogni altro dovrebbe essere un ambiente di vita a misura d’uomo e di bambino. Condizioni acustiche sfavorevoli comportano necessariamente difficoltà di concentrazione, distrazione, irritabilità, rumore di fondo generato dagli alunni, stanchezza, sforzo vocale dell’insegnante; al contrario un buon ambiente acustico infonde tranquillità, produce spontaneamente un effetto ‘biblioteca’, ovvero invita a essere più silenziosi e a un maggiore autocontrollo del tono della voce.

Le ricerche dimostrano che interventi di ottimizzazione acustica effettuati su ambienti troppo riverberati diminuiscono il carico vocale, la frequenza cardiaca e i livelli di stress, migliorano l’intelleggibilità del parlato anche nel fondo dell’aula, favoriscono l’autodisciplina e comportamenti adeguati individuali e di gruppo. Dopo quasi 50 anni dai primi interventi normativi gli ambienti educativi fondati in prevalenza sulla parola sono ancora troppo penalizzati da un’acustica povera; e pensiamo a quali potrebbero essere i benefici negli ambienti educativi per la musica, ove l’ottimizzazione acustica può dare pieno sostegno alle caratteristiche degli strumenti musicali e alla loro ricchezza tonale.

Di questi temi si è parlato in uno spazio multi confort polifunzionale nell’hinterland di Milano – Saint-Gobain Habitat Lab, Corsico – riferimento di una nuova “cultura dell’abitare”, ispirata al benessere dell’uomo e alla salvaguardia dell’ambiente. ‘Design Acustico negli Edifici Scolastici. L’importanza di un ambiente acustico ottimale‘ è stato un appuntamento seminariale innovativo, rivolto ad architetti e rappresentanti degli enti locali, interior designer e acustici, dirigenti scolastici e insegnanti, per favorire lo scambio di conoscenze sugli ambienti di apprendimento e dimostrare attraverso gli esiti di recenti studi e ricerche che un’acustica ottimale può migliorare notevolmente le fasi di apprendimento e insegnamento.

Tra le tematiche trattate, le esperienze sensoriali dei bambini nello spazio, gli effetti del rumore su tutte le persone che vivono nella scuola molte ore della giornata, i parametri per la realizzazione di spazi sonori ottimali che permettano anche agli studenti con deficit uditivo, o non madrelingua, di apprendere con maggiore facilità e ai docenti di affaticarsi di meno.

Queste aule da sogno, anche in un momento di difficoltà economica come quello attuale, non richiedono investimenti da capogiro: in fondo per realizzare un buon intervento di correzione acustica si tratta di installare con poche ore di lavoro controsoffitti e pannelli fonoassorbenti all’avanguardia sotto il profilo della tecnologia dei materiali. Un investimento ragionevole per la salute e il benessere a scuola.

 

Rita Bramante



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