23 gennaio 2013

INNOVAZIONE PER LA SOSTENIBILITÀ


Parola d’ordine sustainable innovation, cioè quell’innovazione capace di mettere a valore le dimensioni di sostenibilità ambientale, risparmio di risorse, coesione e inclusione sociale, quali elementi caratterizzanti una nuova forma di sviluppo di senso civico e solidarietà tra i cittadini.

Sulla base di questi presupposti un gruppo variegato di professionisti – autori, editori, studiosi, critici e altro ancora – ha fondato doppiozero, che si propone come comunità di lavoro aperta e collaborativa, alla ricerca di idee e modi nuovi di fare cultura in Italia e di progetti ad alto grado di innovazione sostenibile.

Per passare dalle idee ai fatti doppiozero ha promosso insieme ad altri partner cheFare, piattaforma culturale che invita imprese sociali ad attivare network territoriali al fine di creare nuove collaborazioni e relazioni che siano sociali negli scopi e nei mezzi. (1)

cheFare è uno strumento che si propone di premiare l’impatto sociale, cioè l’effetto che un’attività può esercitare nei confronti del territorio e della collettività, inteso in termini di benefici non necessariamente o immediatamente economici. Su cinquecento progetti presentati entro novembre, un team di esperti ne ha selezionati una trentina, che concorrono per il primo premio e possono essere votati sulla piattaforma dedicata.

Alcuni progetti si propongono di valorizzare e di rendere accessibili in rete i beni culturali e i luoghi di interesse artistico italiani, anche minori e di creare attorno a essi delle comunità disposte a mettersi in gioco con le proprie competenze e esperienze. Tra questi, a titolo di esempio, historyCUBE, un grande archivio virtuale, pensato per ogni città e area territoriale, al quale è possibile accedere su più livelli di informazione riguardanti le specificità del territorio, dati storico/archeologici, ambientali, sociali e molto altro. Ogni historyCUBE cittadino avrebbe la potenzialità di raccontare ciò che la città è stata, preservando la memoria per le generazioni future, e al tempo stesso di condividere la costruzione di nuova storia, coinvolgendo i cittadini in maniera più partecipata.

Attraverso la progettazione di laboratori per costruire solidarietà e rafforzare la responsabilità sociale, altre ipotesi di lavoro si fanno carico di tentare una riqualificazione di quartieri degradati di grandi città e di offrire ai giovani occasioni di rafforzamento delle potenzialità locali, anche attraverso la rete.

C’è chi è alla ricerca di risposte innovative alla domanda di cultura degli utenti finali per costruire su di essa gli eventi di artisti emergenti o per dar vita al cinema on-demand che riesca a portare nelle sale anche film e produzioni indipendenti e d’autore, in genere ai margini dei circuiti tradizionali della distribuzione nazionale.

C’è anche chi promuove idee per il turismo sostenibile, come quella del ciclodramma lungo la pista ciclabile della Valsugana (attraverso un’applicazione che sfrutta il gps integrato il ciclista può immergersi in racconti e storie capaci di intrecciarsi al paesaggio) o dei workshop sensoriali per esplorare i confini tra arte e territorio nelle Langhe di Pavese.

Il vincitore sarà proclamato a fine gennaio.

 

Rita Bramante

 

(1) Avanzi, Fondazione <ahref, Make a Cube3, Tafter, Eppela, Meet the Media Guru, Domenica – Il Sole 24 ore



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti