24 aprile 2012

MILANO È LA MODA, LA MODA È GAY, MILANO È GAY


Milano è la capitale della moda e migliaia di aspiranti stylist, visual, coiffeur, make-up artist, provenienti da tutta Italia si trasferiscono nella nostra città, con la speranza di vedere i propri sogni avverarsi, allontanandosi dal pregiudizio che attanaglia la provincia italiana. Vanno via di casa perchè sono gay e nei loro paesini non è concepibile. La cultura gay è parte integrante del tessuto cittadino e non si limita, come è più facile pensare, ai fenomeni di costume, serate a tema con go-go dancers fisicatissimi e ultra depilati, o alla promiscuità di certe saune e palestre segnalate sulle guide; il fenomeno è ben più profondo.

Il mondo gay fa parte delle anime di Milano: a differenza di altre città italiane c’è maggior apertura mentale, nonostante le prese in giro dai compagni di scuola, la scarsa flessibilità delle autorità fino ad arrivare agli eccessi (fortunatamente contenuti) dei neo-nazisti. La nostra città si è sempre distinta, in maniera sobria e concreta per l’attenzione dedicata al mondo omosessuale.

In viale Regina Giovanna c’è La Babele, storica libreria che rivende opere riguardanti la cultura gay, lesbica, bisex e transessuale (GLBT).

Il progetto nacque negli anni Settanta, quando si diffuse il fenomeno delle librerie di comunità: donne, operai, alternativi.

La Babele, fu fondata dalla rivista gay Babilonia, per rispondere alla difficoltà di trovare, nelle librerie generaliste, libri che trattassero argomenti GLBT, soprattutto perché ai tempi non era possibile accedere a Internet.

Il progetto della Libreria si concretizzò nell’ ’87, con sede in via Sammartini, dietro la stazione Centrale; un laboratorio di idee e pensieri che offriva saggi, romanzi, volumi fotografici, si parlava di libri ma anche di se stessi, insomma, un luogo che “aiutò moltissime persone ad avere un approccio non traumatico con il proprio coming out” (cit. Giovanni Dall’Orto ex direttore di Pride). La Babele cambiò diversi proprietari e location, ma nel settembre 2008 chiuse, la notizia passò silenziosa, quasi nell’indifferenza della comunità GLBT, ma forse, “paradossalmente … era morta di troppo successo” (cit. Paolo Ferigo, presidente del Cig Arcigay di Milano), gli omosessuali erano usciti dal ghetto, le tematiche sdoganate e facilmente rintracciabili nelle librerie generaliste, “ma le librerie specializzate esistono per qualunque cosa, è giusto che ce ne sia anche una gay”.

Nel giugno 2009, mese dell’orgoglio gay proclamato da Barack Obama, La Babele riapre i battenti.

 

Anna Umuemu

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