24 maggio 2011

LA MORATTI E IL BARILE DI GRASSO DI MAIALE


Nell’ottocento americano un barilotto di grasso di porco salato (pork barrel) era una presenza costante nelle cucine delle famiglie che se lo potevano permettere, perché serviva per cucinare (il burro non poteva essere conservato e l’olio non si usava). Ai poveri e agli schiavi il porco salato veniva dato in premio dal padrone che apriva il barile e distribuiva il pork talvolta organizzando delle tristi competizioni tra gli sfortunati indigenti. Dopo la Guerra Civile, i politicanti in cerca di voti si presentavano nei villaggi e distribuivano il porco salato in cambio di voti. Dal 1873 pork barrel (o semplicemente “pork“) è diventato un termine per definire le elargizioni e le promesse dei governanti per conquistare consensi prima del voto. Mi sembra che in questi giorni la destra stia distribuendo grasso di maiale a piene mani.

Ma non è solo pork che hanno tirato fuori dal barile; nelle solite penose imitazioni del peggio che c’è in USA, gli strateghi della Moratti si sono inventati il “dirty tricks department”, la macchina del fango in cui c’è un po’ di tutto, ROM che girano per la metropolitana dicendo di essere per Pisapia, ragazzotti che si dichiarano dopo aver angariato i viaggiatori con i ghetto blasters a tutto volume, con i pestaggi veri dei militanti di sinistra (denunciati con nome e cognome) e con quello finto della madre della signora Azzi che era lei a spintonare, e che poi caduta per terra, ha fatto la classica scena del calciatore che vuol provocare il fallo, come risulta da una testimonianza oculare da parte di una signora che si è presentata nome e cognome a Radio Popolare ed è disposta a testimoniare in tribunale.

Quelli di CL, sfidando il ridicolo, la rabbia dei fedeli veri, e, suppongo, anche quella del Padre che sta nei cieli, sono arrivati a chiamare Pisapia l’Anticristo. Bum! Su Pisapia hanno detto tutto e il contrario di tutto, la qualità delle bugie è tale che dà una idea del cretinismo che queste destre attribuiscono ai loro elettori. Ci manca solo che dicano che è ebreo. E allora io mi sono immaginato questo discorso di Bossi:

“E se el Pisapia fudesse anche un ebreo? “Pisapia è un matto”, vel disi mi, parola di Umberto Bossi, glielo si legge in faccia; guardate me, invece, come sono sempre posato, riguardoso, mai scalmanato, sempre bel pettinaa su cunt el gesto distensivo. Inveci lu l’è matt, guardatelo. Vardél! L’è propri matt. Anzi, savii che ve disi, a vederlo di profilo… mah!. Mi viene un sospetto. Comunque è un matto scalmanato, come tutti i terroni. Secondo me si buca e va anche a guardare i bambini nei cessi della stazione, me l’ha detto … (ustia, non posso dire il nome perché in questo momento l’è vun ch’ el vota per noalter) che si sono trovati tutti e due in guardina dopo una retata.

E poeù, l’è un negher, la soa ma’ l’era eritrea, me l’han dit el Maroni e anche l’Ignazio che veden i archivi del Viminale e de l’Esercito. Dovremmo chiedergli il certificato di nascita perché mi a ghu el suspett che non sia neppure cittadino italiano. La mamma è entrata clandestina con i sodati, ma lui non l’hanno neppure registrato all’anagrafe, poi si è risposata. Solo quando al comune c’era quel comunistasc dell’Aniasi hanno fatto il truschino, me l’ha dit quell’impiegada esperta de anagrafi che an mandaa in Africa per sbassà la data de nascita della Ruby. Domaa che s’in sbaja e invece de ‘ndaa a Marrakesh in Marocco l’è andada a Kafr-El Meselha in Egitto dove è nato Moubarak .

Ma adess ve disi un’altra roba, vera verissima, parola di Umberto, demm a traa, datemi retta cujuni, me l’ha detto mio figlio Trota, che ha accesso alle carte della Regione. Pisapia el s’è già mis d’acordi cunt quel comunistone del Tettamansi, che el ghe vend un bel poo de cubatura del Duomo (su suggerimento di Masseroli) per mett su una tendopoli modernissima per i tossici sul tetto del Duomo, con tucc i servissi e anche le docce, per bucarsi quando vogliono, anche nei giorni di pioggia, così la smetteranno di lasciare le siringhe alla stazione o nei giardinetti davanti alle scuole. Il progetto si chiama “la tenda del buco” .

Ma mi a quel matt ghe disi “scarliga merlüss che l’è minga el tò üss”, cacciamolo via, mandemel a ca. Poi quei brigatisti rossi della procura hanno messo tutto a tacere, ma noi abbiamo le registrazioni video e le prove che Pisapia è assatanato come tutti i comunisti. E poeu varda, stamm atent, lui ha fatto la scuola comunista a Mosca, poche balle, lo so di sicuro perché me l’ha raccontato il Giuliano Ferrara che era suo compagno di banco. Poi quando è rientrato a Milano si è infiltrato nei sanbabilini per picchiare i ragassi con l’eskimo e far ricadere la colpa sui missini. Lo so di sicuro perché me l’ha raccontato l’Ignazio La Russa che l’ha conosciuto in quella occasione.

Massun? De la prima ora. Questo lo so per certissimo perché Silvio Berlusconi e quel scanagatt del Fabrizio Cicchitto mi hanno giurato che hanno fatto assieme la cerimonia di inziazione cunt el scossarin verd: solo che il P. ha dato un nome falso al poer Gelli, che l’era un poo un bilot, e non risulta negli elenchi della P2. Insomma un matt balengh che pussée matt se po no. Basta vardal in facia.

E peou, busiard, busiard, cunt quella facia de santarellina, sembra che in dei temp indree l’an anca arrestaa per falsa testimoniansa. Mi ricordo benissimo il titolo de La Notte diretta dal Nutrisio: “El Casciaball arrestato in aula per falsa testimonianza”; roba d’altri tempi vel disi mi. Oggi quei lavativi non arrestano più nessuno e la città è piena di bugiardi come il Sindaco, lo dice il Salvini che se ne intende.

E poi guarda, se fate sindaco uno come Pisapia la prima cosa che farà sarà di fare eleggere suo figlio in consiglio comunale, tel disi mi, che me ne intendo. Ma noi della Lega teniamo duro, ce l’abbiamo duro e ce lo teniamo, se fanno la moschea tiriamo fuori il Borghezio con l’elmetto con le corna, lo spadone e la cotta. Abbiamo trecentomila elmetti in Val Brembana”.

Certamente Pisapia un po’ matto lo è perché ha detto di non cedere alle provocazioni e invita a porgere l’altra guancia, ma forse ha ragione. Anche oggi dobbiamo dimostrare che gli scatenati non ci fanno paura. Non come fa tutta la stampa indipendente che cerca di far passare per rissa un attacco lugubre e davvero rattristante come la storia di Zingaropoli e le altre balle messe in giro da Moratti & Co, ma dimostrando con i fatti che gli argomenti usati sono indecenti fanfaluche indegne di persone civili. Oggi persino il professore Della Loggia si è svegliato (ventanni dopo, come Rip Van Winkle) per affermare con sussiego la scoperta del secolo “Non si governa solo con la TV e le promesse”.

Ma capito che era difficile far passare Pisapia per ladro o picchiatore, il nuovo mantra è stato subito messo a punto dalle officine di Arcore e ridistribuito sulla cosiddetta stampa indipendente: Pisapia è un estremista circondato da estremisti. Fassino sarebbe un estremista? Fa ridere. Il Pd di Bologna sarebbe composto di estremisti? C’è da sganasciarsi. Chi è l’estremista? Bersani? Non riusciamo più a fermarci, ragazzi! Il più estremo della compagnia è Vendola che però di là dalle alate parole sulla bontà dell’universo mondo, non s’è mai sentito dire nulla di lontanamente comparabile alle volgarità estreme dette da Berlusconi, con le sue barzellette sulle cameriere, chissà forse imparate da DSK, dalla Moratti, con la bugia sparata dall’anca, dalla Santanchè (con-quella-bocca-può-dire-quello-che-vuole e, modestamente, lo disse) di La Russa che non sa neppure chi è il dittatore della Bielorussia, che lui probabilmente crede sia una squadra di calcio, eccetera.

Sarebbe estremista Pisapia? L’elettorato milanese ha già risposto con un NOOO! da 81 mm e 300mila e passa voti. Avendo fatto pfuit anche questo petardo, gli gnomi di Arcore hanno tirato fuori un’altra genialità. Pisapia è gentile e mite, ma è circondato da estremisti: è una nuova edizione del vecchio “utile idiota” o compagno di viaggio. Ma oggi non ci sono più né il vecchio PCI, né l’Unione Sovietica, quindi è un po’ difficile capire chi potrebbe essere l’utile idiota della sinistra (a destra hai voglia; compreso uno sedicente di sinistra che ha fatto più danni di Emilio Fede e Vespa messi assieme). Ma qui, fortunatamente, abbiamo un documento ufficiale che parla in modo incontrovertibile a chiunque voglia ancora ragionare (gli altri basta dirgli “meno male che Silvio c’è”, e si mettono a cantare) i nomi degli eletti al consiglio comunale che affiancheranno Pisapia, in ogni caso, sono già noti: hanno nomi, cognomi, facce e se c’è qualche talebano a sostenere Pisapia lo dobbiamo trovare lì, non si scappa.

Andiamo a vedere i nomi dei consiglieri comunali già eletti con Pisapia. Dei famosi centri sociali o del Leonka non ce n’è uno. Estremisti Stefano Boeri che ha preso il massimo delle preferenze o Pierfrancesco Majorino che è stato cinque anni in consiglio comunale per il PD? Estremista la Daniela Benelli, per anni competente assessore alla cultura presso la provincia e militante del PD di lunghissima data? Il più estremista di tutti potrebbe essere Basilio Rizzo, in consiglio comunale da tempo immemorabile, che di estremo ha solo il rigore con cui ha sempre contestato le porcherie del potere, anche prima della Moratti. Forse l’estremista è il giovane 5 stelle Calise? Staremo a vedere, ma a me sembra uno che assomiglia al Trota, con la differenza che lui il posto se lo è guadagnato.

Ma, dicono gli astuti strateghi alla Belpietro, non è mica in Consiglio che troviamo quelli che contano, quelli lì si trovano nei salotti, e difatti tra le personalità che hanno dato il loro appoggio a Pisapia troviamo estremisti come Piero Bassetti, Valerio Onida i fratelli Ranci di Ortigosa, l’avvocato Ludovico Isolabella, che ha una tradizione di sostegno alla monarchia, e tanti altri pazzi furiosi imprenditori, professionisti, docenti e tutti vogliono una cosa sola: che Milano diventi la Stalingrado d’Italia (ma dove le prendono questi le parole d’ordine?). Devono essere più vecchi di me, questa è roba frusta, Stalingrado non esiste neppure più) semplicemente non vogliono essere più obbligati a sentire dei poveri cristi come Berlusconi che si è ridotto a usare argomenti di questo genere.

 

Guido Martinotti

 



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