18 ottobre 2017

EMA A MILANO: UN’OCCASIONE PER L’ITALIA

Uno spirito unitario sovrapartitico per ospitare l’Agenzia europea del farmaco


Suscita non poche invidie la fortunata stagione che sta vivendo l’area metropolitana milanese. È un fatto, però. Non solo le stime di crescita e occupazione sono più alte nella nostra città rispetto al resto d’Italia. Anche il clima politico sembra essere meno influenzato dal pessimismo e dal fatalismo che si respira negli ambienti romani. Alla città è riconosciuta una fase molto dinamica. Milano si dimostra capace di consolidare i settori tradizionali, promuovendo al contempo una forte espansione di quelli più innovativi, e con un’apertura culturale e sociale forse ai suoi massimi storici. Lo sviluppo recente della nostra città si presenta al livello nazionale come un modello, come dimostra il riconoscimento ottenuto e il ruolo nazionale che va via via acquisendo Giuliano Pisapia.

02quartapelle34FBLa contrapposizione serrata tra Stefano Parisi e Beppe Sala alle elezioni del 2016 ha manifestato che è ancora possibile un confronto schietto tra destra e sinistra e di come questa competizione, quando è vera, riesce a ridurre l’appeal delle forze antisistema e populiste.

Senza scadere nell’arroganza, l’esperienza milanese per aggiudicarsi la European Medicines Agency (EMA), cioè per sostenere la candidatura a ospitare l’Agenzia europea del farmaco, può costituire un altro banco di prova del fatto che può esistere in Italia una politica civile, capace di distinguere le battaglie sulle quali è giusto contrapporsi e quelle che, invece, riguardano l’interesse generale della città e del Paese. Quelle per le quali è giusto e doveroso fa prevalere uno spirito unitario.

La campagna elettorale, regionale e nazionale, è ormai alle porte. Lo scontro politico si inasprisce di conseguenza, ma è stato significativo riscontrare la capacità delle istituzioni tutte, dal Governo nazionale, alla Regione e al Comune di Milano, di lavorare insieme per EMA, sostenendo in modo unitario la candidatura.

L’occasione c’è, le opportunità sono concrete. Con la Brexit, l’Agenzia europea per i medicinali, la seconda agenzia più grande al mondo si dovrà tassativamente trasferire da Londra dal 30 marzo 2019. Un trasferimento che comporterà non soltanto il trasloco dei quasi 900 funzionari di EMA e delle loro famiglie. Con essi, sarà un intero comparto produttivo altamente strategico, una delle industrie a più alto tasso di ricerca e innovazione, a trovare un nuovo polo, apportando alla nostra città un valore annuo stimato in 133 milioni di euro, con 2.000 aziende, consulenti e fornitori di servizi che potrebbero raggiungerci in seguito all’arrivo dell’EMA.

Il farmaceutico rappresenta una delle industrie a più alto tasso di ricerca e innovazione. L’Agenzia conta ogni anno circa 36.000 visitatori: tremila al mese, tra regolatori nazionali e scienziati, che si recano presso il quartier generale dell’EMA nell’ambito dello svolgimento delle attività affidatele.

Milano può accoglierli. Così come può accogliere da subito l’Agenzia nella storica sede del Pirellone, garantendone una piena operatività senza soluzioni di continuità. L’Agenzia si posizionerebbe, con vantaggi di accessibilità, al centro della nostra area metropolitana, che si prepara a diventare un punto di riferimento scientifico in Europa e nel mondo, con il Human Technopole, nell’ex area Expo, e con la Città della salute e della Ricerca.

È per cogliere queste opportunità, per rafforzare questa prospettiva, che abbiamo creato un intergruppo parlamentare a sostegno della candidatura milanese di EMA. Un deciso sostegno politico, da affiancare al lavoro istituzionale per rafforzare la nostra candidatura. Lo abbiamo fatto attraverso atti parlamentari, ma soprattutto coordinando le energie e i contatti che più di quaranta deputati e senatori di diversi gruppi politici hanno deciso di impiegare e di investire per il successo di EMA Milano, con viaggi e missioni nelle capitali degli Stati UE da convincere.

Nelle prossime settimane che ci separano dalla decisione del 20 novembre, le energie da spendere per promuovere la nostra candidatura dovranno essere crescenti. Le città candidate sono 19. La competizione è agguerrita, specie con alcune di esse. Il successo non è affatto scontato e l’Italia dovrà essere capace di mettere in luce i punti di forza di un dossier che rappresenta indubbiamente un’opportunità per il Paese e per Milano, ma che è in primis un’opportunità per il funzionamento dell’Agenzia stessa.

A Milano, i suoi dipendenti potranno essere rapidamente integrati in un contesto ideale per la loro vita privata e, ancor più importante, per la loro attività professionale, che contribuisce direttamente alla tutela della salute di tutti i cittadini europei. A Milano, più che altrove, EMA avrà la possibilità di esercitare da subito le sue competenze con efficienza ed efficacia.

È interesse di tutti gli Stati membri che la sede sia trasferita nel luogo che meglio di ogni altro risponde ai criteri oggettivi individuati. Questi ci premiano, la capacità di fare squadra per Milano ci aiuta. Anche in questa competizione, Milano potrebbe fare da apripista per l’Italia.

Lia Quartapelle

Camera dei Deputati, XVII Legislatura – Commissione Esteri



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