30 novembre 2009

IL SINDACO VA IN METROPOLITANA


La nostra Sindaca Letizia Moratti è andata in metropolitana e si è accorta della sporcizia che circonda la città e della mancanza di senso civico.

Bisogna essere onesti intellettualmente, la mancanza di pulizia e senso civico pervade tutto il paese sia dove governa il Centrosinistra sia dove governa la Destra. E’ un problema che ci portiamo dietro da secoli e sarebbe ora di affrontarlo tutti insieme. E’dovuto alla crisi di quei rapporti tra individui che chiamiamo capitale sociale.

A Milano però, c’è un’istituzione, un tempo molto amata e anche bonariamente “temuta” dai milanesi: i Vigili Urbani ora chiamati Polizia Locale. Il Corpo fu fondato nel 1860 all’indomani dell’Unificazione e aveva il compito di vigilare la città, con l’avvento della motorizzazione di massa la gestione del traffico diventò la mansione principale.

Il Sindaco Albertini nel 1999 arrivò a uno scontro duro con i lavoratori dell’allora chiamata Polizia Municipale, dopo una vertenza dura uscì sconfitto ma l’opinione pubblica stette a guardare più che altro preoccupata dai disservizi.

Un episodio controverso che coinvolse i Vigili furono anche le tensioni che interessarono la Chinatown di Via Paolo Sarpi, che secondo testimoni furono causati da una pattuglia che avrebbe cercato di far salire una donna insieme al bambino sull’auto di servizio dopo che questa aveva opposto resistenza.

Nel 2008 quattro vigili sono stati condannati per calunnia ai danni di un’ucraina sposata con un italiano e accusata della vendita abusiva di 24 lattine di birra, come riportato sul Corriere del 16 Luglio.

Mi ricordo personalmente quando da piccolo i Vigili ci sequestravano il pallone quando giocavamo ai giardinetti di Piazza Firenze, multando contemporaneamente i nostri genitori. Nonostante questo ruolo “repressivo”avevano una naturale autorevolezza.

Ora sono i primi spesso a non comportarsi da “educatori”cioè da esempio virtuoso per i cittadini.

Alcuni esempi? Ecco i più diffusi: passare con il rosso, in particolare nella svolta a destra senza avere inserito la sirena o i lampeggianti, forse come tutti hanno fretta.

Qualche volta si vedono, in particolare i motociclisti, a non fermarsi sulle strisce per far passare i pedoni, hanno una deroga particolare?

Accendere le luci in caso di pioggia o di scarsa visibilità, e fino a qui ci riferiamo la codice della strada.

Con frequenza si vedono fumare e buttare i mozziconi per terra se passeggiano, o i pacchetti vuoti dal finestrino dell’auto.

All’incrocio di Piazza Wagner, ma questo posto è solo un esempio, si notano spesso vigili parlare al telefonino, anche in mezzo all’incrocio, possibile che il comando telefoni sempre quando uno è impegnato nella propria mansione, non può deviare la chiamata su un collega meno affaccendato?

Non penso siano telefonate personali, avete mai visto una cassiera del supermercato parlare al cellulare? Queste cose succedono più frequentemente in Posta o all’ASL. I ciclisti a Milano, e lo dico da persona sempre su 2 ruote, sono indisciplinati e arroganti ma noto che anche i vigili in bicicletta non sono da meno.

Ho poi notato che i Vigili quando si rivolgono a immigrati, giovani e non solo usano il tu, io ho fatto il militare nel 1977 e mi ricordo che già negli anni 70, anche se avevo 20 anni nessun superiore non mi ha mai trattato così.

Questi sono solo alcuni esempi eclatanti e sintomatici dello stato di disaffezione verso il Corpo.

Un ultimo appunto, il Codice della Strada italiano ha una strana particolarità di derogare l’obbligo della cintura di sicurezza per le forze di polizia e i taxisti, appunto quelli che hanno l’auto come strumento di lavoro. Perchè a questa stranezze del legislatore, avete mai visto anche solo in una serie televisiva dei poliziotti americani o tedeschi senza cintura? Non provvedono i rappresentanti sindacali sempre attenti alla sicurezza sul lavoro a pretenderne l’obbligo?

Da poco tempo i Vigili hanno un nuovo comandante serio e capace, speriamo che riesca a dare di nuovo lustro agli amati e “temuti” ghisa.

 

Massimo Cingolani



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