24 aprile 2018

A PROPOSITO DI MOROSITÀ NELLE CASE POPOLARI

Nuove relazioni tra cittadini e Comune


Parliamo delle case popolari di proprietà del Comune di Milano. La delibera della Giunta comunale che ne affida la gestione a Metropolitana Milanese SpA risale al 3 ottobre 2014. Il 1° dicembre 2014 ha avuto inizio la nuova gestione. Possiamo dire che a tutt’oggi grande è la confusione nella città sul merito di questa sostituzione della gestione ALER e, ancor più, sulle sue cause e sui suoi scopi. Non è raro sentire osservazioni , commenti e domande di persone, di cittadini , convinti che tutte le case popolari di Milano, ALER e comunali, siano ora gestite da MM Casa.

caffa-ronda16FBCon quali risultati? Certo, questa particolare questione rientra nel contesto generale delle politiche del Comune di Milano per le sue cosiddette periferie. Quali politiche, quale visione della città, quali indirizzi di carattere generale, quale volontà di affrontare la realtà delle condizioni di degrado e di esclusione che da così tanti anni caratterizzano numerosi quartieri di case popolari? Nel vuoto di risposte alle richieste che Sindacati e Comitati avanzano da decenni, mentre sulla realtà domina la rappresentazione della Milano modello, della Milano capitale con le sue numerose eccellenze, siamo in grado oggi di annunciare un’importante assunzione di responsabilità del Comune, relativa ad una particolare questione della gestione delle sue case popolari.

Il 19 aprile 2018 è stato firmato il Protocollo d’Intesa tra il Comune di Milano e le organizzazioni sindacali Conia, Sicet, Sunia, Unione Inquilini, per la soluzione di un annoso problema: la morosità maturata nelle case comunali al 31 dicembre 2016 per canoni ed oneri accessori e per i conguagli dovuti al 31 dicembre 2015. Una morosità pregressa, che risale in parte al tempo della gestione ALER.

Il Protocollo d’Intesa è il risultato di una lunga trattativa, di un serio lavoro condotto nelle relazioni fra il Comune e i Sindacati, per la ricerca di soluzioni eque nelle condizioni molto complesse proprie degli inquilini delle case popolari comunali e del rapporto fra inquilini e gestore. E’ stato posto termine così ad una lunga fase di rinvii di scadenze per la riscossione, di proroghe di termini, con conseguente aumento del debito, in una condizione di preoccupazione e di incertezza pesante per gli inquilini, di difficoltà per l’Amministrazione. La via della soluzione si è aperta quando si è capito che bisognava scendere da impostazioni astratte alla considerazione delle reali condizioni economiche delle famiglie.

Il Protocollo d’Intesa costituisce il punto d’arrivo di un iter avviato con la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 09.10.2016, con cui sono state approvate “Le linee di indirizzo per la riscossione volontaria della morosità maturata al 31/12/2016 sul patrimonio abitativo di proprietà comunale affidato in gestione alla società partecipata MM spa”. Alcuni punti importanti di questa Delibera, sanciti nel Protocollo, riguardano la chiarezza del debito da rateizzare, il cui importo gli inquilini potranno contestare, presentando la documentazione a sostegno della loro verifica e del ricalcolo.

Grande parte delle richieste dei Sindacati sono state accolte. Hanno contato le diverse manifestazioni di protesta e di richiesta di un cambiamento, le migliaia di lettere di contestazione che gli inquilini hanno inviato al Comune in adesione all’indicazione dei Sindacati.

MM Casa entro il 30 aprile, in ottemperanza all’impegno assunto dall’Amministrazione, invierà a tutti gli inquilini un’informazione sul Piano di rientro. Entro il 31 dicembre gli inquilini potranno decidere la loro adesione, a fronte della quale il Comune e MM Casa proporranno il Piano di rientro, con l’importo complessivo del debito e il numero di rate stabilito. La Giunta e il Consiglio Comunale con due rispettive delibere hanno innalzato il numero massimo di rate da 24 a 120. Ogni rata non potrà superare un ottavo del reddito medio mensile del nucleo familiare.

Il Protocollo, mentre decide il processo di carattere generale del recupero della morosità, tutela le situazioni più critiche, con maggiori facilitazioni per le Aree di protezione (Isee Erp* fino a 9mila euro) e di accesso (Isee Erp tra i 9 e i 14mila euro). Tutte le risorse che il Piano di rientro consentirà di recuperare saranno utilizzate per interventi di manutenzione ordinaria delle case popolari gestite da MM Casa.

Per l’esame delle situazioni di impossibilità di pagamento che, insorgendo, potrebbero vanificare la possibilità di esecuzione del Piano sarà istituita una Commissione consultiva, con la partecipazione di rappresentanti degli assessorati alla Casa, alle Politiche Sociali e al Bilancio, da referenti del Coordinamento Emergenze Abitative e dalle Organizzazioni degli inquilini. Una composizione che adombra il Tavolo del Coordinamento Interistituzionale partecipato per la questione delle Periferie, che soggetti di rappresentanza diversi hanno richiesto nel passare delle Amministrazioni, senza ottenere risposta.

Il Protocollo d’Intesa del 19 aprile 2018 conclude un’esperienza nuova di relazioni fra Sindacati e Amministrazione che deve molto alla disponibilità all’ascolto dimostrata dall’assessore Gabriele Rabaiotti. Oltre a darci la soluzione di un particolare problema rimasto irrisolto per anni, potrebbe costituire un insegnamento di carattere generale. Soltanto con il cambiamento delle relazioni con i cittadini, e in particolare con gli abitanti delle case popolari e con i loro rappresentanti, cedendo sovranità per essere in grado di rispondere alle proprie responsabilità, rendendosi capace di ascoltare, l’Amministrazione può affrontare il compito di costruire politiche per la città che diano soluzioni di competenza e di giustizia alle sue periferie.

Franca Caffa – Ermanno Ronda

*) Isee-erp, è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente per l’Edilizia Residenziale Pubblica 

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