23 gennaio 2018

UNA PASSERELLA TRA BRERA E PALAZZO CITTERIO

Un dubbio rimedio agli errori del passato*


L’idea di un’aerea passerella in vetro che collegherebbe il palazzo di Brera al palazzetto Citterio non ha convinto molti osservatori. Si parte da uno stretto corridoio della pinacoteca, ricavato sopra una navata della chiesa che ha dato il nome al palazzo storico, e si sbarca in due grandi sale con soffitto vetrato e tubature in vista, forse destinate al restauro. Di lì si scende alle collezioni e s’incontra il pubblico che è invece entrato dal basso, da via Brera. Anche sulla passerella è prevedibile una doppia corsia, il che significa che dovrà essere piuttosto larga.

05bertelli03FBNon dico che non possa essere divertente guardare le chiome degli alberi da vicino, seguire i passanti dall’alto come da un drone, entrare dal tetto. Nel rendering, la trasparente e leggera passerella compie un angolo repentino per raggiungere l’entrata nella parte alta del palazzo Citterio, ma difficilmente la struttura realizzata potrà essere una neutra scatola di vetro. Andrà necessariamente controventata, quindi irrobustita con una struttura in ferro. L’operazione richiederà un certo numero di pilastri di sostegno invasivi dell’orto botanico.

Insomma, non si tratta di un intervento quasi invisibile da realizzarsi in una parte vitale del centro di Milano, conservata sino a noi malgrado i bombardamenti e le nuove costruzioni.

Camminare in mezzo alle chiome degli alberi, seguire da lassù l’avvicendarsi delle stagioni, sarebbe senza dubbio attraente. Ma è proprio necessaria questa attrazione?

Il futuro di Brera-Citterio non sarà ad alta quota. Anzi si prevede un viavai da Brera al Citterio. Al livello della strada, naturalmente. Le mostre temporanee, che finora hanno richiesto l’occupazione delle sale della pinacoteca, si visiteranno al Citterio. Non si andrà più a seguire le conferenze della pinacoteca in una sala che si affaccia sul cortile, ma si andrà nel piccolo teatro all’interno del palazzo Citterio, il palazzo dove i piccoli visitatori troveranno tutto ciò che è desiderabile per la didattica. Soprattutto grandi e piccini troveranno il giardino, un miracolo di verde che si affianca all’orto botanico. Dove Mimmo Paladino ha creato con i frammenti della serra neo-barocca un alto muro che recinge il guardino romantico. Un caffè nel piccolo chiosco neogotico nel giardino sarà un’esperienza piacevole per i grandi e non mancheranno brioches e cioccolata per i piccoli visitatori affamati.

05bertelli03-02

Uscire da Brera per andare al Citterio non sarà allora un sacrificio, e la visita alle gallerie d’arte lungo la strada potrà servire come aggiornamento. Brera non è soltanto il complesso Braidense-Accademia-Pinacoteca-Istituto Lombardo-Orto Botanico-Osservatorio è anche un quartiere molto particolare. Un pezzo di Milano in continua attività e ricco di curiosità. Se piove, costerà meno una batteria d’ombrelli da dare in prestito, con il nome Brera in belle lettere d’oro capitali, anziché un ponticello a quasi diciotto metri d’altezza. Oltretutto, visitando il Citterio scendendo dal tetto, si perderebbe l’effetto di essere accolti dalla Muraglia di Pietro Consagra, la monumentale scultura in marmo rosso destinata a diventare emblema della seconda Brera.

Carlo Bertelli

*) La realizzazione dell’edificio d’angolo tra via Brera e Piazzetta Brera fu una controversa questione.



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti