19 settembre 2017

I PROMESSI SPOSI IN PIAZZA: “CREDETE CHE NON S’È FATTO APPOSTA?”

Quarta edizione di Maratona Manzoni, anche in tutte le lingue


Eccoci alla quarta edizione di Maratona Manzoni, il piccolo festival nato a Milano per la lettura collettiva e ad alta voce dei Promessi sposi, itinerante nei luoghi pubblici significativi per lo sviluppo urbano. L’abbiamo sempre voluta chiamare una “manifestazione di cittadinanza” considerando il fine, il contesto e il mezzo; e con le tappe 2017 avremo fatto leggere più di mezzo migliaio di persone in tanti posti milanesi diversi, perseguendo un intento molteplice – nel “fare città”: l’obiettivo di dare a ciascuno un’occasione in più per confrontarsi con se stesso, gli altri e l’abitato.

04fazziniFBbTre piani di esperienza: la performance di quei 3 / 4 minuti a leggere con la propria voce davanti a tutti, un testo legato all’adolescenza scolastica portato in piedi all’aria aperta e la condivisione emotiva degli spazi pubblici così da farli percepire curiosi, vitali e cioè da belli da curare. Il tutto con un unico metodo leggero, fatto salvo il rigoroso rispetto del testo letto: l’approccio ludico all’evento, al romanzo, all’autore, incarnato tutti assieme e tutti uguali.

In questi anni hanno letto con noi chi amministra la città (dal sindaco agli assessori, dai consiglieri agli impiegati comunali), chi la racconta (scrittori, attori, giornalisti, etc.) e chi con loro la vive tutti i giorni (a partire dallo studente fino al pensionato). Dovessimo individuare un target per la Maratona Manzoni faremmo veramente fatica, e questo è forse il succo più esemplare per posizionarla.

Ogni anno abbiamo cercato di coinvolgere nel gioco pezzi nuovi di città, un’azione spontanea considerando i Promessi sposi un presepe colto e popolare allo stesso tempo; l’abbiamo fatto sicuramente per divertirci, intenzionalmente per allargare le braccia quanto più capitasse.

Nel 2017, sostenuti da associazione QuickLit, Municipio 3 e Sistema Bibliotecario di Milano, domenica 8 ottobre saremo alla mattina nel meritevole anfiteatro urbano, in mezzo a un giardino “collinato”, che sta fra le case popolari di via Rizzoli 13 davanti alla sede RCS; e per il pomeriggio-sera nel cortile disegnato da biblioteca, auditorium e bar Joy Milano in via Valvassori Peroni 56.

Di nuovo case popolari e biblioteche, di nuovo spazi aperti abbracciati da comunità. E fra i 100 lettori (iscrizioni aperte il 18 settembre fino a esaurimento posti, scrivi un’email) un po’ delle coraggiose – e “formate”- voci che hanno aderito al Patto per la Lettura, perché la nostra collaborazione con il Sistema Bibliotecario di Milano si basa sulla convinzione che sia un produttore di cultura pubblico -propulsore aggregativo e infrastruttura – il cui potenziale merita sviluppo e visibilità.

E sarà una gioia per noi (in primis utenti affezionati) vedere alle pareti di tutte le biblioteche i magici Minimal Incipit e Minimal Explicit, realizzati in edizione speciale da Minimal Inc. (Maratona Manzoni deve molto alle sue grafiche pop), adottati dal Sistema Bibliotecario Milanese e proposti alla gente come crowdfunding del festival.

Ed è proprio in quanto “manifestazione di cittadinanza”, che questa quarta edizione della Maratona Manzoni avrà poi anche una tranche dicembrina, sviluppandosi così all’inizio e alla fine dell’autunno: alla versione classica di domenica 8 ottobre seguirà, infatti, una versione international sabato 16 dicembre, coprodotta con la Civica Scuola di Interpreti e Traduttori “Altiero Spinelli”, che vedrà gli studenti più diversi (della Civica, del Liceo Manzoni, delle comunità straniere, del progetto Erasmus) leggere i Promessi sposi nelle più diverse lingue, grazie innanzitutto all’archivio di Casa Manzoni.

E dite voi se è una coincidenza che la via in cui ha sede la Civica, dove Maratona Manzoni International si svolgerà, sia intitolata al capitano Francesco Carchidio dei Malavolti, ovvero il primo Italiano che riconobbe il figlio illegittimo avuto da una donna eritrea durante il servizio militare, facendo di lui un cittadino del nostro Paese.

Con noi ci saranno Treccani, che evidenzierà l’importanza dei Promessi sposi come passaggio fondamentale nella nascita della nostra lingua (con totem dedicati alle parole manzoniane nel dizionario) e L’Altiero, il magazine della Civica, che farà da redazione reporter crossmediale sul campo, e ArcipelagoMilano grazie al quale racconteremo il fortissimo legame territoriale che sta alla base del festival.

Tutto molto bello, direbbe qualcuno, e forse tutto molto “definitivo”: con questa quarta edizione Maratona Manzoni potrebbe infatti, infine, aver chiuso il suo cerchio, da una parte visti i “figli” che il futuro propone (lo sviluppo della lettura attraverso lingue e linguaggi e una richiesta giuntaci per il 2018 di applicare il metodo ludico e territoriale di Maratona Manzoni a un altro testo), dall’altra per aver dovuto registrare l‘assenza di piazza San Fedele come luogo “cardine” del festival.

Diciamo che lo notiamo con amaro fatalismo: il mancato sostegno necessario a portare come sempre il festival sotto la statua di Alessandro Manzoni (che assieme all’ormai mitico suo cartonato gigante è protagonista natale di Maratona Manzoni) fa riflettere, nei giorni in cui è ribadita la volontà politica di candidare Milano “Unesco Creative City for Literature”. Ad maiora, caro Alex, nostro bel pezzo di Manzo!

Giorgia Fazzini



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti