7 giugno 2017

SINISTRAXMILANO SI APRE ALLA CITTÀ

Una nuova sede per un’idea di politica condivisa


Nata poco più di un anno fa come lista elettorale per le Amministrative 2016, si è andata trasformando, come evoluzione naturale, in un movimento politico: due consiglieri, un assessore e un delegato del Sindaco a Palazzo Marino, oltre a numerose rappresentanze nei Municipi; ma SinistraxMilano è soprattutto un progetto in divenire, sta consolidando la propria organizzazione interna e da poco ha anche una nuova sede cittadina che sarà inaugurata venerdì 9 giugno, in zona Porta Venezia (via Rosolino Pilo 12, a partire dalle ore 18.30). Il nuovo spazio non è che “una piccola vetrina aperta sulla strada, pochi metri quadrati”, raccontano gli attivisti che la stanno allestendo; ma più che sul luogo stesso, l’attenzione è puntata sull’“l’idea di luogo” che si vuole trasmettere a chi avrà voglia di frequentarlo e che racchiude un po’ l’essenza stessa di SinistraxMilano e degli obiettivi che si pone.

08poli21FBNon un partito, ma un gruppo; anzi un insieme di gruppi -, radicati sul territorio e coordinati tra loro secondo modalità non rigide ma flessibili – attivi su problematiche concrete, aperti alla collaborazione di soggetti con diverse appartenenze e storie, anche di militanza in partiti tradizionali della sinistra. Viene in questo senso raccolto, e fatto proprio, un po’ quello che era lo spirito dei Comitati, in cui l’identità politica diventava secondaria rispetto a una nuova finalità condivisa che emergeva rispetto a tutto il resto.
Nella sua nuova sede, e ovviamente non soltanto lì, SinistraxMilano si propone quindi soprattutto come un nuovo punto di riferimento per la città, d’incontro tra tante realtà differenti che aspirano al dialogo ma che ancora non hanno trovato fino in fondo la modalità di impostarlo. Basta pensare al titolo che è stato dato all’evento di venerdì prossimo per l’inaugurazione dello spazio di via Pilo: “
Benvenuti a casa”. Torna a farsi sentire l’esigenza, espressa in queste settimane anche da Campo Progressista, di interpretare la politica, come spazio, fisico o dello spirito, in cui ritrovarsi con chi condivide un sentire comune prima ancora che un programma, un metodo prima che una meta.

Quella di anteporre al “programma” inteso in senso puntuale e tangibile, una serie di valori condivisi, che potrebbero essere interpretati come troppo ampi e generici, viene spesso indicata come debolezza della Sinistra (e non soltanto nella realtà milanese); ma se ci si pensa bene può diventare invece un suo punto di forza perché sulla base di valori condivisi, i programmi nascono poi come naturale conseguenza e hanno radici più forti.
“Seminare e raccogliere”: SinistraxMilano viene descritta come “un’organizzazione plurale di donne e uomini liberi, ambientalisti, laici, progressisti, antifascisti e solidali che promuovono l’equità e il pieno raggiungimento dei diritti di cittadinanza, compreso quello alla partecipazione”, così si legge nella presentazione su
https://sinistraxmilano.org/. Ecco che ritorna dunque, tra gli obiettivi primari quello della partecipazione. Ma la domanda da porsi, con molta franchezza, sta a monte: a che punto è effettivamente, a oltre un anno di distanza, il rapporto di conoscenza e collaborazione tra SinistraxMilano e la città?

Perché il problema rimane sempre lo stesso, e costituisce una limitazione per la politica a qualsiasi livello, cittadino o nazionale. È la difficoltà di “allargare” la propria base, cosa ancora più difficile per un gruppo nato intorno a un progetto, che non per i partiti politici tradizionali che per raggiungere questo scopo possono contare su un’organizzazione capillare e su risorse più consistenti. Un movimento come SinistraxMilano non può che basarsi sul coinvolgimento delle persone, sulla loro partecipazione in vista di un bene comune o di un risultato concreto, non può che fare leva sulla conoscenza diretta, sulla capacità di calarsi nelle situazioni e nelle realtà locali prescindendo dagli appuntamenti elettorali; la speranza è di poter così contribuire, in modo differente rispetto alla politica tradizionale, a radicare un’idea di cittadinanza e di civismo che siano propositivi e non semplicemente richieste passive nell’attesa di una risposta da parte dell’amministrazione, sia esse di municipio o cittadina.

SinistraxMilano si vuole quindi proporre soprattutto come punto di riferimento per il territorio, per catalizzarne le energie positive ed espandere la loro voce dove questa non può arrivare. Anche in questa fase di organizzazione e attivazione della nuova sede, i primi contatti sono stati quindi – per applicare il principio anche su scala ridotta – con il condominio che la ospita, con gli abitanti della strada, con i negozianti; tutti invitati non soltanto all’inaugurazione di venerdì, ma a contribuire con il proprio tempo e le proprie idee, nel prossimo futuro, a costruire e realizzare un progetto condiviso. Perché i punti critici stanno sempre nell’incapacità della politica di comunicare, nella difficoltà incontrata non tanto nel prestare ascolto, quanto di dare quelle risposte chiare che i cittadini da soli non sono in grado di trovare.

La pluralità dei soggetti politici spesso non è vissuta come ricchezza, bensì come disorientamento, e quest’aspetto non viene in genere sufficientemente colto dai diretti interessati come spinta a un’aggregazione, a una convergenza di punti di vista che nella sinistra attuale, milanese e non solo, sarebbe quanto mai necessario. Chi volesse indirizzare una richiesta o incanalare il proprio impegno rischia quindi in questa fase di trovare, nell’ampiezza di possibilità, un punto di debolezza anziché di forza. Tra un appuntamento elettorale e l’altro, gli elettori dimenticano molto in fretta (e non sempre per colpa loro), perdono di vista quella temporanea identificazione con la lista o le persone che hanno votato e non si ritrovano più in progetti che pure continuano a essere portati avanti, ma che spesso non vengono comunicati in modo sufficientemente efficace, così da poterne almeno apprezzare i progressi.

Tutto questo è ancora lontano dall’idea di appartenenza che un movimento politico dovrebbe essere in grado di generare e si tratta sicuramente di uno spunto di riflessione sul quale SinistraxMilano già sta lavorando da tempo. È evidente che per i gruppi attivi nei Municipi, oppure quelli che si dedicano a singoli temi, risulta più facile calarsi nelle criticità e nei problemi concreti, instaurare rapporti diretti con cittadini e associazioni, mantenersi costantemente al corrente dei risultati raggiunti e individuare le strade da percorrere: nella nuova sede di SinistraxMilano ci sarà spazio per tutte queste realtà e per tutta quella parte della città che vorrà aprirsi al dialogo e al confronto, nell’attesa di poter condividere fino in fondo un progetto comune.

Eleonora Poli



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