27 aprile 2017

MONUMENTI A MILANO E LA “FEARLESS GIRL” DI NEW YORK

Come si può conoscere una città e la sua storia


Rileggendo un mio articolo su ArcipelagoMilano del 2011 sono sempre più convinto che monumenti identificabili con fatti o persone della Storia Milanese arricchirebbero il disegno urbano della città assieme ai palazzi storici, ai teatri, alle chiese, alle fontane, alle infrastrutture e alle nuove architetture (non sempre).

10zenoniFBSi formerebbe così un nuovo tipo di Museo, esterno e a quota zero, il Museo della Storia della Città, che si apprezzi passeggiando, guardandosi in giro e leggendo le targhe applicate ai palazzi e ai monumenti.

Riguardo ai Monumenti Milano, specie nel dopoguerra, dimostra una carenza dovuta a una mancata riconoscenza verso i suoi cittadini più meritevoli, ricordati con targhe stradali tutte uguali con scarne informazioni e collocate ovviamente in periferia, sostituendoli invece dove dovrebbero andare con monumenti-astratti che, pur portando in qualche caso piacevoli segni sul disegno urbano, nulla aggiungono al Museo della Storia della Città.

Mi pare che nessun monumento sia previsto per i grossi e recenti interventi periferici come S. Giulia e Adriano, semicentrali come Fiera City e Portello nord o centrali come il progetto Porta-Nuova-Garibaldi dove data la sua estensione, l’interconnessione col trasporto pubblico, l’importanza degli enti insediati, avrebbe meritato un monumento a Riccardo Catella il vero risolutore della rinascita di quello che veniva chiamato Centro Direzionale dal PRG del ’53.

Ma quante delusioni a Milano. Il monumento a Cattaneo, abbassato a guardiano di uno sporco parcheggio di motorini in largo Santa Margherita, posizionato invece per la sua visibilitàà dai nostri predecessori in una posizione di buon valore urbano. Il monumento a Montanelli, stilisticamente più adatto se posizionato al Cimitero Monumentale, messo in una posizione – sia per la sua altezza limitata sia per la posizione incassata – praticamente invisibile. Il monumento-oggetto fontana in San Babila copia di un analogo esistente a Sondrio. La pregevole statua della Giustizia che invece di essere davanti al Palazzo o nell’atrio principale, come nei Palazzi di Giustizia di tutto il mondo, è racchiusa invece in un cortile di servizio interno, perdendo tutto il suo significato verso i cittadini e lo spazio urbano.

Si continua con il manufatto di Cattelan davanti alla Borsa di Milano che nei servizi giornalieri della TV sulla Borsa ha costretto gli operatori a riprendere il pregevole palazzo Mezzanotte di scorcio o da vicino pur di non far apparire il manufatto che non ha nessuna relazione con il sito o con la funzione che dovrebbe rappresentare. La scultura di Pomodoro senza significato per la funzione e il sito davanti al Teatro Strehler, dove invece un monumento con Strehler e Grassi potrebbe rappresentarli seduti sulla banchina-parapetto davanti al teatro come Churchill e Roosevelt sulla panchina di Mayfair a Londra.

Una versione simile è presente nei monumenti al personaggio in scala reale seduto davanti al loro bar preferito, come Pessoa a Lisbona e James Joyce a Pola e lo stesso Joyce in piedi appoggiato al parapetto del Gran Canal a Trieste, che esprimono amore per il personaggio e che non ho mai visto deturpati.

Un quadro così deludente e di occasioni perdute per la città di Milano e la sua Storia di fronte all’emozionante complesso monumentale a Wall Street a New York” per il modo in cui riesce a trasmettere significati del sito e del carattere degli Americani ai passanti, diventando in breve la terza attrazione turistica di questa grande città.

Si tratta della statua bronzea di un toro in posizione di attacco chiamato Charging Bull [toro alla carica] segno della potenza economica del libero mercato spesso rappresentato davanti alle Borse a volte anche con l’Orso a significare i momenti favorevoli o in crisi del mercato.

In questo il toro di grandi dimensioni (5 metri circa in lunghezza) e appoggiato  direttamente sulla pavimentazione in pietra del sito, fu posato nel 1989, come omaggio all’economia Americana dello scultore italiano Arturo di Modica.

Poi improvvisamente per la Festa della Donna del 2017 alla città sbalordita appare sullo stesso sito la statua dello scultore americano Kristen Visball che ci mostra una ragazzina con la gonna svolazzante le mani appoggiate ai fianchi che fissa da pochi metri il Charging Bull come a sfidarlo e quindi subito chiamata Fearless Girl [la ragazza senza paura].

Il complesso delle due sculture che si fronteggiano è una formidabile trasposizione dello spirito degli Stati Uniti in Wall Street quartiere simbolo della Borsa più importante del mondo, dove si fronteggiano l’economia dirompente del paese, ma anche l’antidoto affidato alla spavalderia di una ragazzina.

Questo fa capire dopo 27 anni dall’apparizione del Charging Bull che la società si sta trasformando e – com’è auspicabile – il cambiamento è da affidare alle donne. Formidabile messaggio affidato a monumenti giusti nel posto giusto e che ci racconta come nessun altro le caratteristiche di questo grande e contraddittorio paese e la storia di questa città.

Ma anche la funzione corretta del vero Monumento all’emancipazione della donna e che viene affidato alla Storia della Città arricchendone il disegno urbano e il momento storico che viviamo  solleticando la curiosità dei turisti che riflettendoci su apprendono più della vita Americana che dai classici percorsi turistici. Cosa si vuole di più da un monumento e dal suo rapporto con la città?

 

Gianni Zenoni



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