15 marzo 2017

L’ACQUA CAPOVOLTA DI MILANO AL CONVEGNO DI MONDOHONLINE

Le risorse idriche abbondanti sì ma comunque preziose


Perché mai una città nata sull’acqua si dovrebbe occupare di una risorsa che possiede in abbondanza? Solo per rendersi più attraente con la riapertura dei Navigli? Quest’anno poi una normale pulizia dei fiumi che la attraversano ha fatto anche superare la stagione delle piogge senza esondazioni. Che cosa chiedere di più a un’acqua così generosa che è anche buona? Le risposte sembrano così scontate da non richiedere più quasi neppure l’apertura di un discorso. Si basano anche su due evidenze molto concrete: la bolletta dell’acqua potabile più bassa d’Italia e una semplice molecola di H2O che pulisce e disseta quando occorre.

09rinolfi10FBEppure anche l’acqua richiede nuovi impegni. Il segreto consiste nel porsi dal suo punto di vista, che quando attraversa la città vede buttare al vento gran parte delle sue straordinarie potenzialità energetiche, e quando entra nel corpo umano trasformandosi in “biologica” viene sottoutilizzata per gran parte delle sue straordinarie potenzialità .

Per scoprire le potenzialità economiche delle risorse idriche occorre capovolgere lo sguardo e passare dall’acqua di superficie a quella di sottosuolo, così come per capire le potenzialità di benessere delle molecole che ci compongono occorre uscire dallo stereotipo dell’acqua “fresca” e considerare quella “tiepida” che crea in ogni istante miliardi di operazioni biochimiche complesse.

Mercoledì 22 marzo Mondohonline nel suo convegno proverà ad accendere una piccola luce sui poteri sottovalutati di questo straordinario elemento le cui origini rimandano alla notte dei tempi e nello spazio.

Com’è tradizione di quest’Associazione che si occupa di disabilità sociali e ambientali, il tema verrà affrontato in due sessioni. S’inizierà di buon mattino con “L’acqua per la salute delle persone”. L’acqua in esame non sarà solo quell’eccezionale solvente che ben conosciamo che trasporta le sostanze necessarie per il metabolismo del nostro corpo e lo depura. L’attenzione riguarderà anche l’acqua di cui siamo fatti per scoprire un mondo di potenzialità di cui ancora non sono chiari i confini ma che sollevano molti quesiti .

Alle molecole del nostro corpo che per il 99% sono di acqua cosa accade quando arriva una malattia? Se si tratta di acqua viva e organizzata che ci dà forma intelligente quanto conosciamo della sua dinamica interna? Come funziona e come comunica le informazioni nel nostro organismo? Cosa la tiene assieme in modo così efficiente ed efficace? Che ruolo gioca nel supportare con assoluta precisione i miliardi d’incontri tra altre molecole di cui ogni istante il nostro corpo ha bisogno per vivere?

Oltre all’interesse di chi soffre di patologie collegate alle disabilità motorie, ci sembra qui di intravvedere un enorme campo di ricerca da esplorare per la salute di tutti. L’appello è alla comunità scientifica milanese che sviluppi la ricerca in questo campo. Il convegno potrà solo sollevare l’esigenza confrontando le differenti idee sul tappeto. Le relazioni inizieranno con “L’acqua questa sconosciuta” di Aurelio Viglia per proseguire con “La centralità per la salute” di Alberto Battezzati, “i Ritmi dell’acqua vivente” di Enrico Chiappini, “La memoria dell’acqua e l’ipocinesi” di Paolo Corvi Mora e altri ancora.  A Claudia Sorlini spetterà il compito di concludere la sessione della mattina e di portare a sintesi quanto discusso.

L’acqua per la salute della città”. Verrà affrontata nel pomeriggio a partire da quella sotterranea; un vero fiume di oro blu che ci ostiniamo a non utilizzare. È l’enorme quantità di energia geotermica. C’è da chiedersi come mai, nonostante la crisi economica, ci sia così poco interesse nei confronti di minori costi di energia, inferiori tassi d’inquinamento e maggiore indipendenza energetica, senza trascurare il beneficio economico che deriverebbe da una diminuzione del costo dei servizi indivisibili a carico della collettività. C’è di più, parte degli sprechi derivano anche dal modo in cui si gestisce la crescita di livello della falda. Quanti sono i costi per i pompaggi dell’acqua di falda cui si sommano quelli della manutenzione degli impianti sottoposti a pressioni improprie e i costi di depurazione dovuti alle acque bianche mescolate alle nere? Tutto questo quanto costa alla città? Chi lo sta pagando?

Tutti quesiti ai quali daranno risposta le relazioni del pomeriggio che spaziano da: “La valorizzazione delle acque metropolitane” di Giuseppe Santagostino, all’ “Assetto idrogeologico e progettazione urbanistica” di Luca Imberti, per arrivare a “L’acqua e i metabolismi urbani” di Giuseppe Longhi ed Erich Trevisiol e vedranno gli interventi di CAP Holding, MM spa, e Franco D’Alfonso per la Città Metropolitana. Questi lavori saranno conclusi da Francesco Silva.

Queste sono le “disabilità idriche” che si registrano all’ombra della Madonnina, ma la mission dell’Associazione recita “differenze che creano soluzioni” e la obbliga a trovare i modi per superare queste difficoltà. La prima strada da percorrere è quella dell’economia circolare e il contesto europeo offre il primo aiuto. “Un piano d’azione europeo per l’economia circolare …”, è la comunicazione Ue del 2015 di cui parlerà Matteo Fornara (CCR di Ispra- Commissione Europea) .

Grazie a un “handicap” dell’acqua urbana si entrerà quindi nel regno dell’eco-innovazione che valorizza il patrimonio dei beni comuni con l’adozione di scelte tipiche da P.A. È la porta che apre agli appalti pubblici verdi e agli strumenti europei di finanziamento. “Ma perché l’economia circolare divenga realtà occorre un impegno a lungo temine a tutti i livelli – Stati membri, regioni, città, imprese e cittadini”: così recita la comunicazione UE che, di fatto, invita Milano a superare la logica dei campanili e accedere al livello metropolitano indispensabile per regolare l’uso delle acque sotterranee e di superficie.

Le conoscenze tecniche non mancano, le imprese valide neppure, si tratta di ristrutturare l’attuale catena del valore spezzettata e creare un unicum integrato al servizio del cittadino.

Come i metabolismi idrici metropolitani possono essere fonte di ricchezza se si cambiano i paradigmi di gestione, così i metabolismi umani e l’attività dell’acqua organizzata possono migliorare la salute dei cittadini se la scienza prosegue nei suoi impegni per giungere alle applicazioni terapeutiche sperimentate e verificate.

Innovare la gestione di una risorsa ad alto potenziale e ricercare nuove soluzioni per la salute partendo da un elemento vitale, sono le opportunità che oggi ci regala l’acqua di Milano.(1)

 

Carlo Alberto Rinolfi
presidente MondoHonline

(1) L’accesso al convegno Mondohonline è libero fino a esaurimento posti; s’invitano gli interessati a registrarsi compilando e inviando l’apposito modulo.



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