21 febbraio 2017

MAGAZZINI RACCORDATI DALL’ABBANDONO AL SUCCESSO

I meriti di FAS, un gruppo di cittadini attivi, a volte iperattivi


“Ragazzi iperattivi” è una (superata) definizione scolastica per quei ragazzi che proprio non riescono a stare fermi. E questa impressione dobbiamo avere fatto alla redazione di ArcipelagoMilano, che ci ha chiesto di raccontare ai suoi lettori la nostra “intensa attività” del 2016, letta in una newsletter. FAS significa “Ferrante Aporti – Sammartini”, dal nome delle due vie che corrono lungo il kilometro e mezzo di Magazzini Raccordati, quei 141 grandi spazi sottostanti il rilevato dei binari della Stazione Centrale: circa 300 metri quadri l’uno, per una superficie totale di oltre 40mila metri quadri: il nostro Grattacielo Orizzontale.

06cappellina07FBDa quando la proprietà Grandi Stazioni ha svuotato i Magazzini di tutte le attività commerciali e logistiche, ai nostri quartieri è stato regalata una sorta di Grande Muraglia attraversata da 5 tunnel stradali degradati, che sempre meno cittadini osavano attraversare (finalmente negli ultimi anni risistemati dal Comune). La nostra attività, iniziata come gruppo informale nel 2011 e poi organizzata in associazione, è rivolta alla riqualificazione e al recupero dei Magazzini, come mezzo per ridare vita ai quartieri che affiancano la zona ferroviaria: di qui il nostro motto “C’è vita intorno ai binari”.

In questi anni ci siamo mossi con iniziative di denuncia e sensibilizzazione, confronto con le istituzioni, “rioccupazione” delle vie e degli spazi attraverso feste e incontri di strada, difesa del poco verde e del suo ampliamento recuperando spazi in disuso, attività culturali e musicali condotte assieme a decine di altre associazioni e gruppi di base. In particolare, andiamo orgogliosi della collaborazione con le strutture e organizzazioni di assistenza e solidarietà operanti negli unici spazi aperti sotto ai binari: là dove si accolgono e si aiutano i senza dimora, i migranti, i profughi, abbiamo contribuito a realizzare musica dal vivo, mostre, merende per grandi e bambini. Il nostro obiettivo finale è di vedere di nuovo le grande arcate Novecento piene di attività, sia di tipo commerciale sia sociali e culturali, in modo che la zona possa diventare di nuovo attrattiva per le persone e appetibile per vari tipi di iniziative, senza diventare un complesso commerciale o un divertimentificio con utenti provenienti da lontano che spingerebbero ancora di più i residenti a ritirarsi nelle loro case (si pensi ai problemi di certe zone della movida cittadina).

E qui l’interlocutore centrale è la proprietà degli immobili, società Grandi Stazioni il cui ramo Retail è stato da poco acquisito da parte della cordata imprenditoriale italo-francese Antin Infrastructures – Icamap – Borletti Group. Come già con la proprietà precedente, la nostra associazione continua a chiedere due cose che ritiene fondamentali. La prima richiesta è che la destinazione degli spazi sia oggetto di una progettazione partecipata, attuata attraverso un “tavolo” in cui siano presenti proprietà, amministrazione locale, associazioni dei cittadini della zona. E qui ricordiamo tra l’altro che per qualsiasi ristrutturazione i previsti “oneri di urbanizzazione” potrebbero essere versati non interamente in denaro ma anche in cessione di alcuni spazi.

La seconda è la proposta, anche questa per lungo tempo inascoltata, di iniziare a sperimentare iniziative di riuso temporaneo che possano funzionare come attrattore tanto per l’iniziativa quanto per la cittadinanza (pensiamo a esperienze dall'”inaspettato” successo come quella del Mercato Metropolitano). Su questo aspetto, sembra che qualcosa si sia finalmente mosso: dopo alcuni anni di tentativi, quest’anno i promotori degli affermati Fuorisalone di aprile Ventura Lambrate sono riusciti per la prima volta ad ottenere un blocco di 5 Magazzini in cui realizzeranno altri eventi Ventura Centrale, definita “sorella maggiore” di Ventura District Lambrate. La conferenza stampa dello scorso 9 febbraio per il lancio dell’evento ha avuto riscontri di dimensioni inaspettate: un semplice post FAS ha avuto oltre tredicimila letture in un giorno, contro le abituali 500-1500.

Come siamo stati e intendiamo stare in questo processo? Proseguendo e sviluppando diversi filoni di attività, per qualificarci sempre meglio come “cittadini esperti” della zona e stakeholders, portatori degli interessi pubblici. Sulla ricostruzione della storia e dell’identità della zona, il libro da noi realizzato su “Passato Presente Futuro” dei Magazzini Raccordati è stato nel 2016 al centro di numerose presentazioni pubbliche in biblioteche, centri civici e altre sedi, stand in mercati del libro; fino alla più importante per partecipazioni istituzionali, in Regione, nello scorso novembre.

Abbiamo intanto collaborato a “passeggiate” di zona, tra cui una nei luoghi della Resistenza con il Teatro Officina e una con il movimento internazionale Jane’s Walk. Sempre sulla riappropriazione civica degli spazi, sosteniamo la splendida idea delle “Colazioni del sabato” di NoLo Social District in strade, piazze, spazi ospitali. E nuovamente libri con la 3 giorni di eventi Bookcity nella Casa delle Associazioni e Volontariato del Municipio 2, con 9 incontri aventi per tema il racconto della storia di persone e luoghi considerati “a margine”.

Per il miglioramento materiale dei quartieri, in particolare vivibilità e trasporti, abbiamo partecipato a GreenCity con la festa di inaugurazione di un nuovo giardino realizzato su spinta dei cittadini e del Consiglio di Zona: un progetto iniziato nel 2013 con la pulizia di un’area in abbandono realizzata da Legambiente e FAS per “Puliamo il mondo” (e da allora “puliamo” ogni anno uno o più punti critici). Sempre assieme a Legambiente, nel 2016 abbiamo perfezionato presso il Comune l’adozione di una grande pianta storica di glicine simbolo di via Aporti, mentre seguiamo altri fazzoletti di terreno da “ri-verdizzare” con segnalazioni e proposte. Intanto, dopo anni di petizioni e incontri assieme a varie altre associazioni, in primavera finalmente abbiamo visto la modifica del percorso del bus 87, “strategico” per collegare i due versanti della Grande Muraglia.

Del rapporto con il mondo della solidarietà abbiamo già detto: nel 2016 una rete di una ventina di associazioni, gruppi, comunità ha dato vita, con il “Progetto contAMIniamoCI” a una stagione di iniziative pubbliche, e sta progettando una stagione 2017 con l’ingresso di nuovi soggetti (le maiuscole AMICI sono una scelta voluta). Sollecitare e interpretare i bisogni dei cittadini; fare rete in una zona ricca di aggregazioni sociali attive ma quasi sempre piccole; aiutare una zona a mantenere memoria e identità; utilizzare il tavolino di raccolta firme come il web; non rappresentare il mugugno fine a se stesso ma sempre proporre soluzioni, o il confronto per studiarle insieme, sono divenute costanti del nostro modo di lavorare che da 6 anni ci permette di continuare a esistere per “riprenderci” centimetro dopo centimetro il nostro territorio e ridargli vita.

Angelo Cappellina
Consigliere Associazione FAS gruppo Ferrante Aporti Sammartini

 



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