10 maggio 2011

LETIZIA MORATTI E GLI OH BEJ OH BEJ ELETTORALI


Siamo alla fiera degli Oh bej Oh bej elettorale. Letizia Moratti ha emanato l’ultimo e perentorio ordine alle sue truppe fatte di assessori, capi ripartizione, presidenti di aziende partecipate e di tutti quelli che aspirano alla sua riconoscenza (e magari aspiranti anche alla riconoscenza di Berlusconi): inaugurate!, inaugurate!, lanciate tutto il lanciabile in materia di servizi e simili. Basta scorrere i comunicati stampa del Comune di questi ultimi giorni per rendersene conto.

Un avviso alla cittadinanza: se avete ritinteggiato la camera dei bambini, la consegna è il silenzio, non una parola nemmeno agli amici più cari: la grande sorella Moratti potrebbe venirla a inaugurare con giornalisti al seguito e voi, beneducati, magari le aprireste la porta. Ad aprire le danze è stata ATM con il servizio notturno ma anche Mascaretti, assessore alle Aree cittadine e Consigli di Zona (Consigli svuotati accuratamente di ogni potere da questa Giunta), non perde tempo e presenta il nuovo “Servizio gratuito di informazione e orientamento a  tutela dei consumatori” che verrà attivato nelle nove circoscrizioni cittadine. Qualche malevolo già pensa che questo servizio sarà presto “esternalizzato” e dato in appalto a Mediaset.

Devo dire che da un certo punto di vista Achille Lauro era più onesto: l’indimenticato “Comandante” della destra partenopea, per diventare sindaco di Napoli nel ’56 con una larga maggioranza, regalava spaghetti, e, si dice, una scarpa sinistra, l’altra a voto ottenuto, non promesse al vento. Meglio l’uovo oggi che la gallina domani. Comunque il malcostume di strumentalizzare ai fini privati i beni comuni dilaga ogni giorno di più.

Per non essere da meno dell’assessore Mascaretti anche noi vorremmo offrire il nostro servizio gratuito di informazione e orientamento a tutela dei consumatori: i consumatori del diritto di voto alle prossime amministrative ma solo a quelli che vogliono cambiare le cose. Avete quattro giorni davanti a voi: oggi, giovedì, venerdì e sabato. Non cercate di convincere i berlusconiani assatanati: il loro amore per Berlusconi è emotivo e irrazionale e voi, vecchi volterriani democratici, non avete argomenti sufficienti per abbattere la “fede”.

Mirate a quelli che vi sembrano incerti, meglio se vostri coetanei, e sfoderate tutta la vostra dialettica ma soprattutto ricordate agli incerti che lo smog, il rumore notturno, le scuole che vanno a pezzi, le attese dei mezzi pubblici, le buche nelle strade, il traffico insopportabile e tutto quello che rende la vita grama in città non dipendono da Berlusconi: se votate Moratti per farlo vincere, questi problemi resteranno. Ricordate ai vostri interlocutori che non sempre in politica vale il detto “non lasciare il certo per l’incerto”: la gestione Moratti l’abbiamo provata. Il certo.

L’incerto è Giuliano Pisapia? Perché no? I megafoni della Moratti e di Berlusconi gli addebitano un passato di Rifondazione? Ma questo cosa ha a che fare con le buche nelle strade, le attese alle fermate e così via? Dobbiamo andare a votare pensando alla nostra vita di tutti i giorni, ai nostri rapporti sociali, a vivere sereni, a ritrovare quella civiltà di rapporti della quale il berlusconismo ci ha resi orfani. Non siamo nati solo per competere né da soli né come città. Ma andando a votare pensiamo anche a chi vogliamo ci rappresenti.

Milano ha bisogno di rinnovare la sua classe dirigente: facce nuove meglio se femminili. Usate la preferenza e concentratela, in accordo con chi la pensa come voi, su pochi nomi. Non disperdete il voto: queste sono le operazioni per le quali Facebook e Twitter sembrano fatti apposta. Un’ultima raccomandazione: grande garbo con i propri figli. Non aggiungerei parola sul tema. Per finire, un modesto promemoria: ci toccherà la classe politica milanese che avremo scelto sia a destra sia a sinistra. Quello che è importante è la consapevolezza di aver fatto il possibile per avere quel che si desiderava. Il resto è democrazia.

Luca Beltrami Gadola




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