6 luglio 2016
IL PIANO DI MAGGIE – A COSA SERVONO GLI UOMINI
di Rebecca Miller [USA, 2015, 98’]
con Greta Gerwig, Julianne Moore, Ethan Hawke, Bill Hader, Maya Rudolph, Travis Fimmel
Maggie è una trentenne newyorkese, insegna una materia “ponte tra la creatività e il management” e ha deciso di fare un figlio da sola. I suoi fidanzati non durano più di sei mesi e allora decide di ricorrere all’inseminazione artificiale. Il candidato donatore di sperma è un vecchio conoscente del college, abile matematico ed ex rugbista, ora dedito alla produzione di cetrioli sottaceto.
Tutto può andare secondo i piani di Maggie? Non sempre la vita si fa imbrigliare dalla programmazione e proprio quando mette in pratica l’inseminazione ecco bussare alla porta un intrigante collega. È un docente di fanta-antropologia, charmante ma al rimorchio di una moglie bella e in carriera, dotato di due figli, frustrato per essere il numero due in famiglia e desideroso di qualcuno che lo comprenda. Chiuso fuori casa, l’uomo decide di andare da colei che lo comprende (Maggie) e che gli sta leggendo il suo romanzo, capitolo dopo capitolo. Giunto dalla sua salvatrice l’uomo si accorge di esserne innamorato e così dall’inseminazione artificiale si passa a quella naturale. I due diventano una coppia, il docente si separa dolorosamente dalla moglie in carriera (una divertente Julian Moore), hanno una splendida bambina.
Tutto ok? Non proprio; mentre il romanziere scrive, scrive e scrive, la sua ex prima moglie oltre a mietere successo professionale dà anche alle stampe un libro in cui racconta del tradimento del marito con conseguente fine del matrimonio. Maggie che fa? Si prende carico della sua piccola, dei figli del marito, asseconda il consorte e capisce che non è fatta per fare la moglie. Bisognerà escogitare un piano, forse basterebbe trovare un’occasione per far reincontrare suo marito con la ex consorte, in fondo chiacchierano ore al telefono, si confidano e supportano, forse non hanno mai smesso di amarsi. L’occasione si presenta sottoforma di un convegno nel Quebec, dove una tempesta di neve con interruzione delle comunicazioni fa la sua parte … .
Il piano di Maggie è una deliziosa commedia moderna newyorkese, scritta e diretta da Rebecca Miller (figlia sì di Arthur, ma con proprie frecce al suo arco e quattro film alle spalle). Sembra tagliata su Greta Gerwig che, dopo i film Frances Ha e Mistress America, è con le sue titubanze e il forte il desiderio di indipendenza l’emblema delle giovani newyorkesi.
Con una sceneggiatura precisa, brillante e ironica Rebecca Miller crea uno strano triangolo amoroso che le permette di esaltare la recitazione dei protagonisti (Greta Gerwig, Ethan Hawke e Julianne Moore) senza sopraffare la commedia. Per informazione l’opera è tratta dal romanzo A cosa servono gli uomini di Karen Rinaldi (Rcs).
Per tutto il film si ride, ci si diverte e si percepisce la mano della regista che tiene tutto in equilibrio per non scivolare nel già visto e neppure nella macchietta (cosa possibile con il personaggio della Moore o con il cetriolinista inseminatore). Insomma, si passano 98 minuti, cosa rara, assistendo a dialoghi ricchi di humor, come quando la protagonista afferma: “Sono stanca di essere me”.
Dorothy Parker
questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi