3 maggio 2016
TRUMAN
di Cesc Gay [Spagna Argentina, 2016, 108′]
con Ricardo Darìn, Javier Càmara
Cosa si fa quando si hanno quattro giorni da trascorrere con l’amico più caro e dirgli addio? Come ci si accomiata da un amore? Cosa si dice? Cosa si fa? Cesc Gay, sceneggiatore e regista di questa commedia drammatica, segue le giornate di Tomàs che dal Canada rientra nella nativa Madrid per dire addio all’amico Juliàn, estroso attore teatrale argentino da tanti anni trapiantato in Spagna.
I personaggi sono tutti degli sradicati: lo spagnolo vive in Canada, l’argentino in Spagna, lo spagnolo, figlio di argentino, in Olanda con la fidanzata francese. Le loro radici sono date dagli affetti che la lontananza geografica non ha affievolito.
Juliàn, dopo aver lottato contro il cancro, al riapparire della malattia decide di non curarsi più, di morire dignitosamente, anzi, di più, di vivere fin quando il male non renderà le sue giornate prive di senso, e a quel punto accelerare la morte.
Nei quattro giorni che i due amici trascorrono insieme, senza bisogno di grandi proclami, decidono di comportarsi normalmente, di preparare l’arrivo della morte come una comune occupazione, e così li vediamo andare a parlare con i medici e dichiarare la decisione di non procedere con le cure, li vediamo andare in una agenzia funebre per prenotare il funerale, li vediamo andare ad Amsterdam a trascorrere una giornata col figlio di Juliàn che compie gli anni, li vediamo ancora cercare una famiglia adottiva per il cane di Juliàn.
Tomàs vicino e solidale, spesse volte ricorda con il volto amimico Buster Keaton, e come lui riesce a dare tocchi di straziante emozione. Juliàn bello e appassionato sembra voler vivere al massimo i giorni che gli restano, come se potesse suggere la vita dai pori della pelle, dagli occhi, dai sapori.
Tra un momento di entusiasmo e un momento di debolezza, i due amici fanno i conti, e fanno pace, col mondo. Con i generosi e con i mediocri che li hanno accompagnati. Fanno pace col destino, che sì li sottrae l’uno all’altro, ma tutto sommato, li ha fatti anche camminare insieme per tanto tempo.
Questo film ha vinto il premio Goya 2016 come miglior film, migliore regia, migliore attore protagonista, miglior attore non protagonista e migliore sceneggiatura.
È una commedia drammatica, come il Don Giovanni di Mozart è un dramma giocoso perché se si racconta la vita, quella vera, non si può essere manichei e il bello e il brutto si fondono insieme. Truman è un film consigliato per tutte le età, ma forse solo chi ha amicizie trentennali alle spalle, lunghi cammini insieme ad amici lontani lo potrà apprezzare pienamente.
Tootsie
questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi