16 dicembre 2015
LO SCHIACCIANOCI DEGLI ALLIEVI SCALIGERI
Al Piccolo Teatro Strehler di Milano dal 12 al 20 dicembre 2015 torna lo Schiaccianoci con gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta da Frédéric Olivieri: coreografia di Frédéric Olivieri da Lev Ivanov, musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij, scene e costumi di Roberta Guidi di Bagno e allestimento del Teatro alla Scala per il Piccolo Teatro Strehler.
Si rinnova per il settimo anno la collaborazione tra la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala con il Piccolo Teatro Strehler, che regolarmente ospita gli allievi e aspiranti ballerini per gli spettacoli della Scuola diretta dal Mº Olivieri.
Lo Schiaccianoci è il balletto natalizio per antonomasia, andato in scena per la prima volta al Teatro Imperiale di San Pietroburgo (oggi Teatro Mariinskij), sul libretto ‘zuccherato’ di Petipa (1892). Questo nasce dalla favola Histoire d’un casse-noisette [Storia di uno schiaccianoci] di Alexandre Dumas senior (1844), versione edulcorata del racconto a tinte fosche Nußknacker und Mausekönig [Lo schiaccianoci e il re dei topi] di Ernst Th. A. Hoffmann (1816). Moltissime le versioni coreografiche dello Schiaccianoci dopo l’originale, da Vajnonen a Nacho Duato passando per l’intensissima versione di Rudol’f Nureev, che riprende le tinte fosche dell’originale racconto di Hoffmann e le porta sul piano psicoanalitico del passaggio adolescenziale.
Le coreografie originali sono state di Lev Ivanov, collaboratore fidatissimo di Petipa, che volle creare il balletto per i bambini e dare l’atmosfera fiabesca e onirica del Natale che nonostante le numerose versioni permane tutt’oggi intatta. Olivieri ha voluto ispirarsi alla prima coreografia: infatti, i ruoli di Clara e della Fata Confetto sono sdoppiati, a differenza della versione Nureev, e sdoppiati sono pure i ruoli dello Schiaccianoci e del Principe (pas de deux della Fata Confetto).
Uno dei momenti più interessanti è il secondo atto che presenta piccoli quadretti con danze di carattere, tipico del balletto classico di Petipa della Russia zarina. Si vedranno il quadro spagnolo, il cinese, il francese e, soprattutto, i famosi salti del trepak russo e la sensualissima, elastica danza araba.
Domenico Giuseppe Muscianisi
questa rubrica è a cura di Emanuele Aldrovandi e Domenico G. Muscianisi
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